Sei il primo che giudica così il mio libro. E sei l'unico che mi dà motivo di risposta. Tra l'altro, mi sento come al centro di una critica tipo quella fatta agli albi di Dylan<img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>
Sulla banalità di certi pensieri sono d'accordo con te. Infatti il libro risente del tempo in cui lo concepii e dei miei conflitti adolescenziali. Ma, se ti devo dire il vero, questi pensieri si contano sul palmo di una mano.
Il resto dei pensieri è assolutamente in assonanza con le varie parti dell'opera.
Sono in molti coloro che hanno creduto di ritrovare quanto già era sembrato loro di aver udito o sentito da qualche altra parte. Ma, ti posso assicurare, che ognuno pensava di aver rintracciato una fonte laddove un altro credeva ce ne fosse un'altra.
Non ho riformulato massime di altri, né ne avevo intenzione. Prova ne è il fatto che la massima posta a epigrafe è mia, mentre molti introducono il proprio lavoro con pensieri di altri.
Il libro è completamente mio.
A proposito della banalità che ivi rintracci: la Gioconda è un quadro noto a tutti.
Lo spirito del libro è autoriflettente più che polemico.
Cioè, si incentra di più sul "Conosci te stesso" che sullo scossone emotivo o la provocazione estetica tanto di moda.
Oggi nelle copertine dei libri, si preferiscono autori contemporanei, quadri astratti o comunque moderni.
Io ho invertito la rotta, per essere una mosca bianca, a rischio di rasentare la banalità, ma mai di essere banale.
Questo è il compito difficile che mi sono proposto.
Anzi, difficile era il compito di rappresentarsi in poche pagine.
Le massime iniziano con delle parole ricorrenti: spesso, a volte, per molti. C'è sempre un idea di relatività di fondo.
Quando l'aforisma è sbattuto così tipo "Ogni cammino è lungo" vuole suscitare qualcos'altro da ciò che leggi. Tuttavia sembra scontata una tale affermazione.
Ti invito a rileggere il libro perché noterai che molte massime si contraddicono l'una con l'altra. Ci sono affermazioni e negazioni, ateismo e credenza. Tutto questo in un Io non è banale. Anzi, a volte, non è per niente facile da gestire.
Inoltre, uno studioso di diritto ha colto nel libro alcune frasi di un giurista ( mai letto giuristi in vita mia ); un altro ha visto Freud in più parti; un altro ( professoressa d'italiano ) Catullo; un prof. di storia e filosofia ( idealismo e esistenzialismo ); un altro ancora, Dostoevskij e l'utopia del socialismo; altri un pensiero talmente scontato da non essersi accorti di averlo pensato; un altro mi ha detto se le massime erano davvero mie; un altro ha ritrovato Seneca.
Ebbene, ognuno ha trovato qualcosa di sé.
Se tu non hai trovato nulla, significa che il suo contenuto non ti è indispensabile.
L'unica cosa che mi preoccupa è che spero non ti sia pentito di averlo acquistato. Cioè, mi rincresce se pensi tra te e te che l'acquisto è stato denaro sprecato.
Come ti risarcisco?<img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>
Ok, a parte gli scherzi, questo è quanto. Non ho argomenti alternativi che ti possano far cambiare idea. D'altronde i gusti e le preferenze sono personali.
Ciao
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