Cravenroad7

Letto, vedere Sinis all'opera è sempre un piacere e quello che dice Piddu è estremamente offensivo, ti dirò una cosa che mi dissero Siniscalchi e Bruno insieme.

Quando cominciarono per la Bonelli lavoravano insieme nello stesso piccolo studio, pensa che Bruno lavorava su un tavolo piccolo infatti tutte le sue prime tavole hanno le ultime due vignette piegate rispetto alle altre quattro.
Quando parlai di somiglinaze di stili loro mi dissero che era ovvio lavoravano per più di 8 ore insieme tutti i giorni.

Per precisare ancora su Siniscalchi quando parlo di lui a qualche autore ti posso assicurare che Luigi è una specie di idolo visto che a 18 anni disegnava per Dylan Dog!!
Chiedi a qualsiasi autore giovane e vedrai che la risposta è sempre la stessa.

Io spero di leggere un giorno una storia di Dylan di Siniscalchi.

Scusate l'ardua difesa ma definire "brutta copia di Brindisi" mi sembra altamente offensivo.

Alla prossima
Pietro

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Chiedo scusa se Siniscalchi si è offeso...ma effettivamente il suo tratto ricorda tanto Brindisi, ma non è preciso come il suo, sembra disegnato molto più di fretta, come se non fosse un disegno definitivo ma una bozza, una brutta copia. Cmq chiedo di nuovo scusa se ho un brutto modo di dire quello che penso....

Be', io non impazzisco né per Brindisi né per Siniscalchi. Questione di gusti, tutto qui... Peraltro, i due disegnavano in maniera molto più simile all'epoca dei rispettivi esordi, ma poi, con il passare del tempo, i loro tratti si sono diversificati. Ciò non toglie che sia ben visibile una matrice comune.

Ciao

Teo

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Oak</i>
<br />E' bello anche il secondo numero!

La storia è una storia classica (non per questo scontata), e anche i personaggi sono piuttosto classici (magari non nel senso bonelliano, ma di sicuro nel senso della letteratura cui Demian fa riferimento), quello che c'è di originale per un fumetto Bonelli di avventura è la coralità della storia e la pluralità dei personaggi e dei punti di vista.
La buona riuscita del secondo numero è da attribuire ancora alla sceneggiatura di Ruju, come nel primo a mio parere, che dà forza e fluidità al racconto.
Disegni di Siniscalchi belli, ci sono anche diversi bei panorami. Forse sono addirittura troppo sporchi.
Può essere che il personaggio di Demian sia ancora un po' debole, ma sta venendo fuori, in ogni caso non mi pare che la serie manchi di carattere, ma per questo è ancora presto.

E' una buona lettura, io proseguo di sicuro col terzo.

Oak
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

per quanto riguarda la storia quoto Oak, invece i disegni mi hanno deluso,preferivo di molto lo stile Brindisiano che aveva su Dyd.

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<i> dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"
non sono riuscito a cambiarti, non mi hai cambiato lo sai...</i>

Bella storia. Mi ha preso davvero tanto dalla prima all'ultima vignetta.Sceneggiatura più ke discreta. Per quanto riguarda i disegni invece, rispetto ad altri pareri, li ho trovati molto curati e ben definiti (anke se del tratto di Siniscalchi non si può parlare di definizione).Ricordo che su Dylan Dog lo odiavo letteralmente...poi mi è risultato simpatico.Cmq sia lo comprerò fino alla fine [:p][;)]

Io sono un grande fan di Siniscalchi, mi sembra che sia livello di segno che a livello di soluzioni tecniche sia assai differente da Brindisi. Due diversi tipi di realismo. Forse quello che è rimasto simile tra i due è la costruzione della tavola, delle inquadrature, e magari a livello di costruzione delle figure, le matite, ma come inchiostrazione, luci e ombre, li trovo molto differenti. Insomma, Brindisi ha il tratto più pulito del mondo, Siniscalchi è sì sinuoso, ma contemporaneamente assai ruvido e sporco.
Qua su Demian ha fatto un buon lavoro, alcune vignette molto belle, anche se su Nick Raider l'ho apprezzato di più, forse la "sporcizia" del tratto qua è eccessiva e uniforma un po' troppo le vignette (che comunque restano il top della leggibilità, il mio è un discorso solamente estetico, non di leggibilità). Può anche essere una richiesta di Ruju, dopotutto anche nel primo numero mi è parso di rilevare questa caratteristica. Poi per un noir realismo e sporcizia sono il must... come si dice, understatement...

ciao

p.s. ...ma c'entra davvero qualcosa questa cosa dell'understatement? booooh...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by sBARBATO</i>
<br /> Per quanto riguarda i disegni invece, rispetto ad altri pareri, li ho trovati molto curati e ben definiti (anke se del tratto di Siniscalchi non si può parlare di definizione).
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Sì, dicendo sporchi io non intendo "non curati", ma cerco solo di descrivere il suo stile, fatto di linee libere e macchie d'ombra molto spezzate... insomma... sporco... impressionistico... espressionista...

