Quarto numero della serie. Stavolta si affronta una tematica piuttosto pesante, quella del
. Non ci sono grossi passi avanti in termini di trama orizzontale, tornano al solito i personaggi ricorrenti e pure qualche
di personaggi già visti.
Lo stile è sempre il solito, molto sottile, stimolante, qui piu particolarmente criptico del solito.
Serie che continua ad essere molto intrigante e coinvolgente, anche se un po' più "vuota" e inconcludente rispetto a lavori come mercurio loi e valter buio.
È una china che mi sembra di vedere nell'autore in quasi tutte le sue ultime produzioni, il suo volersi svuotare della ciccia per poter volteggiare in maniera più leggera e creativa. Non so quanto questa cosa mi convinca, il rischio del passo falso, nel momento in cui l'ispirazione viene a mancare, e non hai una trama appassionante a salvarti la pelle, è grosso.
Non ho capito perché i personaggi a inizio e a fine episodio parlino in quel modo, devo essermi perso qualcosa, o forse qualche dettaglio passato che non ricordo?