<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dick Carr</i>
DK deve essere un ladro spietato, diabolico che non si ferma davanti a niente, a volte sembra di leggere Lupin!!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Diabolik, negli anni, ha indubbiamente smussato certi angoli. C'è da dire che il Diabolik monolitico dei primissimi tempi poteva finire per rivelarsi davvero troppo poco modulabile narrativamente e quindi finire per stancare e rischiare di esaurirsi creativamente. L'aver portato Diabolik ad affrontare e confrontarsi con certi temi per così dire <i>sociali</i> ha permesso di avere una ben maggiore varietà di storie, e anche di approfondire la sua personalità; per altro senza <b>mai</b> venir meno alla sua caratterizzazione fondamentale. Perchè è da rammentare che Diabolik non si ferma davanti a nulla... se non la propria coscienza, chè la creatura delle sorelle Giussani ne ha una, che sotto una miriade di aspetti funziona in modo distorto, certamente (ma in altri no), e tuttavia ferreo. Aggiungo che quanto vale per Diabolik, <b>non</b> vale anche per Eva Kant. Lady Kant è un'avventuriera con molto pelo sullo stomaco, ma la sua spietatezza affiora solo nei confronti di chi mette in pericolo o fa del male al suo uomo; per il resto Eva Kant è una donna di notevoli sensibilità ed intelligenza, e non è - non è mai stata - una sociopatica come Diabolik, al quale fornisce narrativamente il necessario contraddittorio in alcuni frangenti, e la sua influenza su di lui è una giustificazione per l'<i>ammorbidimento</i> relativo del personaggio. Ammorbidimento che, se troppo spinto è il maggior pericolo per un personaggio del genere, che deve invece essere mantenuto nel giusto equilibrio. Pericolo di cui la redazione di Diabolik si è dimostrata conscia, e negli ultimi tempi è stata espressa e messa in atto una maggiore attenzione verso una caratterizzazione più decisa del personaggio (ma sempre marcando la vitale differenza con Eva), di cui la recente storia <i>L'Isola degli Uomini Perduti</i> ha rappresentato una sorta di vero e proprio "manifesto".
V.