Preso e letto il n.1, Mister Fear.
Inizio dalla copertina, che non mi piace molto, per i volti raffigurati: mascellona quadrata per Dylan, scarsa somiglianza di Morgan Lost. Saranno i capelli sarà il volto troppo giovanile.
Disegni ottimi e strabilianti di Bertolini, mezze tinte rossastre molto belle.
SPOILER
Rapporto Morgan-Groucho molto emozionante. Trasmette molto più affetto e amicizia di quello canonico fra Dylan e Groucho. Potrebbero essere i decenni in cui è stato scritto con i piedi, a voler esser fini, a farmelo vivere in questo modo. Sì coglie proprio la differenza, il trasporto, la corrente emotiva. Anche se le battute di Groucho (tranne una finale) sono poco riuscite, il suo personaggio è fantastico, ha spessore, un fine. In poche parole Groucho esiste! Non è materiale inanimato, una lampada ornamentale messa sullo sfondo.
La storia: bella, a tratti incomprensibile, visionaria, delirante. Dialoghi discreti, spanne sopra le baraldate, ma non sempre lineari o efficaci. Esempio: "la paura di vivere.. ma anche quella di morire.. da lì è nato Fear: questa è la morte, la vuoi ancora? Aggrappati alla paura, per salvarti! Anzi no, è troppo tardi". O non lo capisco io, oppure qual è l'intento? Dimostrare a chi cerca la morte, che nei momenti prossimi ad essere uccisi, si ha paura e si vuole vivere? Ma allora perché dice di aggrapparsi alla paura per salvarsi ma cambia idea all'istante "è troppo tardi". Sei più falso e stronzo di Saw, devi far pace col cervello