Cravenroad7

Suggerito dall'amico Keanu, inauguro questo veloce argomento sulle millemila faccine che avete preferito adottate dal nostro (perduto e ormai barbuto) Old Dylan.

Aldilà di quelle che potete mirare nel simpatico quadretto sovrastante, siete liberissimi di elencarne altre o postarle, se vi aggrada.
A voi

Grande Zak per questo divertissement (e grande Keanu per aver stimolato la cosa ).
Di volti dylaniati che preferisco ce ne sono tanti... ma per una questione affettiva direi subito Villa/Stano.
Chiaramente ce ne sono altri a seguire (da Mari a Roi, da Brindisi a Casertano...).

Tornando a bomba sulla questione stile involutivo stimolata dal percorso di Piccatto, anche il buon Mari ha perso molto col tempo. Quanto amavo alla follia il mari di Serial killer e Phoenix! Sperimentazione pura.
Purtroppo, ordini di scuderia dell'epoca, lo costrinsero a ridimensionarsi, se non erro..che amarezza.

E' vero. Mari è cambiato molto. Ma per vedere la trasformazione completa bisognerebbe rispolverare le vecchie puntate di Nathan Never. In quei numeri si notava una notevole inclinazione "mignoliana" (c'era molto di Mignola nel vecchio Mari), e successivamente ha preso un tratto più à la Ferenc Pinter. Comunque mi è sempre piaciuto, in tutte le sue trasformazioni. Molto originale e sempre parecchio "dark".

*Illustrazione di Ferenc Pinter

Compio i miei doveri di padre e marito e sono da voi

Vai tranquillo, io approfitto di questi minuti liberi per ridimensionare l'immagine di Pinter che è grossa dieci chilometri quadrati

Si, è indubbio che sia ancora uno dei migliori, ma quell'esordio cosi cupo, gotico ed espressionista, è difficile da dimenticare per il sottoscritto.
Lo apprezzo tuttora...ma certi tratteggi o retinati di campitura che applica da qualche anno a questa parte, me lo hanno reso meno affascinante, con tutto il rispetto che gli porto.
E' come se lo avessero messo in candeggina.

Ahahahah si, è vero fosse ancora "cupo" come una volta, magari come ai tempi di Phoenix, sarebbe spettacolare

Io ho voluto bene a Mari con tutto il cuore, ma è evidente che ha sacrificato l'arte all'industria, lui sicuramente più di moltissimi altri in casa Bonelli. Il suo Dylan degli esordi, tipo "Serial killer" era una gioia per gli occhi. Non ho seguito tutte le fasi della sua carriera, ma già vederlo colorato in più di un'occasione mi è sembrato "belletto spalmato su un cadavere" (cit, ma non so di chi).
Per quanto riguarda altri, posso dire che ho sempre adorato ESATTAMENTE quell'espressione di Dall'Agnol, mi è sempre piaciuta un sacco, e nonostante certe sue esagerazioni, continua a piacermi molto il suo stile.
Ma, se dovessi dire qual è la faccia che di Dylan io preferisco... Dico Montanari & Grassani! Non quella di questa panoplia di facce, però: quando penso a Dylan, io penso sempre a "Il tunnel dell'orrore", non ricordo che pagina, comunque quando dopo essere entrato nottetempo al convento, e prima che la suora dia fuoco al registro con un colpo di pistola (what?!?). Insomma, per chi volesse andare a controllare, quando dice "... altre X...". Ecco, per me questo è il più bel Dylan che io ricordi, che poi è anche uno dei motivi per cui vorrò sempre bene a M&G.

Ahhh, quanto amore avevo per il Mari di Serial Killer!! Totale! Irripetibile, ahimè...
Su dall'agnol sfondi una porta aperta...nonostante sia andato in odio a molti negli ultimi tempi, io lo amo ancora. La sua ultima fase (tranne Hyppolita e similia) mi intriga parecchio, anche se il picco, secondo me, lo ha raggiunto con cose tipo falce di luna o Il Confine. Quel suo citare e inglobare certa arte espressionista alla klimt, mi ha sempre conquistato.
Per quel che riguarda Montanari e Grassani, tolti gli scempi degli ultimi anni, hanno fatto la storia con i loro primi albi..soprattutto a livello grafico con il loro dylan dal naso a becco, che mi ha fatto sempre simpatia e me lo ha reso credibilissimo.

Et voilà!

Mamma mia, Zak, mi fai sognare... Guarda che bella...

E questa sequenza? Quanto mi esaltava all'epoca..e volendo la potevamo vedere come una leggerissima sboronata o americanata fatta da dylan...ma quanto era giusta e precisa in quel momento della storia? senza strafare, senza dire una parola di troppo, senza una sequenza o disegno di troppo o fuori posto. Perfetta, nella sua piccola scoattata. Per non parlare di come è gestita la sequenza e il cosiddetto storytelling. Se lo sognano gli Autoroni di oggi..tze tze

Le ombre di M&G... Che classe che avevano! Ma me lo sapresti spiegare perché il registro prende fuoco per un proiettile???

Alla fine quelli della prima immagine, nei ri-quadretti, sono tutti Dylan anni '90s a livello di autori. Parliamo quindi della Golden Age, quella che ha permesso di identificarsi con un fenomeno non solo editoriale.

Di quelli rimasti dico che il Dylan più genuino e classico resta quello di M&G, Casertano, e SOPRATTUTTO Brindisi. Solo lui per me ha conseguito un'evoluzione "conservativa" e fotografica del personaggio, come se lo conoscesse di persona da anni, da persona fisica, e pur raffinando il tratto con qualche variabile, ne possiede l'identità quasi a memoria, tipo timbro/logo.

CHEERS FOR ALOHA