Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 8:11 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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AndreaBerga ha scritto:
Ma santa pazienza, te lo stan dicendo in tutti i modi/lingue/toni che non è per nulla scientifico andare a vedere i 60 voti di "L'isola Misteriosa" o "Scritto con il Sangue" dati da chissà chi e chissà quando, e confrontarli con i 90/100 delle ultime uscite. (fatto 1)

Cosa c'è poi di strano nel notare critiche più attente ad un albo uscito oggi, con forum attivo, rispetto a gente che ha scritto due righe, magari 5 anni fa, su un albo uscito 20 anni fa quando ancora non esisteva nessuna piattaforma di confronto? (fatto 2)

Vuoi sentire solo dire che chi rompe i maroni a Il sapore dell'acqua è in realtà prevenuto perchè disprezza Rrobe e Sime mentre strabuzza gli occhi di fronte a storie come Il mistero del Tamigi (anche se ti hanno pure detto che c'è gente che ancora oggi storce il naso di fronte a Johnny Freak o Il Lungo Addio?).

Va bene, hai ragione. Per fortuna che hai smascherato sti ipocriti nostalgici. Contento? e adesso che si fa?



Lassaperde, Andrè.
Ormai noartri siamo stati proscritti nella lista nerissima degli [cito] INIQUI... :o :x: :o
Per riscattarci da questa condizione infelice, faremo la felicità dei giustizialisti-a-scoppio-ritardato, costringendo tutti i restanti forumisti mascalzonamente omertosi a compilare un dovizioso questionario (dalla liberalità nordkoreana) di settordicimila domande sulle vecchie storie per andar in pari con le bistrattate fiammiferaje dègiorninostri, su cui masturbiamo gigionescamente le nostre diottrie digitanti :( :( :( .

Per l'occasione verranno ripescati con ronde notturne anche i vecchi forumisti che ormai non ricordano neanche chi sia DD, e hanno commesso l'infame colpa di non scrivere oltre due righe per supportare il loro fazioso gradimento. Come li invidio... :roll:

HO SCRITTO SEMPRE TROPPO, PRIMA DI UN ALOHA

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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 8:34 pm 
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Iscritto il: gio ott 09, 2014 10:13 am
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Vabbeh, lascio perdere, la state prendendo sul personale è evidente. Io volevo solo fare quattro chiacchere.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 9:18 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
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nedellis ha scritto:
Vabbeh, lascio perdere, la state prendendo sul personale è evidente. Io volevo solo fare quattro chiacchere.


4 chiacchiere 50 post fa.
Di evidente io vedo altro.
Sul personale non ho, personalmente (ahah), preso nulla.


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 9:53 pm 
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Iscritto il: lun giu 25, 2012 3:23 pm
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Faccio un intervento a carattere generale basato soprattutto sulle mie impressioni, visto che non esistono dati o studi sull'argomento.

Come avevo già scritto in qualche altro topic, mi sembra che da qualche lustro a questa parte il fruitore medio di fumetti sia molto cambiato. Mi spiego meglio: se da una parte il numero dei lettori è molto calato, dall'altra i restanti si sono molto specializzati, sono diventati molto più esigenti e competenti (oddio, sul competenti ci vado con i piedi di piombo...). Questa, per così dire, evoluzione (in alcuni casi, ahimé, involuzione) a mio parere è da ascriversi in gran parte alla diffusione di internet, e in particolare alla nascita dei forum, luoghi virtuali in cui gli appassionati finalmente hanno potuto parlare in maniera approfondita dei loro fumetti preferiti (in passato suppongo che l'interazione fra lettori fosse molto minore). Gli utenti dei forum sono molto aumentati negli ultimi anni, e spesso le nuove leve, leggendo i post di forumisti più esperti, hanno affinato la propria capacità di giudizio, imparando a fare attenzione ad aspetti o dettagli a cui prima non davano la minima importanza. Tutto ciò, secondo la mia visione, ha prodotto una "nerdificazione" del pubblico. In altre parole, oggi il fruitore medio non si accosta più alla lettura del fumetto come, per dire, 20 o 30 anni fa. Con questo non voglio assolutamente dire che una volta non esistessero lettori esigenti, né che oggi tutti i lettori siano iper-critici. Mi limito solo a dire che oggigiorno c'è una tendenza alla "specializzazione" dei lettori.

