il RRobe ha scritto:
1 ) Il "non accettare una critica" sarebbe il far notare che a fronte di una mole di voti positivi per Spazio Profondo, ci sono cinque persone che stanno postando da quattro giorni decine di messaggi negativi e pensano di rappresentare il sentire comune.
2 ) Sicura che non parli di te, Dog?
Allora...
1 ) Io non penso di rappresentare nulla e nessuno. Ho esplicitamente scritto che le mie sono impressioni personali che scaturiscono dopo aver letto la tua storia, e che non ho mai pensato potessero essere elevate a livello critico.
Il numero dei messaggi non deriva, come credi, dal voler rimarcare all'infinito il proprio pensiero per far si che si consideri importante o vessillifero di chissà che. Solo che se 10 persone stimano il tuo prodotto, argomentando perché e percome, io e i pochi a cui il numero 337 non è piaciuto, saranno costretti a rispondere e replicare varie volte, proprio perché in minoranza. E' una normale dialettica del forum, e credo che questa volta non sia venuto a mancare il rispetto del lavoro tuo e di Mari.
Così facendo ho anche appreso del messaggio in esso nascosto, cosa che non avevo colto vuoi per una mia mancanza, vuoi per una lettura che non mi ha appassionata facendomi scorrere il numero 337 con superficialità. Quindi da una cosa che reputi negativa, è scaturita invece una fonte d'informazione positiva per me.
2 ) Potrebbe anche essere, non lo nego. Ma il discorso è diverso.Tu sei un personaggio pubblico, certo più famoso e importante di quanto lo sia io. E con merito. E sei anche un bravo autore e scrittore di fumetti. Quindi chi spende dei soldi, tanti o pochi dipende dalle sue possibilità, per acquistare il prodotto che tu scrivi e che la Bonelli vende, ha il diritto se vuole, di esprimere la propria opinione su di esso.
Sempre che lo faccia con educazione, educazione che dev'essere reciproca, però.
Anche Cava scrive qui. Ora non tiro in ballo nessuno, ma a volte ho anche criticato pesantemente il suo lavoro. E pur considerandomi meno di niente, è sempre stato spiritoso e gentile nel rispondere.
Ora a volte dai l'impressione, magari errata e solo da parte mia, di prendere di petto tutte le critiche che ti si muovono. Critiche, ti ricordo, che non sono MAI, almeno dal mio punto di vista, personali.
Ho scritto che Mater Morbi è e resta un numero stupendo. Forse uno dei più belli degli ultimi dieci/venti anni.
E' errato da parte mia aspettarmi tanto da te ? Non dico che tu debba sfornare ogni volta Storia di Nessuno, ma se un tuo prodotto, che rispetto e che so esser figlio di fatica e passione, mi pare sotto tono, mi sento in dovere di dirlo.
Ribadisco qui, se ce ne fosse il bisogno, che non pretendo di giudicare ciò che farai come supervisore di DyD.
Non sarebbe logico e corretto farlo. Ho anche scritto altrove, che solo il tempo darà una risposta.
La mia intenzione di lasciare DyD non deriva dalla tua presa del timone della testata.
Deriva da una stanchezza che mi segue e mi avvolge da tempo e che, di fronte a prodotti come ad esempio I Nuovi Barbari, mi impedisce di vederne uno spiraglio. Ne Il Giudizio del Corvo, ho parlato solo bene del tuo lavoro.
Sono storie come quella che vorrei leggere, scritte da te che ne sei capace e bravo.
Questo numero non aveva, per me, nulla di tutto quello, forse volutamente, forse no. Ma una persona quando scrive in un forum come questo, deve mettere cuore e passione, oltre che cervello e analisi. Il cuore mi ha fatto amare DyD, con lui ho pianto e riflettuto, ho sofferto e gioito...mi auguro tu sia capace di percorrere la strada che ha tracciato Tiziano, sebbene ognuno con le proprie differenze di stile e di metodo.
Mi aspetto molto da un autore bravo come te, e il mio giudizio passa sotto questo tipo di lente, non altro.
Se le tue storie sono di un certo tipo le apprezzo, se no dico ciò che credo.
Se non sei capace di accettare questo tipo di confronto, che qui è sempre stato schietto e sincero, non dovresti stare su questo forum. Non ti parlo di esperta, perché allora potrebbero parlarti solo Rimatt e Joe Montero.
Ti parlo da lettrice di Dylan Dog dal numero 1 e che ha visto in questo fumetto molto più che un eroe di carta. Ha visto un amico e un pensiero da stimare. Se Dylan esce da questa strada, mi sento ferita e non posso fare a meno di scriverlo.
Ah, lieta di farti ridere, cmq.