Letto il primo numero di questa nuova saga, che poi sarebbe io mio primo numero di Magicovento in generale. Ho ritrovato tutte le qualità di Manfredi, ovverlo la capacità di intessere trame solide, corali, quadrate e appassionanti. Purtroppo ho ritrovato anche tutti i difetti che mi avevano fatto abbandonare tutte le serie da lui create che avevo iniziato, cioè volto nascosto, shangai devil, adam eild e cani sciolti; il principale di questi problemi è che i protagonisti sono davvero antipatici, e finalmente ho anche capito perchè li ho sempre trovati antipatici: perchè sono perfetti! Gli riesce tutto al primo colpo, sanno sempre cosa fare, sono sempre al di sopra degli altri a livello morale, intellettuale, fisico. È un modo di far spiccare i personaggi che trovo poco efficace: elevarli per distacco rendendo loro efficacissimi, mentre si fanno apparire gli antagonisti come degli idioti incompetenti. Per far risaltare un protagonista devi metterlo in difficoltà, farlo affrontare nemici più forti, intelligenti, moralmente convinti di lui. Solo superando sfide più grandi di lui e avversari migliori di lui, potrà uscirne come eroe. Dopo tanto tempo ho capito cosa non mi piaceva delle sceneggiature di manfredi: i protagonisti sono insopportabilmente perfetti. Non a caso le sue storie di Tex mi sono sempre piaciute tantissimo, anche piì di Boselli.
_________________ Oggettivo è ciò che richiede dimostrazioni. Soggettivo è ciò che richiede argomentazioni.
"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)
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