Cravenroad7

letto anche il terzo numero delle black novels, premesso che si conferma la continuity serratissima, si tratta di uno di quegli albi in cui il Chiave mette tutta la drammaticità e la tristezza di cui è capace, sfornando un altro bellissimo numero
non mi sono ancora abituato al b/n, ma sono questioni secondarie

Buono a sapersi!! Dopo aver letto la prima serie sto comprando le Black novels sulla fiducia, le tengo in standby nell'attesa di recuperare la seconda serie

si, prima di leggere la terza serie ti consiglio caldamente la lettura della seconda, visto che, a differenza della prima, sono in continuity

Visto che ho oggi ho comprato il quarto numero, un (breve? ) commento en passant per i due precedenti, su cui non mi sono ancora espresso.

Smaltito lo shock per l'assenza del grigiorosso, direi che la serie se la passa benone, e la continuity serrata è gestita con molta efficacia... roba da dare lezioni a ripetizione a chi sta provando ad improvvisarla su Dylan Dog, anche se qui è più semplice gestirla, dato il mono-autore e le meno roboanti premesse/aspettative, oltre al fatto che non si teme di perdere il lettore salterino-occasionale .

Detto questo ho preferito di gran lunga il #2 per le tempistiche della sceneggiatura, più cupa, asciutta, e tesa, rispetto al numero #3 successivo farcito di troppi filoni paralleli e sottotrame che hanno finito per soffocare il caso del mese - quello della Famiglia Felice+Ingrid. Va bene il capoburocrate a spasso, lo scultore canadese, la caccia al Babau... ma ficcarci pure le sado-fantasie di Lohengrin, l'infermiera da Vienna, la cameragirl svampita, ed Igraine ninfomane in trasferta, mi è sembrato eccessivo, contando che si dispone soltanto di 60 pagine.
Questo succede quando ci si ostina a non comprendere che un fumetto è diverso come impostazioni da una serie tv, per tempistiche di storyboard... ma come detto prima, il Chiave se la sta cavando benone sulla continuity (imposta?) e gliene do atto .
L'impressione delle marce forzate però rimane.

Non mi è piaciuto - perché così si va a distruggere un personaggio concepito con tutt'altra statura morale e ragioni esistenziali - neanche il clamoroso twist/retroscena sul cliente segreto di Pandora, che per una trentina di mesi in pratica "avrebbe" preso bellamente per il culo il povero Morgan, causa cotta adolescenziale, su questioni di primaria importanza come la prigionia di Lisbeth. Condizionale d'obbligo, perché credo che inizialmente Pandora non sia stata costruita dal Chiave su queste basi, ma che questa rivelazione in afterthought sia solo un jolly tarocco buttato sul tavolo dell'azzardo in ripensamento posticcio per alzare la posta del clamore, cosa appunto necessaria in certi casi per smuovere le serie tv (v. salto dello squalo). Anche la svolta sadica di Smiley col ghigno da nanetto malvagetto non mi è piaciuta granché, considerando come si atteggiava da "boss coscienzioso" nelle precedenti serie .

Strepitosi i disegni di Bufi (#2), due gradini più sotto quelli di Bertolini (#3) che alterna stili diversi in modo squilibrato tra personaggi & fondali, col risultato che mentre i primi sono molto dettagliati/curati, i secondi sembrano appiccicati da dagherrotipi di grana grossolana.
Forse continuerò a leggere due numeri per volta, forse ci sentiremo prima... nel frattempo posso dire che la serie mi sta catturando di più rispetto a quella precedente, perché ho sempre detto che il dilungato acchiapparello a Wallendream non mi aveva mai solleticato più di tanto .

ALOHA A TUTTI I FAMILIARI DI ALOHA

letto anche il numero 4 che non manca di proseguire coi colpi di scena, stravolgendo quanto appreso sulle black novels (la prima serie non la considero, la seconda e la terza sono una unica serie, che è stata divisa per via del passaggio in b/n). Onestamente sono rimasto un po' spiazzato, ma prima di dare un giudizio, vista la continuity così serrata, aspetto di capire dove si andrà a parare. L'albo in se rimane comunque molto bello, passando in puro stile chiaverottiano da momenti sadomaso a momenti drammaticamente romantici con una naturalezza che per altri sarebbe tutto fuorchè semplice.
Per quanto riguarda il b/n, al terzo numero ci si è fatto l'occhio, quindi ormai non disturba più di tanto...

