Innanzi tutto ringrazio Corte per il complimento...La Strega ringrazia
Evitando di riportare citazione su citazione, rispondo al tuo post, garbato e competente.
1) Evito di conoscere/telefonare qualsiasi autore della Bonelli. Non per disistima nei loro confronti. Ho detto e ripeto che si tratta di professionisti ESEMPLARI nel condurre il loro lavoro e nei rapporti con i lettori ( nella maggioranza dei casi ). Lo evito proprio perché mi conosco, e se Tizio piuttosto che Caio mi risulta simpatico, poi inevitabilmente i mie commenti alla sua storia saranno condizionati da tale stato d'animo, cosa che intendo evitare assolutamente.
Non che ritenga i miei giudizi empi di importanza, o meritevoli di chissà che equilibrio. Essi a volte variano parecchio, come mi è anche stato fatto notare qui, ad esempio ne " La Zona del Crepuscolo" e affini, ma posso giurare che sono sempre liberi da rispetto e sopratutto da odio o antipatia nei confronti di alcuno.
2 ) Non sto a discutere la carriera di G.G, nel suo insieme. Non mi permetto di farlo sia perché non ho gli strumenti per poterlo fare, sia perché non sono nessuno per poterlo fare. Mi permetto di criticare alcune sue storie, come "Blacky" ed esaltarne altre come "Viaggio Senza Speranza" che per me resta assolutamente positivo.
Solo che nella sua risposta, G.G ha ( dopo una premessa che personalmente detesto, cioè quella classica: "fermo restando ad ognuno la libertà di..." che trovo falsa e buonista...) dapprima bollato certe critiche come pretestuose, basate su antipatie personali e quasi oltranziste, poi ha addirittura gettato il carico da undici del rispetto del lavoro altrui. E questa, permettimi, l'ho ritenuta una sorta di offesa nei miei confronti, in quella di tutti gli iscritti e partecipanti al forum, ai moderatori e al master in se, visto che pur non nominandoci, tale strale era anche indirizzato a noi.
Ritengo che nessuno qui, se non qualche psicotico, detesti il lavoro degli sceneggiatori, supervisori, disegnatori della Bonelli.
Se siamo qui è perchè AMIAMO il loro lavoro, la loro fatica, il loro impegno e la loro passione.
Non conosco Rimatt, ad esempio, ma posso immaginare quanto gli costi, proprio in termine di euro tnt per parlarci chiaramente, comperare, leggere, collezionare tanti fumetti, non solo Bonelli.
A questa gente, che stimo, non si deve mai mancare di rispetto. Non si deve mai farli passare per dei talebani della critica, sebbene a volte essi possano assumere posizioni forti e difenderle con argomenti validi. I toni, questo lo comprendo, sono importanti ed IO spesso ho sbagliato e lo faccio tutt'ora. Ma, e qui lo comprenderai, parlo qui come si parla fra amici ed appassionati, quindi si calca la mano ma senza reale intenzione di offendere o denigrare.
3) Il popolo di un forum certo non rappresenta il 100% dei lettori di un fumetto. Ma forse rappresenta quello più innamorato, competente, appassionato. Certo ciò non assurge a nessuno il diritto di pilotare, condizionare l'andamento di una casa editrice. Nessuno lo pretende e lo vuole. Qui c'è gente che segue Dylan Dog da sempre, pur nei momenti alti e bassi e continuerà a farlo. Solo ci si augura che il nuovo corso, qualsiasi esso sia, produca fumetti buoni, come è nella tradizione della Bonelli. Perché qui ci si dimentica, non dico noi, dico chi vuole dimenticarselo, che la Bonelli è una colonna del fumetto italiano. E che certe uscite, seppure nel rispetto e nel giusto limite della critica, sono davvero qualitativamente lontane da questa colonna.
4) Se Marcheselli ha avvalorato o meno certi titoli, scusa, ma non mi importa nulla.
Un titolo brutto è un brutto titolo, sia che lo avvalori Sclavi, Marcheselli, Gualdoni, Recchioni o Stan Lee.
Che poi, personalmente, è il problema minore. Se "Memorie dall'Invisibile" si fosse intitolata " L'Uomo Invisibile che Ammazza le Prostitute", sarebbe stato lo stesso un capolavoro.