A mente fredda, passati 6 mesi, e senza scender troppo nel dettaglio,
una carrellata
en passant su quanto offerto nel 2010 (meno
infausto del previsto!) sulla serie regolare con brevi incursioni
appena abbozzate dal rasojo critico:
Gennajo:
Mater Morbicominciare subito col pezzo forte non è di buon auspicio per
il resto dell'annata...prevedesi parabola discendente
a picco....ma tant'è...
Senz'altro il miglior DD da (e per ?) molto tempo.
Sulle righe, barocco e coinvolgente. Unico difetto? Un po' troppo
auto-compiacimento autoriale nelle seconda parte.
Febbrajo:
Il cammino della vitaa proposito di cammini...girate al largo...e non
in tondo come nella escheriana copertina.
Insulso ed insipido come una birra calda,
dimenticabilissimo per il soggetto a rischio
encefalogramma piatto. Dopo
Mater Morbiun tonfo così abissale ci voleva per risvegliarci
sulla reale condizione della testata
.
Marzo:
Relazioni PericolosePericoloso, come sempre, è riprendere relazioni con personaggi
da vecchi episodi per raffazzonare sèguiti inverosimili.
Nonostante le bordate di fischi che lo hanno accompagnato,
non trattasi di scempio scandaloso, e si lascia leggere:
basta solo calarsi nella mente di un 13enne e vederlo come
un tentativo di cogliere l' hype di
Twilight et similia.
Che Ruju punti a fidelizzare le nuove genera(e)zioni?
Se è così, di certo non si fida molto della loro acutezza.
Aprile:
Il persecutoreCopertina strepitosa. Casertano grottesco al punto giusto.
Un Di Gregorio anomalo alle prese con beghe finanziarie,
che di questi tempi affliggono parecchio l'italiano medio
(e forse anche il Bixby
made in UK di Mignacco)
Ottimo Dylan oppresso dalla crisi monetaria....meno
il suo mogio "antagonista" caratterizzato con la velina.
Più lo rileggo meno mi piace. Ma la sufficienza la merita.
Maggio:
Nel segno del doloreCome sempre una buona accoppiata Enna/Mari per un
numero di qualità moooolto sopra la media corrente.
Atmosfera morbosa ad effetto, finale ecletticamente
sfumato nel dubbio.
Unica tirata d'orecchie? Da evitare le citazioni
campanilistiche ultraricercate messe in bocca ad una ragazza
inglese che non studia storia dell'arte italiana:
suonano davvero molto improbabili
Giugno:
Il ladro di cervelliNon è decisamente nelle corde di Marzano il genere di
storia ironico-surreale...e si vede. Accumulo di
stupiderie che non strappa neanche un quarto di ghigno.
Non vedi l'ora di finirlo per riporlo via. Evitabilissimo.
Luglio:
Programma di rieducazioneDe Nardo torna al thriller che più gli si addice e non
sgarra. Un onesto lavoro senza troppo pretese, lineare
senza troppi scossoni, ma nel (suo) complesso riuscito
ad hoc.Un voto in più lo guadagna senz'altro per i designi
di Dall'Agnol...- non sarà più quello di
Falce di Luna...
ma dall'
Uomo Nero in poi ne ha sudata di strada per
trovare un suo nuovo stile inimitabile...
Agosto:
I Nuovi BarbariRecchioni colpisce ancora e ci regala un buon augurio
di ferie come solo Dylan può fare.
Inquietante e violento al punto giusto, finalmente
il lato bestiale della strada verso la vacanze,
a scanso di patetici autostoppisti sconosciuti a cui
sono saltate le nozze (
v. num 276)
Se ci aggiungi un Brindisi in gran forma
il piatto succulento è servito.
Best runner-up !
Settembre:
Lavori ForzatiSolita storia di vendetta soprannaturalizzata
con tanto di metafore ridondanti. La morale puntuale
sfocia nel bigottismo di parata da seconda serata Rai.
Qualche buona tavola splatter di De Vincenzo
al quale per assegnare una storia buona
dovranno passar ancora decenni, suppongo
(
La foresta perduta...docet...ahinoi...
sto ancora male al solo pensiero)
Tutto sommato non vi rimane sulla stomaco
ma si poteva far meglio...o meglio non farla proprio
.
Ottobre/Novembre:
"La via degli enigmi-L'erede Oscuro"Anche se non riesco a giudicarla come una storia separata,
senz'altro la prima parte ha più mordente ed intriga.
Poi il giochetto degli indovinelli alla lunga si fa stucchevole
e la storia non acquisisce spessore.
Ah, il fantasy-arcano: altro pallino di De Nardo, ma qui si sgretola
come marzapane davanti a "cattivi" più Zagoriani che per DD
ed un finale accademico che tenta di salvarci dalla noja.
Una doppia occasione per un doppio sprecato.
Dicembre:
Senza trucco né ingannoAlbo inclassificabile: soggetto esile, orrore rasente lo zero
assoluto..ma un certo fascino lo mantiene, proprio per
il minimalismo narrativo su cui si basa. Di più non si poteva
fare con questo soggetto. Dylan interagisce poco, ma
i maghi non colgono mai la ribalta in modo spettacolare:
non c'è niente da fare, come per Diabolo e Marinelli
in DD si ritrovano sempre con le polveri bagnate
(escluso Mordecai, ovviamente)
Sulle altre testate non mi dilungo
Speciale con una Barbato irriconoscibile, Almanacco mediocre,
Gigante molto scarso, Color Fest Humor che non
strappa neanche mezzo sorriso, Color Canonico da salvare
solo per Manara e Frisenda - da Cajelli mi aspettavo molto
di più...
il Maxi è piuttosto complesso e vario...merita una
vivisezione a sè nell'apposita sezione.
Se avrò tempo ci tornerò con tanto di bisturi...
sempre che un ban per graforrea non arrivi nel frattempo
ALOHA