Ho avuto un pò da fare, e scrivo questo post solo ora.
Qualche settimana fa su Repubblica, leggo un trafiletto che commentava ironicamente un articolo scritto su un quotidiano legato ad AN che parlava di Dylan Dog e del vntennale.
Nell'articolo si discuteva soprattutto sul fatto che, nonostante Sclavi sia vicino alla sinistra, la sua creatura si sia svincolata dal creatore, creandosi un proprio percorso politico.
L'articolo continuava quindi elencando certe sue caratteristiche che potevano farlo addirittura sembrare un liberale di destra, per concludere dicendo che Dylan Dog era anarchico, e non di sinistra.
Chi ha letto i miei post sa che non sono d'accordo, e che secondo me una leggera vicinanza alla sinistra nel modo di vedere il sociale c'è. (l'ultimo esempio che avevo fatto riguardava i discorsi di Groucho in 3 per 0).
Ma non è questo il punto.
Il punto è che noi, su questo forum, svisceriamo ogni storia di Dylan, analizziamo Dylan da ogni punto di vista, e mi sembragiusto, per non dire naturale, che lo analiziamo pure dal punto di vista politico, è un punto di vista importante.
Ma è possibile che i giornalisti, che dopo vent'anni si accorgono che Dylan esiste, e ci concedono la grazia di usarlo per tappare un buco (evidentemente non c'era niente di importante per riempirlo), e di scrivere un articolo senza troppi svarioni (come sempre succede in questi casi), non trovano niente di meglio in vent'anni di storia, in un personaggio affascinante e complicato come Dylan, di stare a dibattere se sia di sinista o di destra? se sia possibile usarlo come testimonial per portare acqua al proprio mulino, o almeno toglierlo dalla lista dei testimonial avversari?
E' dai tempi di Guareschi che non sanno far altro che questo, quandosi parla di letteatura, di arte e di cultura!
Per l'amor di Dio, Montresor!
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