<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Semmai mi sono posto questa domanda: era la sceneggiatura che non ha dato spazio a Matteo Bussola oppure é stato lo stesso Matteo a cercare una raffigurazione troppo accademica ed avara di guizzi ?
Interessante la scelta di usare per i flahback una tinta grigia e non l'effetto seppia.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ciao Simone, scusa ma ho notato solo ora questo passaggio, che in precedenza mi era sfuggito.
Diciamo subito una cosa: come avrete già capito, US è un fumetto che nasce (principalmente) per cercare nuovi serbatoi di lettori. Ovvero, nato per piacere a quelle persone che solitamente i fumetti non li leggono o addirittura che non ne hanno MAI letti. Per questa ragione, è un prodotto strutturalmente semplice, idealmente vicino a certa "fiction" televisiva di casa nostra, con una "gabbia" regolare per quanto riguarda la scansione della tavola (ovvero no splah page o cose strane solo per fare un esempio), uno stile di disegno - almeno per quanto riguarda il n?1 - realistico, senza troppi "guizzi" come dice simone, volutamente didascalico e con molti primi piani (anche perché i numeri 1 scontano sempre questa necessità di dover introdurre i personaggi nuovi e familiarizzare il lettore).
Questo non vuol dire che sia un fumetto, come ho letto da altre parti, realizzato con "sufficienza". Semplicemente punta ad un target che NON E' quello del lettore appassionato e quindi avvezzo a meccaniche di fruizione e lettura anche molto complesse.
Poi, è altresì chiaro,l'albo non è affatto esente da difetti: la carenza di sfondi in qualche tavola è stata certamente dovuta ai tempi di lavorazione piuttosto stretti, soprattutto nella fase finale. C'è qualche soluzione di regia non particolarmente felice, soprattutto nei campi lunghi, c'è una qualità di stampa che lascia un pochino a desiderare, soprattutto per le tavole in flashback a matita (anche qui: c'è chi le ha adorate e chi ha invece trovato questa tecnica forse non troppo adatta, tanto che c'è stato addirittura qualche lettore che le ha scambiate per tavole a china "stampate sbiadite").
Ma vi assicuro che è un prodotto realizzato con cura e impegno da parte di tutti gli autori coinvolti, e vi invito a seguire i prossimi numeri o quantomeno a sfogliarli in edicola perché i disegnatori delle prossime storie sono tutti bravi e le sceneggiature, una volta superata la fase introduttiva, fanno muovere i personaggi non più solo in Sicilia ma anche a Roma e in tutto il resto d'Italia, in Russia, in Sudamerica, in Inghilterra, negli States, trasformando US in una serie che avrà proprio nelle ambientazioni uno dei suoi punti di forza.
Poi è chiaro che ognuno ha i propri gusti e c'è chi non amerà mai serie di questo tipo, io per primo da lettore e senza conoscerlo lo sentirei istintivamente poco nelle mie corde.
Ma sorprendentemente, almeno a quanto risulta finora, l'Eura sembra invece aver centrato il proprio obiettivo dato che pare che US stia vendendo davvero molto bene.
Ciò non fa automaticamente di US uno splendido fumetto, ci mancherebbe, ma semplicemente un prodotto che ha raggiunto la fascia di lettori che si prefiggeva di raggiungere.
Che di questi tempi non è affatto poco.
Grazie dell'attenzione e a presto.[:)]
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