(postilla: la situazione che ho delineato qui sopra rispecchia in gran parte la mia esperienza personale di lettore di fumetti, che in qualche modo ho cercato di generalizzare, poiché credo che molti altri utenti abbiano seguito il mio stesso percorso di "crescita")

Quindi, entrando nel merito della questione:
1) c'è stato un qualche cambiamento nel modo di leggere (e quindi di giudicare) un albo nel lettore medio? Secondo me sì (ma, come ho detto all'inizio e ripetuto più volte, si tratta di impressioni personali).
2) l'affermazione precedente si può generalizzare anche agli utenti di questo forum? Difficile dirlo. Apparentemente una prova a favore potrebbe essere il tabellino dei voti: in effetti la media di albi pre-100 generalmente considerati brutti, o comunque al di sotto delle aspettative, è molto alta. Ovviamente il dato va preso con le pinze, visto che molti utenti che hanno commentato gli albi più vecchi (e che si presume li abbiano votati) non scrivono più sul forum, quindi non abbiamo un termine di paragone con le storie più recenti. Inoltre, come avete già fatto notare, il numero di votanti è molto aumentato, cosa che rende ancora più arduo un confronto.

Al di fuori di ogni certezza (pseudo)scientifica, la mia opinione è che, sì, un qualche cambio d'approccio, per quanto piccolo, c'è stato (non in tutti, ovviamente). Forse non ha inciso in maniera apprezzabile sui giudizi dei nuovi albi, ma c'è stato. Con questo discorso non voglio arrivare a concludere che IN QUESTO FORUM le nuove storie siano sottovalutate, né che le vecchie siano state giudicate con troppo lassismo; né tanto meno voglio accampare qualche debole scusa al fatto che oggi molti lettori critichino aspramente la gestione Recchioni (che anche io non ho mancato di criticare, quando lo ho ritenuto giusto). Voglio semplicemente dire che molti lettori, a livello generale, leggono Dylan (e gli altri fumetti) con occhi diversi, e per certi versi più esigenti, rispetto al passato.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 9:57 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Località: Rurrenabaque
nedellis ha scritto:
rimatt ha scritto:
Detto questo, anche nei famigerati primi 100 albi di Dylan Dog ci sono diversi numeri che vengono considerati piuttosto scadenti (che so, Ossessione o Incubo di una notte di mezza estate), così come ci sono storie odierne che raccolgono quasi solo consensi (La bomba, I raminghi dell'autunno, L'assassino della porta accanto...). Quindi, come la mettiamo? La nostalgia funziona solo a fasi alterne?



Il discorso non regge perchè si basa sul postulato (errato) che le storie da te citate sono considerate scadenti.

L'unico dato "oggettivo" al quale possiamo rifarci sono le votazioni degli utenti qui nel forum e i due albi che hai citato hanno il 60% e oltre di voti buoni/ottimi.
Non mi sembra che la considerazione del forum di quelle storie sia "scadente", anzi mi pare sia considerabile comunque più che buona.

Come abbiamo detto tutti cento volte, gli albi del passato non sono soggetti a intense disamine.
Io credo che il confronto produzione pre-100/albi odierni è impietoso non per forza per un calo della qualità o per una netta supremazia di quella produzione, ma anche per l'aumento vertiginoso della critica nei confronti della produzione odierna. Perchè a mio parere se si vuole porre uno standard, il criterio dovrebbe essere applicato equamente a qualsiasi giudizio, sia quando leggiamo l'ultimo color fest che il numero 1 di Sclavi.
Poi che sia una questione nostalgica, emotiva, fanatica è una mia supposizione magari fantasiosa e come tale mai verrà smentita ne confermata, perciò me la terrò per me tanto per non generare rancore ulteriore nei miei confronti.



