Dear Boy ha scritto:
wolkoff ha scritto:
queste storie coprono un arco di tempo così ampio (una decina d'anni, circa) che non si può trarre una tendenza comune.
La tendenza comune è che sono frutto del puro piacere di scrivere libere da strette logiche aziendali.
Sicuramente era uno Sclavi più free dal senso di responsabilità ed adesione al canone di se stesso - v. perculaggio nell'
Assassino è tra noi. Ma le storie tra loro presentano molte differenze, anche per le contaminazioni di diversi autori ai testi, e non corrispondono - per fortuna, direi - ad un filone unico come potrebbe emergere dalla serie da
Caccia alle Streghe a
Oltre la Morte.
Comunque io
Lassù proprio non la digerisco, preferisco
Per un Pugno a
Tre per Zero (più cine-british, meno cadenzata), ho rivalutato
Verso un Mondo, intravedo un'evidente stanchezza in
Marty, provo una certa avversione per
Il cane, e credo di esser l'unico a cui piace il
Gigante.
Anche come testata, dove post-100 se parliamo di storie non brevi, Sclavi ha scritto
Il Gatto nero (su soggetto di Puccioni) o sul Maxi, dove è comparso
Ho ucciso Jack lo Squartatore.
POST 100 ALOHA E NE VINCERAI ALTRI 100