Cravenroad7

Anch'io.
La prima cosa che ha pubblicato sulla pagina facebook è una comunicazione agli autori di cui normalmente si sarebbe vociferato senza che nessuno esterno alla casa editrice potesse vederne davvero il contenuto.
Una trasparenza totale nei confronti dei lettori.

Ed è una gran bella lettera di intenti.
La nuova gestione sta davvero nascendo sotto i migliori auspici.
E io sto iniziando a crederci!
Credo che, se anche le storie sclaviane di un tempo resteranno mitiche e insuperabili, gli autori in grado di produrre ottime storie dell'old boy ci siano e se c'è la volontà da parte della casa editrice di recuperare il giusto spirito della serie, si possa davvero assistere ad una rinascita di Dylan Dog.

Piccolo pensiero personale dopo aver quasi pianto e provato brividi dimenticati nel leggere la lettera del Rrobe agli autori sull'approccio (n on di scrittura, ma di contenuti "dylandoghiani") da utilizzare nell'imminente futuro:
al di fuori dei discorsi di facciata, come si è arrivati a tale punto? Quali sono stati imeccanismi che hanno trascinato Dylan Dog (serie mitica a tal punto di far smuovere pure il mondo accademico con tesi e saggi, nonché radio, TV e parlamento nel discutere i suoi contenuti) a rasentare il fondo del pozzo con scarse possibilità di risalita?
A pensar male spesso ci si azzecca diceva Andreotti (che di magagne la sapeva lunga) e quindi temo (e credo fortemente) che tutte le nostre "malignità" scritte in 8 anni (cioè da quando sono iscritto qui e quindi da quando seguo regolarmente il forum e chi vi scrive, prima non so) siano quanto di più vicino ci sia stato nelle dinamiche della produzione dylaniata fatta all'interno del "Fortino Bonelli".
- Abbandono (non so quanto voluto o meno) dello splatteroso Chiaverotti (i delitti più assurdi ed eclatanti son sempre stati opera sua)
- Disinteresse sempre più tendente allo 0 di papà Sclavi (portando così alla latitanza la poetica, l'humor e il citazionismo intelligente all'interno del nostro amato personaggio)
- Una sorta di paura da parte della casa madre (a quanto pare il buon Sergio non voleva troppe magagne da affrontare perunasua testata)
- Dare troppa fiducia all'inerzia del nome della testata. Si chiama "Dylan Dog"? Perché sforzarsi? Pure un gialletto Disneyano (strutturato ben diveramente considerando l'utenza che usufruisce) va benissimo. Basta cambiare Topolino con Dyd.
- Scelte di supervisori discutibili. Anche solo nello scegliere due cose basilari per richiamare il pubblico dell'edicola che guarda lo scaffale dei fumetti: titoli ridicoli e soggetti di copertina altrettanto ridicoli (per quanto Stano si sia sforzato a renderle interessanti)
- Tarpare le ali (soprattutto per quanto detto prima) agli autori più talentuosi. Creando in loro una sorta di fastidio che li ha portati a produrre altro.
- Spremere la gallina dalle uova d'oro. Alias: quantità industriale di storie prodotte per vendere il più possibile. Roba che anche un autore a parer mio valido è stato spremuto a forza di mettergli l'intera testata nelle spalle (Ruju) fino a produrre emerite ciofeche.
- Allontanamento sempre più evidente dalla "pancia" dei lettori. Chiudersi in se stessi e fare del "Dylan Dog Horror Club" (meta di splendidi disegni ed esilaranti lettere nel passato) una - pessima - vetrina pubblicitaria e tremendamente spoilerante (quando c'era una mezza sorpresa finale nella storia).
- E soprattutto far credere agli autori (sia sceneggiatori che disegnatori) che nella mediocrità della loro creatività avrebbero trovato il punto forza per farsi pubblicare. Cosa più sbagliata per chi crea (e lo dice un architetto).

Tutto questo, improvvisamente implode. Perché? E soprattutto perché, improvvisamente, si decide di fare inversione di marcia e andare nuovamente in contromano in autostrada per far provare dei brividi ai propri lettori che si erano sopiti nella monotonia della marcia regolare? (oltretutto a velocità minima, aggiungo io)

Ecco... penso che tre fattori sono stati basilari.
1 - Crollo delle vendite ed emorragia costante di lettori.
2 - Il passaggio di consegne all'interno della casa editrice. Davide Bonelli, credo, vuole ripuntare a Dylan Dog per ricreare la magia Bonelliana nel fumetto popolare e d'autore (e magari vuole rivedere un DYD che a lui piaceva proprio come lettore 25 anni fa).
3 - La fuga (dopo i lettori) pure dei vari (e più validi) autori.

Poi ci potrebbe essere pure un quarto fattore ma non so se è proprio o indotto dalla situazione. Il rinnovato interesse di Sclavi verso il suo figliolo. Per lo meno dal punto di vista della produzione altrui più che sua. Almeno per adesso.

Insomma, c'è troppa "rivoluzione" per pensare che erano solo quisquilie e crisi generale del fumetto per giustificare la caduta verticale del nostro eroe.