Ned, il tuo ragionamento starebbe in piedi se fosse così per qualsiasi produzione assimilabile a Dylan Dog. Prendo ad esempio un fumetto, sempre edito da Bonelli, sempre con decenni di storia alle spalle e anch'esso con una sua golden age riconosciuta dai lettori e dalla critica: Tex.
Bene, basta farsi un giro sul forum dei lettori di Tex (che seguo regolarmente) per vedere che molte storie uscite nell' ultimo anno sono considerate dai lettori per come sono: buone, ottime, se non addirittura dei capolavori.
La nostalgia sortisce effetto solo sui lettori di Dylan Dog o forse, più verosimilmente, curatore e collaboratori hanno fatto qualche errore di valutazione?


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 10:42 pm 
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nedellis ha scritto:
Il mio punto è esattamente il contrario! L'utente medio scrive 300 righe sull'inedito e magari vota pure buono, poi rilegge un vecchio numero o lo legge per la prima volta e scrive 2 righe votando buono.
E' questa l'iniquità che vedo.


Però, per la maggior parte, gli utenti scrivono trecento righe sull'inedito perché l'hanno appena letto, e (se proprio hanno voglia) scrivono due righe di commento su un vecchio albo perché l'hanno letto qualche anno fa. Per quanto mi riguarda, ci sono dozzine (e probabilmente centinaia) di albi che ricordo solo a grandi linee, nel senso che ho ben presente se mi sono piaciuti e che sensazioni mi hanno lasciato, ma non ricordo assolutamente come si sviluppi la trama.

Inoltre, è anche normale che gli utenti preferiscano partecipare alle discussioni "vive" e in continua evoluzione (cioè quelle sugli inediti), piuttosto che a quelle che ormai non hanno più molto da dire (cioè quelle sui vecchi albi, in cui è probabile che non ci sia scambio di opinioni e che eventuali domande rimangano senza risposta). Sui forum funziona così.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 16, 2015 12:12 am 
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Messaggi: 334
julius94 ha scritto:
Faccio un intervento a carattere generale basato soprattutto sulle mie impressioni, visto che non esistono dati o studi sull'argomento.

Come avevo già scritto in qualche altro topic, mi sembra che da qualche lustro a questa parte il fruitore medio di fumetti sia molto cambiato. Mi spiego meglio: se da una parte il numero dei lettori è molto calato, dall'altra i restanti si sono molto specializzati, sono diventati molto più esigenti e competenti (oddio, sul competenti ci vado con i piedi di piombo...). Questa, per così dire, evoluzione (in alcuni casi, ahimé, involuzione) a mio parere è da ascriversi in gran parte alla diffusione di internet, e in particolare alla nascita dei forum, luoghi virtuali in cui gli appassionati finalmente hanno potuto parlare in maniera approfondita dei loro fumetti preferiti (in passato suppongo che l'interazione fra lettori fosse molto minore). Gli utenti dei forum sono molto aumentati negli ultimi anni, e spesso le nuove leve, leggendo i post di forumisti più esperti, hanno affinato la propria capacità di giudizio, imparando a fare attenzione ad aspetti o dettagli a cui prima non davano la minima importanza. Tutto ciò, secondo la mia visione, ha prodotto una "nerdificazione" del pubblico. In altre parole, oggi il fruitore medio non si accosta più alla lettura del fumetto come, per dire, 20 o 30 anni fa. Con questo non voglio assolutamente dire che una volta non esistessero lettori esigenti, né che oggi tutti i lettori siano iper-critici. Mi limito solo a dire che oggigiorno c'è una tendenza alla "specializzazione" dei lettori.