In breve: sarà che mi sono affezionato ai personaggi, sarà che il b/n mi piace decisamente di più del b/n + rosso, sarà che il Chiave è sempre più padrone del mondo e delle atmosfere di ML... ma questa "terza stagione" mi sembra fin qui la migliore. Difetti ce ne sono, ma continuo a comprare e leggere con gusto.

Confermo quanto detto prima anche per il #4.
La tensione da serial è mantenuta molto bene - a differenza del Dylan in continuity - le sottotrame convergono bene, in modo sentito ed avvincente, e la lettura non annoia mai, in attesa di vedere come prosegue. Forse, lo ripeto, rimane l'impressione delle marce forzate e dei ritmi sincopati in accelerazione per permettere alla trama di snodarsi... ma il problema delle SOLE 60pp lo giustifica.
Mi è piaciuto anche l'approfondimento romanticamente deviato su Greta, la ricerca di una "morte gentile" per Morgan, e la new entry di Cop Killer tra i maniaci.

Molto belli come sempre i disegni, per quanto l'hard boiled grigiorosso rimaneva un marchio di distinzione per la serie. Forse sarebbe il caso che il team dei disegnatori trovi una caratterizzazione fissa per Greta, che avrà cambiato quelle dieci fisionomie nel giro di un anno, come per Krieger, che qui sembra visibilmente inflaccidito ed invecchiato


ALOHA SALVI (LA) REGINA

Confermato: ci sarà una quarta stagione da questo autunno, anche se lo stesso Chiaverotti sembra quasi esserne stupito, come se la SBE avesse dato il suo benestare solo sul fulmicotone. Evidentemente il margine di galleggiamento è sottile...

A parte questo, sembra che la terza stagione si concluderà col prossimo numero, per quanto ricordavo dovesse aggirarsi intorno ad una decina/dozzina di albi. Per l'estate riprende il team-up con Dylan.

ALOHA SEXY NEWS

Anche io ero convinto di aver letto fossero dieci albi... Forse intendevano dieci compresi i 4 di team up DD-ML

letto il quinto numero, ma piuttosto che soffermarmi sulla storia in se, risulterei ripetitivo visto che la storia in se rimane sempre su uno standard alto, esprimo la mia felicità per la conferma della quarta serie dopo il team up.
ovviamente un commento dopo il prossimo numero che chiuderà questa terza serie, sarà d'obbligo

In effetti è sempre più difficile valutare l'albo di per sé, perché oltre a non essere autoconclusivo, in pratica ogni numero non sembra neanche l'equivalente di un episodio da serie tv ma proprio un capitolo di un lungo film in 7 tempi/albi.

Per quanto riguarda il #5 direi una buona lettura, più fracassona e corale delle altre (in pratica Morgan latita per 2/3 dell'albo) visto che si appropinqua lo scontro banda-di-killer Vs team-cacciatori-di-taglie, mentre ci rimettono la pellaccia gli agenti della Sezione Cinque.
Meno inquietante ed onirico di altri numeri, ma questo è dovuto alla parte action che prende il sopravvento nelle seconda metà.

Il ciccione Didier - a differenza dell'hockeista scandinavo - è un personaggio riuscito, non tanto per i suoi delitti, ma per come si esprime/pone. Non mi è piaciuta invece la deriva gelosona e volgare di Pandora perché sembra un altro personaggio rispetto a quanto visto in questi (quasi) quattro anni. L'infatuazione per Greta ce la dobbiamo sorbire e vabbeh... Ci ho trovato sequenze fluide, dialoghi tarantiniani non banali e mi intriga il doppio gioco (in Borsa?) di Krieger che credo riserverà delle sorprese anche come aspirante assassino.

