Questi retroscena non li conoscevo
Mah non so, la Barbato è una brava autrice e di certo ha nel suo dna narrativo le atmosfere di Dylan, ma ha i suoi momenti creativi altalenanti e come curatrice sarebbe un punto interrogativo. Chiaverotti invece lo escluderei a priori, bravissimo autore ma secondo me è anche il più recchioniano, cioè tende spesso a eccedere e lo si vede in una testata tutta sua come Morgan Lost. Medda e Ambrosini hanno dalla loro bravura ed esperienza anche da curatori di una testata, tra i due forse il secondo mi sembra avvicinarsi di più alla follia creativa di Sclavi, Bilotta ha talento e lo dimostra da tempo, inoltre mi sembra l'unico autore ad accontentare quasi tutti . Forse mettere un paio di persone lì al comando sarebbe la scelta più giusta.