Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 5:18 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Quello che non capisco e non accetto è il Dylan Dog edulcolorato e annacquato di oggi, ha perso tutta la sua carica innovativa e sperimentale che era il suo grande punto di forza. Se l'horror che devo leggere su DD è quello alla Twilight (che siamo tutti d'accordo non essere horror) solo perché tira commercialmente, la testata non ha più ragione di esistere, oggi come oggi.

L'ho detto più volte, oggi a giro c'è roba molto più "estrema" di Dylan e viene letta regolarmente e senza alcun tipo di scandalo, anche e forse soprattutto dai giovanissimi. Dylan Dog quando è nato e per molti anni è stato molto avanti per le cose che diceva e in particolare per come le diceva, ma adesso è cento passi indietro al resto del mondo. E questo non delude solo per quello che è stato in passato e per le storie che sono state scritte, ma per tutto il potenziale che ancora ha e avrà sempre proprio grazie a come è stato impostato da quel genio di Sclavi. Ma quel potenziale ora viene usato in percentuale molto bassa, quasi nulla.

Che poi non capisco su quale assunto logico si basi il concetto che se uno ci mette passione, lavoro e professionalità debba per forza fare un buon lavoro. Puo' anche essere che uno non sia portato per certe cose e non abbia le qualità.


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 5:47 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Le tematiche e le ambientazioni horror possono e devono cambiare. Quel che deve rimanere, IMO, è la spina dorsale di un genere che nasce con il gotico e che ha delle atmosfere, dei concetti ben precisi. Raccontare l'orrore è raccontare una sfumatura, un'atmosfera, uno sguardo, un silenzio, un rumore nel nulla. Raccontare l'orrore è raccontare la vita, il dramma della solitudine, della follia, della ancestrali paure di tutti noi.
Non è mostrarci scene magari visivamente belle, ragazze e tipi fichi, ma privi di spessore come Twil.
Una volta Dylan non raccontava, sublimava questo genere, queste atmosfere. Finivi di leggere certi numeri e pensavi. Oggi non si pensa quasi più. Quoto anche quello che diceva Dailan97. Londra non è una semplice città, ma dalle atmosfere di Sherlock Holmes in poi, è stata parte delle vicende e delle sensazioni dei racconti, degli horror, delle tematiche lì ambientate. Ora Dylan in certe storie potrebbe benissimo essere a Carate Brianza e non cambierebbe nulla.
Cosa vorrei in Dylan ? Che sperimentasse, che osasse, che ci spaventasse e ci turbasse con storie adulte e consapevoli, come credo meritino molti se non tutti i lettori di Dylan Dog.

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 6:18 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2872
fermo che reputo dd un finto rivoluzionario, si inserisce magnificamente nella tradizione bonelliana

l'horror può essere il bello ma spesso è il rapportarsi di un'ansia creativa con una situazione (storica) di ansia sociale e civile a costo di passarlo benissimo per disturbi di stomaco o per.. ansia finta:perchè alla gente piacciono certe cose di Chiaverotti che hanno meno credibilità di alcune cose viste di recente?? il periodo che vediamo e televediamo potrebbe far rinascere l'horror ma intanto dd si è affossato da solo.. e mi parlate di tempi che cambiano?? parla Sclavi??! l'ultimo con due storie sull'ucronia, tre su america psyco, una su psyco, una su rain man? il fatto è che si parte da presupposti sbagliati per discutere di cosa va e cosa non va, o i miei o i vostri o quelli di Sclavi. In ogni caso dd sta nel fosso col divoratore di osso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 6:50 pm 
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Iscritto il: gio dic 09, 2010 8:04 pm
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Salve a tutti,mi presento:mi chiamo Paolo e provengo dal profondo nord dell'Africa....cioè dalla sicilia ;).Leggo dyd da circa 18 anni e lo colleziono da 16.Metto in chiaro subito che oltre ad essere un lettore sono anche e soprattutto un collezionista.Questo per dire che io non avrei mai il coraggio di non comprare dyd,anche se a volte penso che andrebbe organizzato uno sciopero di massa dall'acquisto degli albi per un paio di mesi così da dare un bel segnale chiaro alla casa editrice per quanto riguarda il malcontento dei lettori.Oggi sulla home di fb mi è spuntato il link di questa conversazione e ho cominciato a leggerla post per post.L'ho trovata molto interessante e mi sono sentito in diritto e in dovere di dire la mia.
Io personalmente non ho niente da ridire per nessuno degli sceneggiatori e disegnatori.Ovviamente ci sono quelli che apprezzo di più e di meno ma penso come facciano tutti.
La mia critica non vuole essere nemmeno nei confronti del curatore della testata,Gualdoni,di cui personalmente non apprezzo la maggior parte delle storie ma che mi ha piacevolmente sorpreso con la storia scritta per il maxi interamente disegnato da Roi.
La mia critica è tutta esclusivamente per la redazione e per la casa editrice in generale per quanto riguarda i "paletti" e le "linee guida" da seguire per il personaggio.
Cito il Sig.Cavalletto che qualche post fa ha scritto che sta scrivendo una sceneggiatura per la televisione in cui la produzione gli ha imposto di creare un horror alla twilight.Questo ci fa capire 2 cose:
1-Lui non avrà piena libertà di esprimere l'horror che crede meglio e come lo intende lui.
2-Alle produzioni non interessa il messaggio che si trasmette,interessa solo attirare a se le masse.

