Cravenroad7

Forum dylaniato
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 Oggetto del messaggio: Tracollo di vendite
MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 10:52 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Su un altro forum, un utente (che conosco come persona seria e molto informata, con più di un'amicizia all'interno della Bonelli) ha pubblicato i dati di vendita di alcune testate.

Tex tiene molto bene, essendo ancora sulle 230.000 copie, ma il crollo di Dylan è vertiginoso: il nostro indagatore dell'incubo vende <b>160.000 copie al mese</b>. Il che sarebbe un risultato eccellente, se non si sapesse che, in passato, si superava allegramente il mezzo milione di copie, e che l'ultima volta che è trapelato qualche dato sulle vendite si parlava pur sempre di 200.000 copie mensili. Non ci vuole un genio della matematica per fare i conti: stando così le cose, negli ultimi 2/3 anni la testata ha perso <b>40.000</b> lettori, ovvero, percentualmente, il <b>20%</b> del totale.

Mi sembra un tracollo desolante... E comprensibilissimo. Se diversi utenti si lamentano regolarmente della qualità desolante della testata, ci sarà pure un motivo. Ebbene, i dati danno ragione ai più polemici, ai più "arrabbiati", ai più pessimisti: Dylan è in crisi nera, e l'emorragia di lettori è una realtà. Faccio la Cassandra della situazione: se in Bonelli non si danno una svegliata, fra 3/4 anni saremo qui a lamentarci perché le tirature di Dylan saranno scese sotto le 100.000 unità, con tutto quel che ne consegue (perché non si deve dimenticare che Dylan è una delle ammiraglie bonelliane, una delle due testate che, grazie alle loro vendite, tengono in piedi la Casa editrice). Scommettiamo?


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 12:52 pm 
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Iscritto il: lun set 26, 2005 4:13 pm
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Purtroppo in quel 20% dei lettori in meno ci sono anche io.

E comunque, anche se il mio budget di fumetti mensile (che si aggira sui 40-50?) rimane sempre lo stesso ho fatto caso che praticamente non compro piu Bonelli, soprattutto perchè le mie testate preferite, o sono scadute terribilmente (brendon, dylan), oppure hanno chiuso (Napoleone, VN, Demian etc..).
Fatto sta che ora compro solo Magico Vento (che chiuderà tra 7-8 numeri) e qualche volta Brendon

Sul crollo delle vendite di Dylan Dog che dire?
beh, c'era da aspettarselo, anche perchè dopo i mille spot pubblicitari del ventennale, del color fest, del ritorno di Sclavi etc le vendite si erano alzate..ma solo quelle..perchè la qualità era rimasta sempre la stessa..e quindi una flessione è anche normale

Certo, se le vendite dovessero calare ancora il discorso sarebbe diverso.
Ma se succedesse non mi meraviglierei, anche perchè la qualità delle storie è ai minimi storici


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 3:25 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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Località: Rezzato (BS)
[:O]
Ma questi dati sono attendibili? O sono l'ennesima bufala?


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 4:05 pm 
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Iscritto il: gio mag 29, 2008 9:23 pm
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beh ... se non si decidono di fare delle belle storie... mi sembra più che ovvio!!!


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 4:15 pm 
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Iscritto il: lun set 25, 2006 3:44 pm
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Leggete qua:

http://www.komix.it/page.php?idArt=4730

http://prontoallaresa.blogspot.com/2007 ... ti-in.html


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 4:38 pm 
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Iscritto il: lun apr 23, 2007 1:18 pm
Messaggi: 10477
Località: Giuliano Teatino (Chieti)
Io spero in un ulteriore crollo [:0]

Solo così, forse, Mauro Marcheselli prenderà delle decisioni opposte a quelle finora prese, le quali hanno dato come risultato il declino


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 4:45 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
Messaggi: 4391
Località: Rezzato (BS)
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Gabriele</i>
<br />Leggete qua:

http://www.komix.it/page.php?idArt=4730

http://prontoallaresa.blogspot.com/2007 ... ti-in.html
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Però sono articoli di un paio di anni fa... [:(]


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 5:04 pm 
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Iscritto il: ven dic 01, 2006 2:26 pm
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Località: Empoli
Simo sono pienamente d'accordo con te! Finchè Dyd porta la pagnotta a casa, chi supervisiona non si farà tanti problemi...


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 5:17 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8737
Località: Eternia
1) non c'è ricambio, i giovani non leggono dd
2) la moda è passata da anni
3) la qualità delle storie è molto bassa

...quindi il calo delle vendite massiccio ci sta tutto.


