Ok mi è stata data la possibilità di fare posts multipli solo se metto qualche altra chicca e così farò.
Solo permettettemi di aggiungere qualche parola.
Come ho scritto precedentemente ero appena quattordicenne i primi mesi di uscita del buon Dylan. Molti di voi magari lo leggono da qualche anno e si sono fatti una scorpacciata leggendo gli arretrati ma potrete capire come sia differente viverla sulla propria pelle dal numero uno al numero 278 (e tra poco il 279 con gli splendidi disegni di Marco Soldi) mese dopo mese aspettando con impazienza il numero successivo, il mitico numero uno di Stano, all'epoca stravedevo per Schiele (non sono un critico ma ho una zia insegnante di storia dell'arte che mi ha fatto una capa tanta ed un padre pittore per diletto e quindi i quadri mi hanno sempre affascinato) e vedere il suo stile in un fumetto mi ha incuriosito.
Gustavo Trigo, Montanari e Grassani, Roi, Dell'Uomo, sulla mia poltrona e nel mio letto divoravo quelle pagine in bianco e nero trovando in Dylan un personaggio fantastico.
Appena ventenne da timido com'ero andando alle fiere del fumetto incontrando gli autori avendo una totale riverenza nei loro confronti, scoprire di potere possedere gli originali di quelle tavole di quel fumetto che tanto mi aveva divertito e dato ha fatto scattare in me qualcosa che ancora oggi è fortemente vivo. Ora se incontro un autore sono tutt'altro che timido ma non insistente e ho un certo non so che, che gli autori sembrano apprezzare e devo ammettere che in questa mia "caccia" è proprio questo che mi fa andare avanti, il rapporto con questi disegnatori.
Ok ora basta.
Una delle tavole cui sono più affezionato è del numero 6 di Dylan "La bellezza del demonio" di Gustavo Trigo, capisco che ai più possa non piacere ma ricordatevi quello che ho scritto prima.
Dovete sapere poi che chiaramente all'uscita di Dylan alla fine di settembre del 1986 naturalmente parecchie storie erano già pronte quindi questa tavola che posto qui ha almeno 23 anni. Dal vivo è splendida fidatevi, Dylan nella sua classica posa.