(postilla: la situazione che ho delineato qui sopra rispecchia in gran parte la mia esperienza personale di lettore di fumetti, che in qualche modo ho cercato di generalizzare, poiché credo che molti altri utenti abbiano seguito il mio stesso percorso di "crescita")

Quindi, entrando nel merito della questione:
1) c'è stato un qualche cambiamento nel modo di leggere (e quindi di giudicare) un albo nel lettore medio? Secondo me sì (ma, come ho detto all'inizio e ripetuto più volte, si tratta di impressioni personali).
2) l'affermazione precedente si può generalizzare anche agli utenti di questo forum? Difficile dirlo. Apparentemente una prova a favore potrebbe essere il tabellino dei voti: in effetti la media di albi pre-100 generalmente considerati brutti, o comunque al di sotto delle aspettative, è molto alta. Ovviamente il dato va preso con le pinze, visto che molti utenti che hanno commentato gli albi più vecchi (e che si presume li abbiano votati) non scrivono più sul forum, quindi non abbiamo un termine di paragone con le storie più recenti. Inoltre, come avete già fatto notare, il numero di votanti è molto aumentato, cosa che rende ancora più arduo un confronto.

Al di fuori di ogni certezza (pseudo)scientifica, la mia opinione è che, sì, un qualche cambio d'approccio, per quanto piccolo, c'è stato (non in tutti, ovviamente). Forse non ha inciso in maniera apprezzabile sui giudizi dei nuovi albi, ma c'è stato. Con questo discorso non voglio arrivare a concludere che IN QUESTO FORUM le nuove storie siano sottovalutate, né che le vecchie siano state giudicate con troppo lassismo; né tanto meno voglio accampare qualche debole scusa al fatto che oggi molti lettori critichino aspramente la gestione Recchioni (che anche io non ho mancato di criticare, quando lo ho ritenuto giusto). Voglio semplicemente dire che molti lettori, a livello generale, leggono Dylan (e gli altri fumetti) con occhi diversi, e per certi versi più esigenti, rispetto al passato.


Il tuo post riassume perfettamente la discussione. Però secondo me l'essere esigenti porta inevitabilmente ad innalzare gli standard e quindi ad essere più "crudeli" in generale con quello che si legge. Mi sembra inevitabile.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 16, 2015 12:33 am 
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@Julius :)

Alcuni tuoi spunti sono interessanti e condivido il punto di vista sui risvolti del web nella fruizione di un fumetto.
Però se scrivi questo...

Cita:
Gli utenti dei forum sono molto aumentati negli ultimi anni, e spesso le nuove leve, leggendo i post di forumisti più esperti, hanno affinato la propria capacità di giudizio, imparando a fare attenzione ad aspetti o dettagli a cui prima non davano la minima importanza. Tutto ciò, secondo la mia visione, ha prodotto una "nerdificazione" del pubblico. In altre parole, oggi il fruitore medio non si accosta più alla lettura del fumetto come, per dire, 20 o 30 anni fa.


...lasci supporre un tale ascendente di questo (ed altri) forum sull'immaginario critico del lettore medio che di fatto non esiste. Sopravvalutando il nostro eventuale imprinting, che stando così dovrebbe influenzare le successive letture da parte di chi si affacciava alla testata con fare ancora verginalmente naif o a-critico.
Il lettore medio non sa neanche che esistono dei forum sul loro personaggio preferito, e se ci sbirciano per caso sono molto più restii ad ogni influenza riflessa di quanto tu pensi :3 .
Nella maggior parte scrollerebbero le spalle davanti ai nostri discorsi, chiedendosi se hanno letto lo stesso fumetto, per poi tornare a guardare il meteo per domenica prossima.

QUESTO ALOHA NON ATTACCA
(ma attàcatece...)