Siniscalchi mi è sembrato un po' Piccattiano, a tratti.

Bel numero...la storia anche stavolta non è banale e i personaggi son costruiti molto bene: ti ci affezioni subito e risultano credibili. Mi piacciono molto anche i dialoghi.

Letto proprio poco fa.

Numero molto bello, mi ha preso, lo trovo al livello del primo.

Sinisclachi mi ha conquistato, il suo tratto "doppio" mi piace davvero molto. Graficamente questo numero l'ho trovato più bello del precedente che calava clamorosamente nelle ultime 20/30 pagine.

Sapete se Siniscalchi disegnerà altri numeri?

A.

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"I fumetti sono cose per bambini!.."
"Anche la pedofilia"
Leo Ortolani

A me la seconda storia è sembrata mediamente migliore della prima, che aveva momenti migliori (l'inizio) ma anche altri peggiori (la fine), e in complesso l'ho trovata una lettura piacevole, scorrevole e "dura" (ci sono un sacco di morti ammazzati!). Peccato che Demian sia un protagonista insulso: di "eroi dal passato triste" ce ne sono fin troppi! Comunque, la sceneggiatura è ben scritta e i disegni mi sono piaciuti molto: la progressiva evoluzione di Siniscalchi verso un tratto sempre più personale e caratterizzato mi sembra assolutamente convincente.

Dovendo dargli un voto, credo che un 7 ci starebbe tutto. Buona la seconda, insomma! [;)]

Ciao

Teo

Letto. Molto solido e piacevole. Ottim disegni, convincenti i cattivi introdotti, un po' stereotipati i "buoni" ma è ancora presto per dirlo. Atmosfera noir/iodato ben resa, la faccia di Gabin era indispensabile. Mi piace il fatto che Demian sia talvolta spietato, come per esempio nella scena in cui appare per la prima volta in questo albo, dove fa fuori un paio di tizi in maniera piuttosto gratuita.

Per ora la serie non mi ha fatto storcere il naso: anzi, mi sono divertito da matti:-)



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Stanotte ho sognato che sognavo di te (T.Waits)

Buonanotte... e buona fortuna...

Abbiamo finalmente appurato che dio esiste, ora non rimane che trovarlo e gonfiarlo di botte (T.Sclavi)

Letto anche io: trama gradevolissima, mi è piaciuta molto la cura che i disegnatori (per il momento piccatto e siniscalchi) hanno per gli sfondi e i particolari, per il momento preferisco di gran lunga i co-protagonisti che demian.....sicuramente prenderò il terzo albo!!!!!!!

Demian.
Riguardo a questo secondo albo ho la stessa impressione del primo: sceneggiatura ottima e robusta, professionalità indiscutibile e personaggi solidi. Tra questi, però, fa eccezione il protagonista, che in questa storia pare uno "Strumento non dotato di vita propria". Vuoto.
I disegni non mi piacciono per niente. Ricordavo Siniscalchi molto diverso.
Tuttavia, l'atmosfera si è mantenuta e il noir sembra abbastanza marcato.
Cmq, a causa di questa sceneggiatura sin troppo robusta e solida, mi sono annoiato e Demian è stato un personaggio che non si è lasciato seguire. Sfuggente e gestito superficialmente. Quasi un'ombra che non si afferra.
Altro punto. Come era prevedibile, gli albi sono stati impostati serialmente invece che seguire una sequenza evolutiva.
In questo albo, in sostanza, non esiste alcuna continuity rispetto al primo. Anzi, oserei dire che già nel primo albo c'è stato il "trauma" del passaggio di testimone strutturale, poco dopo l'abbandono del flashback.
Ma tutto questo questo potrebbe passare in secondo piano, se Demian fosse un personaggio un po' più solido.


<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.

Cosa intendi, Triss? Forse che la sceneggiatura è così robusta e solida da essere "matematicamente" prevedibile? In realtà, in questo caso il ricorso al luogo comune (tipico di Ruju) non mi è dispiaciuto: sarà che adoro Jean-Claude Izzo e la sua Marsiglia...

Ciao

Teo

Non proprio. Intendo che la sceneggiatura è sì robusta e ottimamente costruita, però lo sembra un po' troppo, tanto da farne sentire il peso. Un po' pedante, ecco. O appesantita.
Per quanto riguarda il luogo comune non è dispiaciuto neppure a me. L'atmosfera noir ci sta bene così.
Ma, al di là di tutto, non so se andrò oltre il prossimo numero, o mi fermerò già adesso. E questo perché sono perplesso, come s'intravvede dal post precedente.


<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.