Due appunti e due curiosità per finire:
Una Lonely Planet per un futuro viaggio in Francia al Chiave ( ) non si può negare, visto che pensa che la Valle della Loira (p.1) sia adiacente alle Alpi Provenzali (p.46). Non mi è piaciuta l'interazione di Talami col tratto dell'Airaghi che finisce qui per rimetterci, anche perché ignora completamente l'ambientazione hard-boiled da steampunk egizio anni '50s di Nea Heliopolis, per rifilarci invece un setting che in certi punti sembra (troppo) brendoniano.
Tra le varie citazioni (v. Starsky & Hutch nel furgone) mi sfugge quella dei gufi in Alabama, come non riesco a capire cosa avesse Cappuccetto Rosso nella cesta (p.11)

L'importante è che la serie proseguirà anche l'anno prossimo

NESSUN ALOHA GUFA CONTRO IL CHIAVE

Alla cesta di Cappuccetto Rosso non avevo fatto caso ma ora che li vedo direi che non sono salsicce quelle ...
D' altra parte un albo in cui sono passate scene incredibili per un Bonelli, come quelle di pag. 4 e 51

Un paio di domande mi sono venute, quando si vede dai giornali che siamo nel 1948, mentre mi pare di ricordare che il n. 1 della prima stagione fosse ambientato nel 1953. E poi il fatto che il direttore generale abbia un esercito e addirittura una flotta di cacciabombardieri, non mi sembra sia mai stato lasciato lontanamente ad intendere (come esagerazione mi ha fatto venire in mente Mendo nel cartone animato di Lamù ... chissà forse pure quella è una citazione )

Ormai il mega-direttore è diventato una parodia grottesca di Trump, credo che si capisca.
Inizialmente, quando è stato concepito (nel 2014), non penso potesse muovere guerra all'Europa intera pigiando un bottone. Tra un po' verrà anche a patti coi nordkoreani...

Per quanto riguarda Cappuccetto Rosso continuo ad avere strani sospetti, perché dita non sembrano, insaccati nemmeno tanto (visto come sono tutti troppo simili, e nemmeno uno scappucciato), buah... lassamo perde... bisognerebbe chiedere alla Airaghi.

ALOHA (PEZZO DEL) CORPO DEL REATO

Ma secondo me non ci sono proprio dubbi, Cappuccetto Rosso serial killer ha in mano il coltello sporco, ne cadono alcuni insanguinati (evidentemente li ha appena "raccolti") e sono disegnati per bene, non c'è bisogno di chiedere. E poi è in tema con il resto dell' albo ...

Il riferimento a Trump ci può essere senz'altro, io avevo pensato al personaggio di Lamù, perchè anche lui con questa esagerazione grottesca dell' esercito privato, e inoltre ricordo una scena molto simile nel cartone con la flotta che parte inquadrata dal basso come nell' ultima pagina ... chissà.

Bah, a me la cosa sembra un po' ambigua, a livello grafico/anatomico. E' la prima cosa che ho pensato anche io, ma ti pare che Chiaverotti non avrebbe aggiunto "eviratrice" tra i killer-skills di Red Hood? Se la Airaghi intendeva quel tipo di insaccato ha le fette di salame agli occhi nel ritrarli (male), forse per finto pudore, forse per altro.

Per quanto riguarda il megalomane Mendo, quello della Takahashi è una parodia dei manifesti belligeranti di propaganda dell'esercito giapponese in tempo di guerra, tra un banzai e l'altro


(in alcuni compare anche il Sol Levante a raggi rossi sullo sfondo, un classico)

Non credo che Chiaverotti volesse omaggiare una cosa del genere da Lamù, anche perché l'iconologia dello stormo di bombardieri dietro una sagoma che inneggia al conflitto è diventato un luogo comune da decenni. E tra l'altro Claudione - a differenza dei suoi disegnatori - non è uno molto legato al mondo dei manga/anime, anche perché appartiene ad una generazione precedente al loro import in Italia.

ALOHA KURADIO SAN