<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dick Carr</i>
Tornando al discorso generale sugli speciali e con Triss, io rimango piu che favorevole con questa raccolta di storie, anzi per quanto mi riguarda questi speciali mi sembrano essere il punto forte della serie, che volente o nolente soffre di monotonia,
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Fare degli Speciali è un'ottima idea. Nessuno la contesta in quanto tale. E neppure sulla qualità.
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e ti spiego anche il perchè:
-Si avvicinano al formato Bonelli, quindi anche lettori non abituati al formato tascabile possono avvicinarsi a diabolik
-c'è la possibilità di vedere Giuseppe Palumbo, l'unico vero disegnatore "fuori stile" che abbia mai avuto diabolik in quasi 50 anni
-vengono raccontate non solo storie sul passato, ma vengono anche fatti dei confronti sul carattere dei personagi ora con 40 anni fa
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- Non perché si avvicinino al formato Bonelli ( o, almeno, non necessariamete), quanto perché propongono un formato diverso, possono essere invitanti agli occhi di un lettore che bazzica già nel fumetto. E perché no? Anche per chi non si è mai avvicinato al personaggio!
- Gli Speciali sono fatti appunto per offrire qualcosa di speciale. E Palumbo lo è. Così come potrebbe essere un altro buon disegnatore o un altro sceneggiatore.[;)]
- Non è necessario, lo ripeto, che gli speciali debbano rivelare vita morte e miracoli di un personaggio seriale! Rivelare alcune cose rende senza dubbio Diabolik più affascinante. Così come mutare ambientazione e scrivere storie "alternative".
Il problema è quando si vuole rivelare TUTTO. Un personaggio seriale lo si snatura soprattutto quando si parla corposamente e sproporzionatamente del suo passato. E quando il passato è scoperto, c'è il pericolo di sfociare nella banalità.
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Poi certo, tutto è soggettivo [:)]
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Non sono d'accordo con quel "tutto".[:)][;)]
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