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 16, 2015 12:43 pm 
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Sì, forse ho sopravvalutato la portata e l'influenza dei forum. Però credo che il discorso resti comunque valido per i lettori che diventano frequentatori fissi dei forum.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 16, 2015 5:50 pm 
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Giusto. Può creare stati di assuefazione.
Per questo stiamo istituendo comunità di recupero per disintossicarsi :tc: :mrgreen: :tc:

ADDICTED TO ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 16, 2015 6:01 pm 
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rimatt ha scritto:
Il signore degli anelli è interamente costruito attorno a un enorme buco di trama, eppure si tratta di uno dei migliori romanzi fantasy di sempre.


Dimmi che non stai parlando delle aquile, ti prego...

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MessaggioInviato: lun ago 17, 2015 12:41 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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Alcuni post di questo topic mi hanno fatto venire in mente una cosa .
Dylan senza internet e social , per molti era un albo che si leggeva 1 volta al mese , poi passava un mese che non ci si pensava piu' , eppure vendeva 200.000 copie .
Quindi e' venuto meno un cardine fondativo della societa' di oggi , cioe' che la pubblicita' e' l'anima del commercio, che piu' se ne parla e piu' appare e piu' ha successo.
No , frasi vecchie , o false , e forse con i lettori piu' attenti che leggono opinioni prima di acquistare , un fumetto, prima di prenotare un albergo, prima di prenotare una vacanza si cerca una valutazione ci si informa.


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 23, 2015 12:08 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Kowalsky ha scritto:
rimatt ha scritto:
Il signore degli anelli è interamente costruito attorno a un enorme buco di trama, eppure si tratta di uno dei migliori romanzi fantasy di sempre.


Dimmi che non stai parlando delle aquile, ti prego...


Sì, di quello parlo, lo trovi strano? È un 'plot hole' conclamato, se ne discute da una vita...

http://www.tolkienitalia.net/notizie/altri/item/135-aquile-superstar

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Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 23, 2015 2:23 pm 
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:D è vero, ricordo che anche io da bambino, appena uscito dal cinema, dissi a mio padre: "Scusa, ma non potevano andarci direttamente con le aquile?"

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: dom ago 23, 2015 4:47 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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rimatt ha scritto:
Kowalsky ha scritto:
rimatt ha scritto:
Il signore degli anelli è interamente costruito attorno a un enorme buco di trama, eppure si tratta di uno dei migliori romanzi fantasy di sempre.


Dimmi che non stai parlando delle aquile, ti prego...


Sì, di quello parlo, lo trovi strano? È un 'plot hole' conclamato, se ne discute da una vita...

http://www.tolkienitalia.net/notizie/altri/item/135-aquile-superstar


All'interno di questo stesso link Martinez da una risposta partendo dal ruolo di "creature di Manwe" delle aquile.
Questo però è, come dire, un tecnicismo. La parte fondamentale è che viene detto esplicitamente che tutto il busillis è che l'Anello deve entrare di nascosto a Mordor, lontano dagli occhi del nemico. La stessa marcia di Aragorn verso il Nero Cancello serve proprio ad attirare l'attenzione di Sauron lontano da Frodo e Sam.
Portare l'Anello con le aquile avrebbe fatto del tutto perdere l'elemento di segretezza.

Che questo non risulti bene nel film e che lo spettatore neofita esca dalla sala con l'idea che l'anello poteva essere distrutto con le aquile senza far troppo casino, può anche starci (anche se la faccenda della segretezza viene esplicitata più volta anche nel film). Che si accusi il romanzo di essere costruito su un plot-hole, invece, non ci sta. Per nulla.

Ed è fra l'altro il segno indicatore di come un certo tipo di critica sia più impegnata alla ricerca spasmodica di buchi di trama che alla lettura dell'opera per come l'ha scritta l'autore. è un tipo di critica fatta da gente che fa gare a dimostrare di essere più intelligente degli altri e soprattutto più intelligenti dell'autore.

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