Benvenuto tra noi uomini di poche parole.
Siamo la disperazione delle mamme, che pensano di non essere riuscite a stabilire un rapporto aperto e sincero col figlio maschio come suggerisce Maria Rita Parsi.
Siamo la felicità dei papà che già ci vedono adulti e sulla nostra strada.
Faremo irritare nostra moglie coi nostri silenzi davanti alla gamma sterminata di divani da scegliere che sono tutti diversi -dice- ma a noi sembrano tutti uguali.
Saremo la gioia delle amanti, che da noi vogliono una cosa sola e poi torneranno dal loro uomo.
A loro avremmo voluto dire qualcosa di più, almeno ci avremmo provato, ma l'ora è scaduta, bisogna liberare la stanza.
Finisce così un'altra giornata di silenzi.
Abbiamo idea che il mondo potrà un giorno godere infinitamente di quello che vorremo e ci piacerà dire, come pendesse dalle nostre labbra. Ci sentiremo saggi e inarrivabili da vecchi e i nostri figli e nipoti non avranno mai una spiegazione sul mondo da noi. Come se dovessero capire tutto da soli.
L'unica eredità che avranno: la nostra casa e i vecchi divani che per noi non hanno mai fatto differenza.
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