skeletor ha scritto:
non è tex o il genere che ti obbliga, è il personaggio che è blindatissimo di suo per scelta editoriale.
Spiega la differenza fra Tex ed il personaggio e poi ci capiamo.
Che il genere western sia blindato di per se, è un fatto notorio che ha portato, anche e sopratutto nel cinema, al suo tramonto.
Non mi lamento di Paola ! Almeno non in toto. Ce ne fossero ! Dico che certe ultime cose ( vedi "Il Crollo" ) sono di difficile digestione, ma capisco anche chi scrive una storia con in mente altri, legittimi, progetti.
Che poi le sia stato chiesto di far luce sul passato di DyD e che ci sia, o meno, riuscita, è un discorso ambivalente.
Da una parte la mette un po' con le spalle al muro, perché certo è un tema difficile ed impegnativo, ma dall'altra le è stato dato per la sua bravura. Quindi era lecito attendersi di più.
Il discorso di Desmond lo approvo quasi del tutto, visto che parla di deriva che parte da lontano ed è, riconducibile ( IMO ), a quel che pensavo prima: Dylan non ha più spessore, identità.
Senza queste basi, questi paletti che da una parte limitano ma al tempo stesso indirizzano l'autore, la spersonalizzazione di Dylan è stata lenta ma inesorabile.