Premesso che fare una scelta, quando c'é di mezzo Floyd (& co.: w gli Osborne, i De Maris e i Walsh), è impresa quasi impossibile, ti consiglierei di recuperare
quantomeno i primi otto volumi, l'ultimo dei quali contiene l'inquietante
Topolino e la casa misteriosa e il simpatico western
Topolino e Billy il Topo, più un'abbondante dose di autoconclusive. Siamo comunque nel periodo della gestione Walsh, la qualità sindacale non viene mai meno.
Dopodiché tuffati senza esitazione in una delle saghe fumettistiche più belle che io conosca: quella di Eta Beta (da
Eta Beta l'uomo del 2000, sul n. 10 a
Eta Beta e il tesoro di Moook, sul n. 12). Fino al vol. 15 si incontrano comunque dei veri e propri capolavori, da
Topolino e Pippo a Hollywood a
Topolino contro Topolino (emozionante thriller) a
Pippo cervello del secolo.
Dal n. 31 si balza all'indietro nel tempo, quindi si troveranno le prime storie di Gott autore completo, le validissime sceneggiature di Osborne e due incursioni di De Maris, che avrebbe successivamente preso le redini delle sceneggiature (e una di queste incursioni è
Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante, un punto di svolta nella caratterizzazione dei personaggi, dal momento che consacra la coppia detective-assistente).
Per la cronaca: ho ricevuto i primi otto, che ahimé sono rimasti a languire sugli scaffali!
Sfogliandoli l'impressione è stata la stessa di Teo.