Nyarlathotep ha scritto:
Sinceramente cerco di disinteressarmi il più possibile ai riferimenti politici di un fumetto (o di un libro o di un disco).
L' artista, secondo me, deve essere socialmente impegnato ed esprire delle idee, ma non deve appoggiare ideologie politiche specifiche, perché quella diventa propaganda.
Per cui considero "Doktor Terror" una buona storia che parla dell' intolleranza e del razzismo che serpeggiano nella società , e neanche mi domando se c' era un intento di far credere che certo marciume esista solo in una determinata parte politica mentre è assolutamente assente in un' altra.
Per fare un altro esempio, "I vampiri" per me è una storia che parla di lotta per la libertà e non un elogio ideologico del '68.
Naturalmente ritengo il contorno di queste storie una contestualizzazione utile per fini narrativi e le storie stesse sono sì delle lezione morali, ma non di morale storica; lo studio e la ricerca storiografico-politici sono materia che compete ad altri.
P.S.: naturalmente la posizione da me espressa non implica che condivida le minchiate scritte su quel forum!
La specificazione nel post scriptum non serviva neanche farla
Per me Sclavi in Doktor Terror non voleva fare paragoni fra determinate parti politiche ma voleva semplicemente fare un'accusa esplicita contro un abominio della storia dell'umanità . Non è stato il primo ad utilizzare il medium fumetto a questo scopo, vedi per esempio Art Spiegelman, che Sclavi cita attraverso i maiali nazisti e i topi ebrei. Lo sbaglio certe volte (questo secondo me,sia chiaro) è proprio quello di farne una questione politica, o di parte. A Norimberga il dubbio cardine fu se giudicare i nazisti attraverso il diritto positivo, ovvero prosaicamente attraverso le leggi vigenti (da questo punto di vista tutti i tedeschi meno uno avevano semplicemente obbedito ad un loro diretto superiore) oppure attraverso il diritto naturale e quindi attraverso la morale umana, che è quello che fa Sclavi in questo albo. Un'accusa morale verso gli ignobili atti commessi dai nazisti, non un'accusa di parte. Lo stesso che si è fatto a Norimberga.