Scrivere una storia tutta per Dylan noi... proprio noi, il team del forum
Sinceramente mi pare probabile come un (nuda-)carnevale di samba a Teheran.
Anzitutto perché già per conto nostro non andiamo d'accordo su due frasette in croce di commento; figurarsi mettersi all'armi per tentare un'opera collaborativa inter-personale senza che finisca a schifio, di discordanza in discordanza, da ingarbugliare più che da sviluppare insieme. Fino allo stallo o all'eliminazione corporale reciproca
Se poi parliamo per singoli allora il discorso si fa diverso, anche se per quanto uno possa amare la scrittura ed essere in sintonia col personaggio - e la sua storia, la sua filosofia, la sua filologia, la sua cronologia, la sua prassi, la sua ambientazione, il suo mulltiverso - è davvero difficilissimo per un non-professionista calibrare la sua passione per il "fenomeno" Dylan entro un pacchetto di 94pp credibili ed efficaci
.
Credo che noi tutti abbiamo frotte di idee sperdute tra i calzini vecchi in chissaquale doppiofondo di cassetto, e proveremmo una punta di orgoglio estatico se il nostro nome potesse rullare sul tamburino d'apertura.
Ma bisognerebbe aver acquisito (coscientemente) la valigetta dei ferri del mestiere, anche il kit più minimale, prima di avventurarsi verso quest'impresa di non-più-domestico bricolage
.
E poi, va specificato, Dylan è un personaggio (ed un genere di storie) molto difficile da gestire, con miriadi di paletti e convenzioni implicite, che manderebbero in tilt anche la penna più dinamica del mondo, una volta messa a confronto con le sue avventure.
Io, personalmente, troverei molto più semplice - o forse nelle mie corde- scrivere una storia per
Napoleone o per
Martin Mystère, piuttosto che imbattermi nei delicatissimi meccanismi dell'horror dylaniato... e non volendo sfigurarvi
.
Per i soggetti la questione è forse un po' più agevole, potendone aspirare a piene mani da miriadi di spunti&fonti; ma sulla sceneggiatura ci sarebbe un'ecatombe di approssimazioni e dilettantismo, inevitabilmente a galla
.
Ciò non toglie che qualche talento in erba tra noi possa esistere ed aspetti la bella stagione per germogliare. Ma se non prende aria/luce sufficiente con le sue forze, ed al momento giusto, rimarrà soltanto un esile stelo strappato dal primo cattivo alito di venticelli duodenali.
Non scordiamoci che il percorso di Paola è nato proprio spedendo le sue sudate carte in redazione, scampando alla cestinatura semi-automatica. Non dico "miracolosamente", perché sarebbe stato meritevole delle piaghe d'Egitto il non-accorgersi del suo talento.
E le acque si sarebbero separate da sé, in casi come questi
.
Quindi, tornando alla domanda "provocatoria" iniziale... no, non credo che ne saremmo all'altezza in linea di massima, anche se certi ultimi autori pseudo-mestieranti ne hanno combinate di tutti colori per farci rimpiangere una qualsiasi cioccolatajo dislessico al loro posto...
Però il nostro sincero contributo critico, di proof-reading, di revisione, di ri-modulazione, potrebbe ajutare con pochi accorgimenti molte storielle scritte da professionisti destinate altrimente a galleggiare verso la mediocrità più assoluta.
Non è molto e potrà infastidire... ma è già qualcosa, per qualcosa
.
ALOHA WRITING CONTEST