A me non sembra che gli ultimi Dylan siano destinati a un pubblico giovanile, comunque non più di quanto avveniva in passato.
Dylan Dog si è sempre rivolto <i>anche</i> ad un pubblico giovane, e forse in passato anche di più, visto che lo splatter è un elemento che esercita un certo fascino sui ragazzini (e chi sa quanti di noi hanno iniziato a leggere Dylan proprio per la fama di "fumetto violento" che aveva).
Comunque la questione è infinita: ricordo che una volta, sarà stato più di dieci anni fa (ho iniziato precocemente a leggere Dylan), comprai l' edizione cartonata Mondadori di "Sette anime dannate" in una libreria, e il ragazzo che ci lavorava mi disse: "Oh, anch' io una volta leggevo Dylan Dog. Poi da horror è diventato un fumetto rosa, quindi è da qualche hanno che ho smesso".
Mi rimase impresso, perchè storie che uscivano allora, tipo "Abyss", "Il Confine" o "Il ritorno di Killex", a me non sembravano affatto fumetti rosa.
Insomma, ognuno ha la sua idea, ed è impossibile fare un' analisi oggettiva di come sia cambiato Dylan Dog nel corso del tempo e, soprattutto, di come siano cambiati man mano i suoi lettori.
Comunque, concludo questo discorso privo di filo logico, dicendo che, secondo me, oggi l' obiettivo della testata è quello di cercare di perdere il minor numero possibile di lettori, e non tanto di pescarne di nuovi fra i giovani, per cui cercano di pubblicare storie accettabili, compatibilmente con la crisi di idee che affligge gli sceneggiatori italiani e con la linea editoriale che impone una misteriosa e implacabile censura, proprio oggi che i livelli di "tolleranza" si sono allargati, e in barba al fatto che, paradossalmente, Dylan era molto più splatter negli anni di certe crociate moraliste.
Il tutto in attesa di tempi migliori, vale a dire di un' improvvisa riaccensione dell' interesse di Sclavi per la sceneggiatura o del provvidenziale avvento di un nuovo clamoroso talento.
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