my2cents
Recchioni non è Sclavi
Neanche Chiaverotti, Marcheselli, Ruju, Barbato o Gualdoni (per citare quelli che in una maniera o nell'altra hanno avuto "in mano" la testata) sono Sclavi. Dylan non è Sclavi. O meglio, lo è solo in parte, lo dice Sclavi stesso, Dylan ha alcuni tratti in comune con Sclavi, ma spesso e volentieri più che riversare quello che era ci ha riversato quello che avrebbe voluto essere. E non tutte le storie di Sclavi sono confessioni a cuore aperto come Storia di Nessuno. Alcuno sono "solo" delle belle storie fatte per dire che si può rileggere Terminator come se fosse il Golem della tradizione ebraica.
Detto questo, della differenza tra lo stile di vita personale di Sclavi e quello di Recchioni ci deve importare il giusto, Sclavi è riservato e fa fatica a parlare in pubblico, Recchioni ci gode, Marcheselli se lo deve fare lo fa. Se chiedi il regista preferito a Sclavi magari può rispondere Bergman, Recchioni potrebbe rispondere Micheal Bay.
Questo impedisce a Recchioni di scrivere storie intimistiche o comunque non "boom! crash! cazzot! bang!"? No, penso che l'autore l'abbia dimostrato con Mater Morbi ma anche con le storie di Samurai e con Orfani. Si, perchè quando presto Orfani a mia sorella che della nomea dell'autore se ne frega, il suo commento è "cavolo che storia triste, non c'è proprio speranza", non "cavolo che storia piena di americanate".
Può essere un buon autore per Dylan Dog? Lo è già stato. Un ottimo autore, fra l'altro. Può essere un buon curatore? Vedremo i risultati, per ora abbiamo alcuni elementi per giudicare e il mio giudizio è si.
Perchè?
Perchè mi piacciono le dichiarazioni di intenti. Mi piace che si voglia riportare Bloch dall'essere un plot device a essere un personaggio. Mi piace che si osi. Che si ponga fine a questa cosa ridicola per cui, visto che Dylan è a disagio con la tecnologia, tutto il mondo intorno a lui è impianto in un presente ridicolo in cui non esistono cellulari e internet. Ma le dichiarazioni di intenti si possono perdere in mille rivoli, già in passato Dylan ha provato a rinnovarsi, pensiamo al periodo in cui è stato ucciso Xabaras, doveva entrare nel cast fisso Cagliostro, Recchioni Barbato e Medda dovevano costruire un nuovo cast di comprimari. Tutto perso nei meandri di una routine che ha fagocitato le novità. Quindi, ora, mi piace anche che si dia un taglio netto.
Mi piace quello che è stato pubblicato. Una Nuova Vita, I Raminghi dell'Autunno (l'albo "che più assomiglia alla fase 2" su cui si è discusso senza stare ad autoghettizzarsi tra quelli che sanno fare le letture su più livelli e quelli che no) e Spazio Profondo sono ottime storie. Non perfette, per carità di Dio... ma se questo è il livello di imperfezione, ben venga. Mi piace la lettura meta-testuale di Spazio Profondo (che, lo sto ripetendo da pagina 3, è anche fin troppo urlata in faccia al lettore) perchè mi sembra che indichi anche un'altra questione: Dylan è il "risultato" di tendenze contrastanti. Negli anni è successo che i destini della testata siano stati consegnati a un autore che per un periodo scriveva tantissimo. Ed è naturale che in una situazione del genere la testata diventi una sola tendenza, a prescindere da quanto è bravo l'autore. Sclavi era capace di buttare fuori 10 storie all'anno, ma situazioni del genere sono un'eccezione. Mi piace l'idea che la fase 2 è fatta da un gruppo di autori, e appunto un gruppo di autori che possono portare tendenze diverse al personaggio. Riusciranno a costruire un Dylan che non sia un clone sfasato? Boh, lo vedremo nei prossimi mesi.
Ma, tornando all'inizio, Recchioni non è Sclavi. E non ne prende neanche il ruolo, quantomeno non quello "artistico". Prende quello "tecnico". E ok, è ovvio che il curatore è ben più che un mero tecnico, però mi sembra che per quello che sappiamo del rilancio, il ruolo artistico che è stato di Sclavi sia ora preso in mano da un "collettivo" di autori. Che, se ci pensate, è una forma di autorialità che sta prendendo sempre più piede. Dai libri del collettivo Wu Ming ai videogiochi che molto raramente hanno un autore unico alle serie tv...
_________________ - Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience? - Nah, it's all right. This is culture!
Ultima modifica di Kowalsky il gio ott 02, 2014 1:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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