the Imp ha scritto:
il finale è estremamente coerente con tutto quanto viene detto prima.
Sono arrivato alla fine del viaggio anch'io. Ce ne ho messo, ma seguendo la ristampa Rat-Man gigante, solo in primavera è cominciata l'ultima saga. A quel punto, anziché aspettare quasi un anno, ho recuperato la omnibus della saga finale e l'ho letta tutta d'un fiato.
Mi ricollego al messaggio di Imp perché questa saga, queste SEICENTOQUARANTA pagine sono innanzi tutto coerenti con il personaggio, con il contesto, con la Storia (con la S maiuscola, come la apostrofa Ortolani). E' la fine del viaggio, è il rimettere i pezzi a posto, è tutto.
Non raggiunge, secondo me, la potenza emotiva de La Quadrilogia del Tempo Perduto (la penultima saga, da 'la falena' a 'la fine di Valker'), che resta impresso nel mio cuore come il sommo capolavoro. Ma anche la Decalogia svolge appieno il suo mestiere.
8 anni di Rat-Man, per me, da Cartoomics 2014 a oggi. Non al livello dei lettori "storici", ma comunque un pezzo significativo di vita, dai venti ai trenta, senza voler sminuire chi ha superato gli 'anta' (e sul forum non solo Solomon, oramai
). Mi ha accompagnato mese dopo mese, mi ha fatto ridere tanto, mi ha fatto capire la bravura di Ortolani, mi ha emozionato. Rimane un fumetto difficile da categorizzare, nato e cresciuto nella serialità perché all'epoca che altro modo c'era di fare fumetti in Italia? Tuttavia si è dimostrato autoriale fino al midollo, degno di essere letto per saghe complete più che mese dopo mese. Nell'immaginario popolare è passato come un fumetto per ridere, ma c'è molto, molto di più sotto.
Chapeau, Ortolani.