Cravenroad7

Letto tutto. Dal basso del mio pulpito di utente senz'altra esperienza fumettistica che quella di lettore, questa è la mia opinione: innanzitutto, si capisce che la sceneggiatura è stata scritta da un autore alle primissime armi, perché il ritmo della vicenda è anomalo e non sempre bilanciato; alcune parti si svolgono troppo in fretta, altre sono troppo lente (sempre per quel che si può cogliere, beninteso). I dialoghi, poi, sono troppo artificiosi e non sempre scorrono fluidi; inoltre, qualche virgola in più non gusterebbe e renderebbe più comprensibili i discorsi dei personaggi (che comunque si capiscono, per carità, ma sembrano spesso colloquiali). La storia, in sé, è derivativa (l'inizio sembra riscrivere l'incipit di L'alba dei morti viventi) e neanche troppo originale, ma mi pare che possa funzionare.

Grazie a tutti anzitutto per la lettura e per le osservazioni.

Si in effetti l'originalità della storia è quella che è. E' un tema usato molto nel cinema ma che non avevo quasi mai visto usato in DD (o almeno non in questa maniera tale da fare "impazzire" il nostro DD). L'originalità di questi tempi è dura da perseguire (almeno per me) ed è anche complicato capire cosa sia effettivamente l'originalità in una storia di narrazione.

Ho voluto solo così provare a darvi una mia idea di una storia di Dylan Dog. E per renderlo più vicino a un fumetto, non sapendo disegnare, ho fatto questa sorta di simil sceneggiatura. In realtà da voi volevo un feedback sulla storia e sulla sceneggiatura da lettori mentre ho provato a mandarla anche a Cavaletto. Probabilmente mi manderà a quel paese. Fa niente, è stato bello lo stesso .

Concordo con te Rimatt sui dialoghi. Un po' meno sul bilanciamento, nel senso che a me sembra tutto piuttosto equilibrato. L'unica cosa se vuoi è la parte finale resa più lunga un po' perché volevo dare enfasi alla "possessione" un po' perché, lo ammetto, a un certo punto ho detto "Mmhh ho ancora due pagine... che faccio? Ma sì diamogli enfasi al combattimento!!"

P.S. Ippoliti hai ragione. Refuso mio

Non ho letto tutto, ma lo farò ovviamente, però ho qualche appunto.

Manca una cosiddetta slugline all'inizio di ogni vignetta, ossia una breve riga a parte, scollegata dalla spiegazione dettagliata della vignetta, che contenga le caratteristiche base della suddetta. Contando che la cosa principale per un disegnatore che legge una sceneggiatura è la chiarezza, la slugline deve contenere le info essenziali di spazio, tempo e materia, ossia se l'azione si svolge all'aperto o al chiuso, se è giorno o notte (o situazioni intermedie), il tipo di illuminazione (naturale o meno) e il setting della vignetta.

Poi direi che sei mooolto sintetico, ovviamente tu non lo fai per mestiere ma se leggesse una sceneggiatura del genere da parte di un professionista mi incazzerei tremendamente, contando quanto può guadagnare e pretendendo un minimo di impegno in fase di sceneggiatura formale.
Penso che sceneggiatore e disegnatore abbiano i loro ruoli, e che non si debbano "pestare i piedi".
Ovviamente ogni autore sceglie l'approccio a lui più congeniale, semplicemente questo non sarebbe per nulla il mio preferito.

Per quanto riguarda il font si usa il courier new, solitamente a grandezza 12, con una interlinea di 1,15, e il "giustificato" (e non centrato o la scrittura a sinistra) ma ovviamente qui siamo sul forum e non leggiamo un file word. Ci sta.

Altro piccolo appunto: quando mandi una sceneggiatura ad un editore non devi stupirlo o shockarlo svelando enigmi o colpevoli, devi dargli tutto senza girarci intorno, e questo lo dico relativamente al fatto che scrivi "uomo 1" e "uomo 2" piuttosto che direttamente i nomi.
Anche il disegnatore non deve stupirsi, deve avere il lavoro chiaro sin da subito, ma ovviamente devi saperlo ispirare e suggestionare, per questo sono in disaccordo con Rrobe che parla di una scrittura asettica e non abbellita da particolari e - non sempre - qualche descrizione evocativa.
Non capisco come si possa consigliare di usare un linguaggio non bello, "perché tanto è la sceneggiatura" sapendo che i disegnatori vivono di emozioni e di sensazioni che poi devono trasporre su foglio.

Dopo leggo il resto e, magari, scriverò qualcosina su dialoghi, su termini specifici, su inquadrature e sui raccordi che ormai stanno cadendo in disuso in Bonelli.

Ps. Apprezzo il coraggio di pubblicare una sceneggiatura, che sia per divertimento o meno, ad utenti e ad autori, bravo!

Grazie Drake. Mi sembra che tu te ne intenda. Lo fai di lavoro? Hai seguito qualche corso?

Sono stato indirizzato da qualcuno che insegnava, poi ho studiato da autodidatta e mi sono esercitato.
Tutt'ora mi alleno, mi documento via internet o cercando testi di saggistica, cerco sceneggiature (ma più per curiosità che per trarre spunto).
E ovviamente guardo film, serie tv, o altri fumetti non solo da spettatore/lettore, ma allenandomi a tradurre inquadrature o sequenze in pagine di sceneggiatura.
Ovviamente tutto questo solo per la parte tecnica, che però per un fumetto vale "solo" la metà del successo.

Bella disamina Drake!