Cravenroad7

Di filastrocca in filastrocca posso dire che questo #3 qualcosa la imbrocca
Nulla di particolarmente eclatante, perché alla fine è da vedere tutto in ottica del prossimo albo... però come terzo tempo di quattro in fila non mi è dispiaciuto alla fine, per quanto molto semplice alla base (leggi: soggetto) e senza un grande percorso narrativo di quelli trash B-movie od onirici del Chiave.

Nonostante il protagonista dell'azione e pseudo-indagini sia solo Morgan, è un numero molto più dylaniato dei precedenti, con un notevole valzer di carrambate rimpatriottiche in featuring: a parte Bree e la Morte, qui vediamo in aggiunta anche Wells, la Trelko, Kim, Cagliostro, Hamlin, il veglia-freaks etc. Forse un po' troppi in una 60ina di pagine scarse, tenendo conto che magari qualche sparuto lettore di Morgan non conosce il Dylan-verso e non gliene frega nulla dei precedenti. Buona l'interazione tra Groucho e Morgan a zonzo, come il lato più reticente di Bloch.

La storia come dicevo prima è poca cosa ma scorre via con mestiere e non combina pasticci. Vive di scarsi picchi suggestivi o ad effetto - finale a parte - senza avvalersi molto della discronia morganatica a livello di ambientazione, per cui con qualche accorgimento poteva finire su un Dylan qualsiasi... escluso l'inedito per note cause meteoriche. In fondo si tratta dell'ennesima rivisitazione della Morte in ferie, che noleggia stagisti, che si annoia, che si fa soffiare la falce, ed altre amenità già straviste su Dylan Dog in tutte le salse. Qui si rischia di entrare in conflitto con quanto detto in Mai più Ispettore, Bloch perché se un umano (vivo) maneggia quell'aggeggio in genere gli effetti sono diametralmente opposti, o quantomeno causano ancora più casini

Copertina davvero da paura - non quanto la prossima - disegni in palla, come molto gradito il ritorno al griogiorosso dopo una stagione di astinenza su ML. Solite filastrocche sulla Mietitrice, per rimanere nell'amarcord chiaverofilo, come i brevi profili di grigiore biotragico da stroncare per sempre. Un po' più sul fiabesco di tipo Brendoniano la questione della spada di legno e dell'orco, ma vedremo come andrà a finire. Vorrei capire se l'idea sulla nascita esistenzialista dell'umorismo di Groucho sia farina del sacco del Chiave o derivi da Recchioni... ma la cosa non cambierebbe molto la sostanza .


COL PASSARE DI STRANI EONI
NEPPURE ALOHA PUO' MORIRE

Ho poco da aggiungere a quello che ha già detto wolkoff. Personalmente mi è piaciuta la carrellata (per quanto frettolosa) di personaggi dell'universo dylaniato in cui questi possono muoversi a piacimento forti dell'universo parallelo e quindi liberi da vincoli L'universo parallelo viene sfruttato poco è vero ma rende liberi i personaggi di morire e tornare in vita a piacimento rispetto alla realtà della serie ufficiale (multiverso DC docet ). La morte annoiata "a morte", le filastrocche e le persone che muoiono ma che nella morte trovano liberazione da una vita priva di emozioni (solitamente erano sempre impiegati del catasto) già visti e rivisti ma nelle sapienti mani di Chiaverotti non mi stufano. Qualche perplessità sulla cosa delle maschere viventi: qui forse ci si è voluti collegare a qualcosa dell'universo di Morgan Lost che mi è sfuggito dato che non ho ancora letto dark e black novels (o forse si son voluti citare i coniugi rabbit un po' a caso, non saprei). Finale fantasy con gli spadoni così così
Come già detto mi è incomprensibile la numerazione che riparte dall'1 ma pazienza.
A parte è tutto già visto, ma è fatto bene. Voto 6

Il protagonista che si sostituisce alla morte fa un po' "La morte impazzita (Reaper Madness)" (La Paura Fa Novanta XIV dei Simpson, primo episodio). Comunque sto dando una sbirciata e mi sembra una storiella gradevole.

