Ringrazio per il contributo di tutti. Volendo rimanere sul punto focale del mio intervento, ovvero sulla violazione della serialità e ciclicità della storia di dylan messa in atto dalla fase 2, tutto ruota ovviamente attorno a colui che attualmente è il dominus della testata, ovvero Recchioni (a proposito, non ero ironico quando dicevo che a me Recchioni piace più come disegnatore che come autore, a me il Recchioni disegnatore piace). Nel suo blog, se scaviamo, troviamo una miniera d'oro di informazioni su come Recchioni ha inteso Dylan quando ne era solo uno dei tanti autori, e parliamo del 2009-2010. Anzitutto a quei tempi affermava che un personaggio che vende(va) 250 mila copie non si cambia (
http://prontoallaresa.blogspot.it/2010/ ... n-dog.html ) In un post del 2012 però parla per la prima volta dei cambiamenti che gli frullano nella testa, ed è un post che anticipa tutto:
http://prontoallaresa.blogspot.it/2012/ ... corvo.html C'è dentro l'idea di pensionare Bloch e sostituirlo con un ispettore ostile, e l'idea di lasciare Dylan più solo e meno difeso. C'è dentro l'idea di cambiare qualcosa, si vede. Ma a quei tempi non credo ci fosse nemmeno all'orizzonte l'ipotesi di diventare il curatore di Dylan. Poi c'è un intervista a Sclavi, molto interessante
http://prontoallaresa.blogspot.it/2011/ ... clavi.html , in cui ad esempio emerge la fissa che Recchioni ha per Groucho e per il suo supposto lato inquietante, un lato che ha evidentemente visto solo lui, visto che Sclavi lo liquidava così (e cito):
Recchioni:
Quando scrivo Dylan Dog, nulla mi toglie di mente che l'elemento più palesemente terrorizzante di tutta la messa in scena sia Groucho, personaggio che, per me, solo in apparenza ricopre il ruolo della tradizionale della spalla comica Bonelli ma che, in realtà, presenta dei lati a dir poco inquietanti. E' solo una mia personale debolezza o, nel concepire il personaggio, gli hai donato consapevolmente questa carica di follia orrorifica? Sclavi:
No, non me ne sono mai accorto. Dylan Dog, già nel progetto, era un fumetto un po’ “forte”, diciamo vietato ai minori di quattordici anni, anche se non è mai stato dichiarato esplicitamente. La funzione di Groucho era semplicemente di allentare un po’ la tensione, di tanto in tanto. Umberto Eco mi ha detto che uno dei motivi per cui leggeva Dylan era che credeva di sapere tutte le barzellette del mondo e invece Groucho ne diceva di nuove che non conosceva. Follia sì, senz’altro, ma orrorifica non so.Bene, la questione mi sembrava conclusa: Sclavi non ha mai inteso Groucho altro che una spalla comica che sfornava barzellette e allentava la tensione. Recchioni ne sovrainterpreta la funzione e la caratterizzazione. Il risultato, dopo 4 anni da quell'intervista, è che Recchioni, ormai padrone del vapore, ha modificato il personaggio in questo modo, e tanti cari saluti.
C'è poi un post in cui Recchioni parla di Tex che stava scrivendo, ammettendo i limiti nel personalizzare un personaggio come Tex. E ciò per un motivo essenziale: la presenza di un curatore (Boselli) che non ti fa passare nulla che non sia texiano al 100%. Oggi Recchioni è il curatore di Dylan Dog, ed ha scelto di non difendere e preservarne l'universo, per introdurre sperimentazioni, la sua personale visione di Dylan, in un misto di legittime scelte editoriali e meno legittime tirate di ego. E questo non è molto bonelliano. Non lo è per nulla. Si rilegga l'intervista a Sclavi. Pur nella ritrosia delle sue risposte, emerge un'adesione totale al mondo bonelliano. Recchioni il mondo bonelliano lo sta forzando e non pare trovi grosse resistenze. E' quello che più mi preoccupa. Perchè Recchioni passerà (non me lo vedo, uno che ha mille progetti in testa, perseverare per dieci anni come curatore di Dylan), ma nel frattempo le sue forzature editoriali, i suoi cambiamenti, il suo assolutamente falso downgrade (questa è la stupidaggine più grossa di tutto il discorso, è tutto tranne che un downgrade) non potranno essere cancellate.