Vedremo. Sono molto fiducioso. Sclavi, Recchioni, Barbato e poi Medda, Simeoni, Ambrosini, Cavaletto, Marzano e magari saltuariamente Ruju, Chiaverotti, Enna e altri. Insomma, mi sembra il meglio che si possa, ad oggi, schierare in campo. Poi se papà Tiziano tornasse pure a scrivere ... slurp ...

Vedremo ... vedremo ...

@Manda & Nyarla

Mah... è tutto da vedere, e di tempo dovremo aspettarne per "vederli", i cambiamenti in quel senso.
In linea di massima, al momento, sono ottimista come voi, ma molto deriva dall'atmosfera di rinnovamento che si respira nell'aria... senza nebulizzare utopie stupefacenti .

Marzano a tutti gli effetti è un'incognita per il nuovo corso. Ma più a livello di "soggetti" nascosti da liberare, che di "sceneggiature" da rivedere: lì il discorso/stile è abbastanza radicato e dubito che ci saranno svolte significative nel suo modo di scrittura .
Cavaletto forse finirà di essere esiliato sulle fuori-serie e non potrà che giovargli. Solo che, paradossalmente, la cosa che apprezzo più della sua produzione è quella meno dylaniata, i.e. L'armata di pietra.
Quando si butta nell'horror, spesso si perde nell'omaggiare questa o quella cosa "di genere" e finisce per quagliare poco a livello di sostanza narrativa. Ma se non altro dà l'impressione di divertirsi, che non è poco di questi tempi...

Parliamo sempre di cose che balzeranno all'evidenza dei fatti tra un anno e mezzo o due.
Fino ad allora bisogna avere pazienza, la virtù dei forti. Anche perché Pazienza era forte come virtuoso...
http://andreapazienza.it/

PAZ(z)ALOHA

non ho FB ma questa è musica per le mie orecchie...

@ Wolkoff: certo, naturalmente è tutto da vedere... Però ad esempio Marzano è senza dubbio un autore con una spiccata affinità per l' horror e spesso i suoi lavori mi sono sembrati sotto potenziale, edulcorati o deviati verso altre tinte per scelte non spontanee. E' un' impressione, eh.

Come no, per l'horror del tipo Piccoli Brividi ed affini... anche quello è (un) horror in un certo senso .
Non nascondo che era uno degli autori più promettenti, almeno fino al 2010 (Il Ladro di Cervelli), dopo di cui ha inanellato una serie di tonfi mica male... fatte poche eccezioni come La voce negata .
Come te spero ci sia molta farina del sacco della redazione in queso tracollo... ed il suo essere passato in modalità 2.0 - a quanto dice lui stesso su fb - pare confermarlo. L'importante è non finirci noi, con la farina sul naso, come l'amichetto di Benigni alla fine Johnny Stecchino.

ALOHA FIUTO DEL POTENZIALE

Sono commosso... praticamente tutte le cose che abbiamo detto negli ultimi anni sulla testata (*) sono state finalmente considerate dalla redazione, e addirittura riconosciute in pubblico!

(*): lo so perchè in genere sono off topic nel topic del mese, e in genere le ho dovute spostare una per una in topic appositi!

p.s: lord blendings primo candidato per il post del mese, non lo dico mai pubblicamente, stavolta faccio un'eccezione!

Ormai tutte le belle notizie che stanno venendo fuori non so neanche come commentarle.
Se Dylan non riparte ora, non riparte più, e i preupposti perché riparta alla grande ci sono tutti.

Non vedo l'ora inizi il nuovo corso

Altra cosa molto bella e interessante. Davvero pare che tutto si sia sbloccato all'improvviso, anche se non è certo così, ed aiuta a farci sognare e a sperare in un futuro da DyD sempre più protagonista.
Vedrò di mettere qlc mia idea malsana, certa che manco la leggeranno, ma almeno ci si fa la coscienza pulita sopra.
Lord Blendings: tnt non vincerai mai perché deve postare ancora la Strega ! Cicca !

rrobè non è che ti metti a capo anche di nathan never, stanno affondando ben bene la baracca anche li.

Se è per questo Skel, lì sta succedendo anche di peggio... c'è Serra che se la prende indirettamente coi forumisti e lancia frecciate all'interno delle pagine stesse di Nathan Never.
Dal metafumetto alla metafaida.
Roba che qui sembriamo dei diplomatici oxfordiani a confronto...
Io sto con Sbù &co. comunque, anche perché l'avatar di Sakurambo è irresistibile

NEVER ALOHA FOR (N)EVER

quella legs mi guardava dritto negli occhi....che tristezza.

perfetto, anche la bonelli è alla frutta, scrittori trattati come adolescenti... ahahah
... http://www.youtube.com/watch?v=ibTW4Xfzy-I
questo mi fa pensare che Dylan sta andando veramente male come vendite.... speriamo bene...

La precisazione numero uno in testa al post è che esso è rivolto a professionisti affermati che non hanno bisogno di consigli sul loro mestiere. Si tratta di un appello a variare l' approccio in base a nuove linee editoriali, non di un sermone a degli apprendisti.

... professionisti affermati trattati come scolaretti... contenti loro...
Da oggi in poi saranno sicuramente migliori le storie di Dylan perchè tutti gli scrittori non avranno paura di osare evvai!