Le maschere viventi sono una metafora hamlin-esca (tra le varie cianfrusaglie magiche) applicabile ai serial killer visti in tutte le serie di ML. Non riguardano nessun episodio in particolare delle Dark o Black Novels. In fondo la gran parte dei maniaci che compajono nella testata portano qualcosa tipo maschera o altro, per distinguersi carnevalescamente come super-eroi del wrestling criminale sotto fittizia identità per il clamore del grande schermo.
Anche il Dylan ammazza-vampiri del numero scorso ne portava una, tanto per rimanere in tema. A questo proposito mi sembra strano non si sia approfittato per creare qualche vignetta ad effetto iconico sull'affinità tra gli occhialini+naso di Wallendream e quelli che si usano per impersonare un Marx qualsiasi:






Per la verità anche quello si era visto in La Morte non basta, con degli stagisti in subappalto al posto dell'Oscura Signora. Mentre come dicevo prima, Dylan stesso nel #338 maneggiava la famosa falce con esiti strampalati - sui già defunti, in quel caso.
Anche qui si allude alla pensione di Bloch, sul finire... speriamo che come alternativa non ci appioppino una sottospecie di Carpenter se il vecchio dovesse lasciare la scena a Scotland Yard nella dimensione morganatica, per un futuro team-up

SONO SEMPRE I MIGLIORI CHE SE NE VANNO
CON UN ALOHA

Come per tutte le storie vorrei rileggerla due/tre volte per farmi un'idea completa (è una cosa che faccio sempre, sia che legga dei "balenotteri", sia che abbia a che fare con albi caratterizzati da una foliazione più esigua), comunque la prima impressione è quella di una storia coinvolgente, "snella" (non appesantita da tonnellate di dialoghi inutili) e che si lascia leggere con gusto, tutta d'un fiato. La mano di Chiaverotti si vede, specie - come letto in precedenza - sul destino di alcuni figuranti. Ottimi i disegni e poco da dire sulla copertina di De Tommaso, davvero superlativa.

Assurda la risposta data dalla Morte a John Avery
JA: "Perchè non muori?"
M: "Perchè sono in vacanza".
Mmm... quindi se non fosse stata in vacanza sarebbe stata uccisa? Ma è chiaro che si tratta o di un gioco di parole ad intendere "se non fossi stata in vacanza sarei stata la morte" o ci si riferisce al fatto che se la Mietitrice non fosse stata in vacanza il "concetto di morte" sarebbe stato contemplabile... un passaggio comunque - a mio parere - non troppo riuscito.



Fino a che ci si limita al finale fantasy va bene, l'importante è che non si arrivi a Final Fantasy (Meteostrike di Ifrit comunque sarebbe in linea con l'attuale ciclo della regolare.... e sarebbe pure figo se la terza puntata del vaticinato reboot fosse qualcosa tipo "Le Notti di Quina Piena" ). Mi si perdoni l'appendice citazionista che forse non sarà colta da tutti (salvo non avere dimistichezza con la serie in questione).

mi sono piaciuti più i primi due numeri,questo terzo (1) un po’ col pilota automatico, dylan doe , o john dog che ruba la falce , già visto, e poi la carellata di visite ai personaggi secondari.
Però le prime pagine hanno un po’ del vecchio dylan anni 90

Insomma... prendiamo un po' di personaggi del mondo di dylan, la morte che va in vacanza, qualche filastrocca, qualche accenno all'universo di morgan con le sue maschere ci infiliamo un improbabile duello con le spade...tranne il fatto che il cattivo è dylan niente di nuovo...eppure...funziona alla grande per me!
La coppia morgan groucho è divertente e funziona alla perfezione.
Peccato il riassunto iniziale...come già fatto notare, sulle poche pagine a disposizione pesa.
Belli i disegni e finalmente ritorna la tricromia...speriamo che ritorni anche sulla serie regolare di morgan lost, non dispiace il b/n ma il fascino del rosso con le storie di morgan è unico!

In conclusione albo promosso a pieni voti! Aspetto che fiducia il prossimo...n°4 o n°2 che sia.

Comunque gran bella idea far incontrare Dylan e Morgan...

Ma che figata!

eheheheh grazie rimatt!!!! è stato frutto di un momento assai ispirato

preso l'albo, non l'ho ancora letto, ma a proposito della numerazione ad minchiam, almeno sono stati coerenti visto che nell'ultima di copertina il prossimo è indicato come albo 2

Letto l'albo, avete già detto tutto.
La storia di fondo prosegue di pochissimo, sembra più un albo celebrativo dell'universo Dylan Dog con il cameo di vari personaggi ricorrenti, l'accenno al passato di Groucho e un colpo di scena finale che ha ben poco di spiazzante. Spero si risollevi con la seconda parte.

non posso che accodarmi ai commenti precedenti, impossibile da giudicare come albo a se, visto che la trama è: riassunto puntate precedenti, Dylan diventa la Morte, carrellata di vecchi personaggi di DD (utilizzati con la scusa di andare a cercare Dylan).
Aspetterò il prossimo albo per un giudizio complessivo.

Però non ho capito perchè una volta che Dylan è diventato la morte, diventando quindi immateriale e invisibile (ad esempio passa attraverso i muri), Morgan e Groucho riescono a vederlo, addirittura a combatterci contro e poi lui se ne va attraversando di nuovo un muro... mah...