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 5:23 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nebbia</i>
Ma questi dati sono attendibili? O sono l'ennesima bufala?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Purtroppo sono attendibili. Sono stati riportati da un forumista molto serio, che conosce personalmente Sergio Bonelli e che ha modo di ottenere notizie di prima mano: personalmente, non esito a crederci.


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 5:29 pm 
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Iscritto il: mar ott 10, 2006 10:36 am
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La verità è che Dylan - quello Vero, quello Grande - è nato nel 1986. Sono passati un numero di anni indefinito: la mia calcolatrice insiste a dire 23, ma io sono sicuro che ne sono passati almeno 100. Cos'è cambiato? La risposta più esatta che so dare è: TUTTO. Se devo essere più eloquente, beh... è difficile, non tanto perchè sia difficile da definire (si, anche), ma perchè certe realtà mettono tristezza... vi ricordate la scena dell'uomo invisibile che paga da bere e il barista, senza accorgersi che è invisibile, si accorge invece che mancano 2 penny e dice "se lo rivedo gli spacco la faccia"? Bene, era angosciante e ironica, ma era pur sempre una scena di fantasia. Oggi invece è la realtà quotidiana. Solo in un fumetto dell'orrore potrebbe accadere che un barista sconosciuto ti guardi in faccia e si accorga che sei invisibile. E se succedesse, il cittadino medio ne sarebbe terrorizzato, e il fumetto verrebbe subito vietato ai minori di 55 anni, perchè contiene una scena raccapricciante che va contro tutti i valori di questa società, che sono la paura, l'indifferenza e il vuoto.

Ecco perchè Dylan non ha più niente da dire: perchè non c'è più niente da dire.


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 5:46 pm 
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Iscritto il: gio mag 29, 2008 9:23 pm
Messaggi: 2022
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nebbia</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Gabriele</i>
<br />Leggete qua:

http://www.komix.it/page.php?idArt=4730

http://prontoallaresa.blogspot.com/2007 ... ti-in.html
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Però sono articoli di un paio di anni fa... [:(]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">[8D] Gabriele non ha controllato la data di scadenza[:D]


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 6:56 pm 
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Iscritto il: ven dic 01, 2006 2:26 pm
Messaggi: 3775
Località: Empoli
Sante non sono completamente d'accordo! I tempi sono cambiati, è indubbio, Dylan è nato nell'86 e non è possibile che dopo 23 anni sia lo stesso. Fare una critica sociale ben inserita in una storia è estremamente difficile, si rischia (come è già successo) di cadere nel banale, nel retorico, nello stucchevole. In pochi sanno farlo (Sclavi, ovviamente, ma anche un altro paio di autori) quindi sarebbe meglio evitarlo. Che cosa rimane, quali aspetti del "vecchio" Dylan possono essere ancora presenti nel "nuovo" Dylan? Secondo me l'aspetto puramente "cazzone" (mi si passi il francesismo)! Dylan che è chiamato a risolvere un caso, Dylan che si muove tra le proprie insicurezze e paure, che si innamora della cliente, che duetta con Groucho e con Bloch ecc ecc!
Il problema, secondo me, fondamentale del periodo che sta passando ora la testata è che ci sono troppi autori che vogliono scrivere LA storia mentre invece dovrebbero impegnarsi a scrivere UNA Storia di tante! L'essere autore di un personaggio seriale implica dover essere in dovere scrivere una serie di buone storie (ovviamente più o meno) e non UN capolavoro e poi una serie di ciofeche! (se non sbaglio anche rimatt ha questa opinione, vero?)

Un esempio di buona storia recente è "Appuntamento con il destino" (Almanacco 2008). Storia leggera, appassionante, senza troppe pretese ma al tempo stesso pienamente in linea con il personaggio.
Un esempio di storia troppo pretenziosa è "Saluti da Moonlight" che io ho trovato insostenibile!
Per capirsi meglio, a me va benissimo se Ruju mi propina la classica trama gialla (ai tempi d'oro ci pensava Chaverotti), però deve sapere "condire" bene altrimenti esce fuori "gli artigli del drago" e io sono tentato di bruciare l'albo!!!
Mi va bene se DiGregorio tenta il colpaccio con "La stanza n 63" ma poi deve essere capace di scrivere una buona storia "standard" e fino ad ora non c'è riuscito!


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 7:18 pm 
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Iscritto il: mar ott 10, 2006 10:36 am
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Però sia chiaro che a me non interessa molto cosa fanno i vari autori... sono tutti bravi, lo dico serissimamente, ma non vanno bene per Dylan Dog... perchè Dylan era Sclavi, per un po' è stato Chiaverotti, è stato anche Ambrosini e qualcun altro che non mi viene in mente... ma principalmente Sclavi e Chiaverotti.

