Messo per inciso che il padre fondatore è fuori scala, come il suo socio nel conferire "identità" alla testata (leggi:
Sclavi & Chiaverotti,
thus insostituibili
)...
...i 5 sceneggiatori che vorrei continuare a leggere sono, in ordine sparso:
1)
Medda (garanzia)
2)
Ambrosini (ah, beh...keddiscutoaffare...)
3)
Barbato (molti alti, e normali bassi)
4)
Recchioni (coraggio & talento)
5)
Manfredi (ma con qualche idea nuova, e meno romanzato)
Lascio perdere
Enna perchè ha preso un'altra strada,
Ferrandino perchè naviga nella dimensione dei ricordi ultra-ventennali,
Accatino perchè si compiace troppo del suo stile,
Bilotta e
Cavaletto perchè hanno scritto ancora poco per un giudizio esauriente
.
Per i disegnatori mi rifugio nella doppia lista: quella per i nomi che vorrei rivedere, ma solo all'altezza dei fasti denavorta, e quella dei pennelli che adesso sono ancora in forma/promettenti
.
Amarcord1)
Roi (prendete
Mefistofele/Sette Anime Dannate e fatevi un'idea)
2) Pi
ccatto (non l'attuale Picca
sso, l'astrattista)
3)
Dall'Agnol (prima della svolta dadaista)
4)
M&G (senza loro
DD non sarebbe stato tale. Prima dei
Maxi)
5)
Siniscalchi (un mio pallino personale, non badateci)
Ancora in piedi (c'entrerà il Liga o no, Eva?
)
1)
Stano (eccetto che per alcune copertine)
2)
Casertano (sta cominciando a ri-abbandonare il caricaturale/pacioso)
3)
Brindisi (per me, adesso come adesso, il top)
4)
Mari (se tornasse al primo
Nathan ne guadagneremmo tutti)
5)
Ambrosini (fascino che resiste)
Ci aggiungerei in appendice anche
Nizzoli che promette bbbene, ed i suoi trascorsi napoleonici lo confermano
.
ALOHA