Hicks, hai ragione, probabilmente su DyD Faraci ha dato il peggio di sè, ma credimi, è un ottimo autore, basta leggere quel che ha scritto per la Disney... prima fra tutti la sfortunata serie MM - Mickey Mouse Mistery Magazine.
Comunque ecco un pochetto di cose sul fumetto nuovo di Faraci (che aspetto con ansia...). Le potete trovare su un'intervista di ComicsCode (
http://www.comicscode.net/interviews/faraci/index.htm), lunga ma molto interessante. Ecco il pezzo che ci interessa:
<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote> COMICSCODE: Cosa ci puoi anticipare sui contenuti della maxi-serie?
FARACI: Mmm... posso dirvi molto poco, per correttezza (e anche per scaramanzia, diciamo). Sarà ambientata negli anni '50 e cercherà di ricostruirne l'immaginario e, in qualche modo, le paranoie e psicosi ricorrenti. L'ambientazione sarà americana, ma sarà un'America scelta come luogo narrativo mitico, un po' come l'antica Grecia. Il protagonista ha una grande purezza, di sentimenti forti: è molto sanguigno e con lui ho cercato di recuperare degli aspetti di certo fumetto che ho visto un po' perdersi negli anni. E' un eroe solitario, con nessuna spalla a contorno. Si potrebbe dire che è una serie tutta raccontata in soggettiva. Attraverso il personaggio, come chiave di interpretazione del mondo. Il primo numero sarà disegnato da Bruno Brindisi, che ha fatto un lavoro straordinario anche per i suoi straordinari standard. Un Brindisi che ha voluto anche un po' rimettersi in gioco, cercare nuove strade insieme a me. Il secondo episodio sarà disegnato da Anna Lazzarini, che è una disegnatrice che mi interessava perchè è molto vicina a un immaginario di fumetto molto moderno e spero risulti interessante l'accostamento fra il mio modo di raccontare questo mondo pulp anni '50 e un disegno moderno come quello della Lazzarini; poi avremo Giancarlo Caracuzzo, che ha disegnato un numero un po' particolare, scritto apposta per il suo tratto. Giovanni Bruzzo, proveniente da Mister No, ha colto magnificamente lo spirito della serie ed è, per me, un collaboratore molto prezioso. Luca Raimondo è un ottimo ex allievo di Bruno Brindisi, che mi ha sorpreso per la sua maturità e per il "senso del fantastico" delle sue tavole. Poi c'è Bignamini, molto bravo e molto accurato, che sta lavorando su una storia particolare, una sorta di fanta-horror anni '50 (ho visto già le prime tavole, davvero potenti). E da poco ha iniziato l'ottimo Nespolino, proveniente da Nick Raider, che ha ricalibrato nuovamente il suo stile rendendolo ancora più spettacolare e incisivo. Doverosa citazione anche per Mauro Marcheselli, editor della serie, a cui dovrei fare un monumento. Senza nulla togliere agli altri, comunque, è doveroso tributare il giusto riconoscimento al bravissimo Fabio Celoni (disegnatore che si districa con disinvoltura fra Disney e Bonelli, N.d.R.), che ha avuto un ruolo fondamentale nella progettazione della serie e che ne avrà uno altrettanto importante in seguito.
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>
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"Faccio il portinaio di un hotel che non esiste,
e anch'io come tutti forse non son vivo,
e per passare il tempo, e non sentirmi vero e triste,
sto qui e non penso, e sono un'ombra, e scrivo..."
(DyD 146, "Ghost Hotel", di Tiziano Sclavi)