Cravenroad7

<font color="red">Dai quadri di Rousseau fuoriescono misteriose figure assetate di sangue! </font id="red">

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<center>Dix n. 7, bimestrale <b>La guerra </b>

Soggetto e sceneggiatura: <b>Carlo Ambrosini</b>
Disegni: <b>Paolo Bacilieri</b>
Copertina: <b>Carlo Ambrosini </b> </center>

<i>Per le strade di Amsterdam si muovono insolite creature che paiono prender vita dai più celebri quadri di Henri Rousseau: bambine a cavallo armate di spada, giocatori di pallone vestiti come in un?altra epoca, un leone e la sua piccola amica, un?incantatrice di serpenti? Sono figure grottesche e omicide, a caccia del sangue di quattro anziani fratelli appartenenti alla famiglia Debayssen. Cosa le anima e da cosa deriva il loro accanimento? Sta a Dix e all?affascinante vice-ispettore Vivi Hollert scoprirlo</i>

letto. bello.

Barman, il solito!

Finora il migliore. Dix non sarà un gran personaggio ma trovo che, come fumetto, abbia comunque una propria piacevolezza, e in casi come questo, grazie anche (soprattutto) al sublime Bacilieri, si arriva a fine albo soddisfatti. Qui Ambrosini lavora meglio del solito sui personaggi, riuscendo finalmente a donargli un certo spessore, e la commistione Bacilieri/Rousseau non può che risultare vincente. Che la trama gialla sia quasi risibile non conta poi molto. Bello.

Un giallo da un'esile trama e da un finale già scritto, reso però magico dalle atmosfere di un Paolo Bacilieri immenso.
Questo é, insieme al nr.3 (anch'esso disegnato dal disegnatore veronese) lo Jan Dix che preferisco.
Casualità ? Forse no.
Né duro né immerso in problemi esistenziali ma semplicemente un cinquantenne simpatico, sbruffone al punto giusto, affascinante, disordinato.
Grande merito a Bacilieri anche perché in alcuni casi ha rotto "la gabbia" delle vignette portando l'attenzione del lettore non più al classico sinistra-destra e sotto-sopra ma bensì ad una lettura più ampia della tavola.
Una sequenza molte volte "cinematografica".
Sempre gradevolissimi i suoi zoom [^] (ormai vero e proprio marchio di fabbrica) e fantasticamente affascinante la sua Vivi De Clerk [:p] (trasuda sesso da tutti i pori).

Lo acquisterò oggi, perchè Jan Dix mi ha preso...e voglio continuare a leggerlo! Visto anche le delusioni degli ultimi Dyd

letto con soddisfazione. bacileri non mi piace, ma trovo che in questa storia fosse magicamente inserito

Bacilieri fenomenale. Se non fosse stato disegnato da lui l'albo sarebbe risulatato noiosetto e banale.
Voglio Bacilieri su Dylan Dog!!!

si, ma la spiegazione dov'è?
sinceramente non ho capito...

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Voglio Bacilieri su Dylan Dog!!!
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<u><b>Quoto</b></u> con forza e determinazione!

Io invece voglio Bacilieri su una serie tutta sua.
Su dylan dog cosa potrà fare mai?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
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Voglio Bacilieri su Dylan Dog!!!
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<u><b>Quoto</b></u> con forza e determinazione!
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Non solo ai disegni anche ai testi, immagino

Ok,
dopo essere stato un grande lettore di Napoleone, mi sono affezionato anche a Jan Dix.
Con qualche distinguo.
Devo essere sincero, questo numero mi è piaciuto così così. Una lettura che scorre... ma non mi appassiona più di tanto... perfino i disegni di Bacilieri (grande capo! big respect!) non mi hanno coinvolto granchè... nel senso... sono abituato a leggere Bacilieri e restare a bocca aperta... invece in questo albo non mi sono soffermato su nessuna vignetta in particolare. Eppure ci sono diverse scene che si presterebbero bene al suo stile grottesco e visionario.
La storia gialla si fa leggere con scarso coinvolgimento... non c'è mistero, non si sfrutta (abbastanza) lo splatter. I personaggi sono anche belli... ma non so... c'è qualcosa che non mi convince... può essere curioso lo sviluppo del rapporto tra il fratello delle vittime e la compagna russa, e anche il triangolo Dix-DeClerk-Annika... ma non mi coinvolgono... forse non riesco a definire un focus, un obiettivo... forse le vicende/personaggi/narrazione non sono abbastanza graffianti. Interessanti gli spunti di storia dell'arte,ma finchè sono raccontati per voce da Jan Dix risultano didattici... più bello quando la narrazione mostra i pittori dal vero (Picasso, Rousseau e combriccola) <i>piccola nota: riprende il mondo raccontato in un altro fumetto edito dalla Guanda "chi vuole uccidere Picasso?"</i>.

Insomma non riesco capire esattamente perchè Dix continua a non convincermi al cento per cento... la mia ipotesi è che ci sia troppa carne al fuoco:
- arte
- rapporto Dix-Annika
- storie dei coprotagonisti
- noir/giallo/splatter
ma nessuno degli ingredienti di questa ricetta riesce a farsi notare... resta tutto un po' insipido... abbozzato...

Rimane per me una buona lettura, ma fredda.

Ancora una nota su "La guerra": ho preferito i precedenti due numeri, anche se almeno in questo evolve un po' il rapporto tra Jan e Annika.

ciao ciao
Oak

mi unisco al coro Bacilieri su Dylan Dog

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Tyler Durden</i>
Non solo ai disegni anche ai testi, immagino
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Non è semplice passare ad un altro personaggio seriale. Bisogna vedere se sa scriverlo, Dylan Dog.