Critica sociale dici... non so se mi va bene questo termine, è un po' troppo impegnato. Non sempre Sclavi ha voluto criticare questa società. Spesso lo ha fatto perchè non poteva farne a meno, perchè se i tuoi valori sono completamente incompatibili con ciò che ti circonda, ogni volta che apri bocca è una critica (ne so qualcosa). Ma io credo che il più delle volte Tiziano abbia voluto soltanto mettere su carta quelli che erano i suoi incubi. L'indifferenza evidentemente è uno di questi. Parlarne non è sempre un discorso politico o sociale, può essere semplicemente uno sfogo, un esorcizzare le tue paure o materializzare la tua rabbia, a seconda dei casi.

E in quel momento le sue paura erano esattamente quelle che molti sentivano dentro di sè, ma senza saperlo, o senza capirle bene. E' logico, no? Come possono piacerci le emozioni altrui? Ci piacciono solo se rispecchiano le nostre. E Sclavi, esprimendo i suoi incubi, rispecchiava senza farlo apposta gli incubi di un mondo che stava finendo di marcire completamente. In modo geniale. Adesso che ha finito di marcire, l'arte di Sclavi è diventata banale. Quello che raccontava non è più qualcosa da temere o prendere in giro, ma qualcosa a cui ci siamo abituati. L'incubo, l'orrore, lo schifo più nero non fanno paura, fa molta più paura la vita, l'umanità, la solidarietà umana.

Ho fatto un discorso pomposo?.. beh allora rapportiamolo alle piccole cose. Dylan rifiuta il cellulare. Come può capirlo chi è nato con un cellulare in mano, una generazione di ragazzi/e che si fanno il filo, si mettono insieme, si lasciano, litigano, fanno pace via sms? Sclavi con la fantasia si aggrappa ormai di un mondo alieno, che esiste solo nella testa di pochi pazzi che si rifiutano di morire dentro e vivere fuori. E allora non ha più molto da comunicare, e meno male per lui: chi vuoi che lo ascolti?

Quello che chiami il lato "cazzone" di Dylan c'è ancora, e ti ripeto che secondo me gli autori attuali sono bravi a renderlo. E' gente che sa fare bene il suo lavoro. L'avventura non manca, le battute di Groucho sono diventate un po' deprimenti ma per fortuna ce ne sono poche, tutto ciò che deve far parte di un buon fumetto c'è. Manca il "di più", e non può tornare.


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MessaggioInviato: lun feb 23, 2009 8:54 pm 
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Ho capito benissimo cosa intendi e molto probabilmente non mi ero espresso in modo appropriato.
Le paure di Sclavi sono confluite in Dylan e ovviamente sono state trattate in un modo "intimo", se mi passi il termine.
Non possiamo pretendere che Faraci, Ruju, Medda, Barbato ecc ecc mettano su carta le paure di Sclavi <u>nel modo in cui faceva lui</u> (qui sta il problema). Cosa si può chiedere allora a questi autori? "Semplicemente" che rispettino il personaggio Dylan, anche conferendogli aspetti nuovi e tipici della personalità di ciascun autore (la Barbato non l'ha fatto tr***are per mesi[:)]) ma sempre tenendo in mente di CHI sta scrivendo.
Faraci è un ottimo sceneggiatore eppure spesso sembra che si dimentichi chi è il protagonista della storia che sta scrivendo.
Lo stesso discorso per DeNardo. Ruju ha dimostrato di saper scrivere ottime storie con un Dylan perfettamente centrato e sono abbastanza convinto che se su di lui non avesse "pesato" il dover mandare avanti la baracca in un momento difficile ne avrebbe scritte anche altre.

Per "rispetto" non intendo però una cieca scopiazzatura dei topoi, ma semplicemente un adattamento.

Per quanto riguarda l'esempio del cellulare (perfettamente rappresentato ne "Il progetto")ti porto un contro esempio: Medda, in "Vittime designate" mette in mano a Dylan un cellulare. Relega l'incertezza e la goffaggine di Dylan solo in un paio di sequenze e addirittura gli fa usare l'aggeggio per "risolvere" a distanza tutta la storia. Si tratta di snaturazione del personaggio quindi? Forse ma trovo questa storia una delle più riuscite degli ultimi anni.

Secondo me l'atteggiamento più giusto per scrivere Dylan è molto ben descritto dalle parole di Recchioni http://prontoallaresa.blogspot.com/2008 ... dylan.html


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