Volevo parlare di un argomento che non ho letto da nessuna parte, e invece per me è il focus del numero 445 dylan dog, al punto che ne sovrasta la storia, e mi ha fatto riflettere. magari sono solo miei paranoie mentali...
POSSIBILE SPOILER 445
Parlo del finale del 445, ovvero delle ultime pagine e in particolare della penultima e ultima pagina. (non so come si mettono foto, e se si può, nel caso mi spiegate.) quando Lucille si rivolge al quadro dicendo: ho fallito non sono stato all' altezza della tua ispirazione! al quale poi il quadro risponde no, non lo sei stata...
e in ultima pagina ...ma presto lo sarai.
Essendo anche ultimo albo della curatela mi pare subito evidente una cosa. Un autocritica di Recchioni nei suoi confronti?
considerando che nell' albo c'è un dylan che vince su Lucille grazie all' utilizzo dell empatia (che lei non può gestire nel quadro).
si può aggiungere anche come messaggio la mancanza di empatia come critica personale?
Oppure conoscendo Recchioni invece mi è nata un seconda lettura in parallelo:
lui metaforicamente era Dylan e quindi metteva le emozioni nella tela (nel suo lavoro di curatore/ sceneggiatore), e Lucille metaforicamente è il lettore che non ci metteva empatia nel capire le storie?
...ma presto lo sarai. in merito a questo... un messaggio di arrivederci? Nel senso che ci riproverà anche in seguito come solo sceneggiatore e non più curatore? Un ammissione di colpa ma anche "vedete che io poi scriverò ancora, non vi siete liberati di me"?
Voi cosa ne pensate di questa lettura? la prima, la seconda, oppure tutti miei viaggioni personali?
Spero di essermi spiegato al meglio, faccio fatica a farlo scrivendo.
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