Beh ... a disegnare non sono mai stato una cima e fino al superiore praticamente ero una schiappa. Poi il Geometra e Architettura hanno raffinato il mio disegno tecnico ma quello dinamico e anatomico è rimasto tale e quale a un bimbo di 10 anni che si cimenta a disegnare i corpi umani senza avere un minimo di talento
Pertanto le storielle erano semplici (al livello di disegno) e con trame discutibili. Trattavano di un super eroe umanizzato il più possibile. Insomma, una sorta di Paperinik (ho sempre adorato la Disney) che si muoveva a Palermo (era la mia città) e con un miscuglio di generi che però si rifacevano (man mano che i numeri avanzavano) al mio mito (nascente) dell'epoca: Dylan Dog. Lo cominciai a leggere a 9 anni (seconda ristampa del "Castello", mi pare aprile del 1992 ... o giù di lì) e il mio animo si divideva tra i super eroi (Batman, Paperinik, per l'appunto) e le loro storie piene di azione con super cattivi e l'orrore, l'ironia, l'umanità, i sentimenti di Dylan. Una dicotomia che si è tradotta, per l'appunto, in fumetti curiosi, infantili e un po' fatti di getto, senza una trama pre-stabilita.
Mi piaceva molto la "formula" bonelliana: Copertina colorata e disegni in B/N, perché mi semplificava la produzione a me e al mio amichetto che si imbattè nelle mie stesse passioni e dei 50 numeri ne disegnò 2.
Poi, la passione si trascinò nella scrittura. Ma quello è un altro capitolo. Anch'esso celato tra le migliaia di fumetti, libri, riviste e quaderni che conservo a casa mia.
Comunque, più che un disegno singolo potrei farti leggere un volume sano. Ma c'è qualche problema di trasmissione dati ... insomma: mi vien difficile farti avere tutte le immagini ... ecco... al massimo potrei appiopparti qualche copertina che feci