Tutto questo per dirvi che secondo me la SBE sta facendo la stessa cosa con dyd.Impone delle linee guida da seguire e da non travalicare e insegue più che mai il compiacimento delle masse e più di ogni altra cosa non vuole porsi in contrapposizione con poteri più forti di lei.
Questo è tutto ciò che mi delude molto.Ho sempre visto questa casa editrice come un corpo rivoluzionario,produttore di un mezzo di comunicazione che di massa non è(perchè diciamocelo,non è che siamo poi così tanti i lettori di fumetti made in italy visti i 60 milioni di abitanti che conta questo stato) e che manda nelle proprie storie messaggi,situazioni,ambientazioni,personaggi che mai vedremmo sui veri media di massa come la tv e il cinema.
Da un lato posso capire il voler andare con i piedi di piombo da parte della redazione.Non dimentichiamoci tutto il putiferio che ci fu 2 anni fa con l'uscita di mater morbi.Però è in momenti come quello che mi aspetto delle prese di posizione dalla casa editrice di fumetti più grande e importante di Italia.Mi aspettavo una contro risposta alle illazioni fatte,mi aspettavo che comunque la redazione continuasse a fare quello che credeva meglio nonostante gli ostacoli,mi aspettavo una lotta ferrea alla censura e ai benpensanti.In poche parole mi aspettavo e mi aspetto che esca le palle una buona volta di fronte ai perbenismi,ai moralismi,al politicaly correct e a tutto ciò che impedisce a dylan dog di essere DYLAN DOG.
Tutto questo non c'è stato,la SBE ha calato testa,ha deposto le armi e ha spostato tutta la propria attenzione solo sul fare soldi se nza correre rischi.
Come detto,sono un collezionista,oltre che lettore,quindi fin quando sarà pubblicato io non smetterò mai di comprarlo ma ciò non toglie che sono fortemente e disperatamente deluso.
Spero di non aver annoiato nessuno,ci tenevo solo a dire la mia.Un saluto a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 7:12 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Kramer76 ha scritto:
perchè alla gente piacciono certe cose di Chiaverotti che hanno meno credibilità di alcune cose viste di recente??


Direi che certe tematiche trash piacciono a piccole dosi un poco a tutti. La classica testa spappolata fa venire il brividino e il movimento gastrico. Venti teste spappolate cambiano il movimento gastrico in quello intestinale e fanno correre in bagno.
Sui tempi che cambiano...non dico di farci vedere il classico castello con lampo alle spalle, ma manco la frittura dell'ennesima copiazzata di Twilight per bimbi minchia.

Kramer76 ha scritto:
In ogni caso dd sta nel fosso col divoratore di osso.

Allora facciamolo uscire di botto, dal fosso. Se il paragone sclaviano è per forza concluso, almeno si produca un fumetto in linea con le meravigliose cose passate.

Lord...Vangelo. Quoto tutto. Ribadisco che per me è possibile conciliare le vendite con cose buone. Il problema è che si cercano solo le cose più popolari e commerciali del tutto, senza creare personaggi di spessore che salvino anche storie bruttarelle. Le ultime due storie sono emblematiche di questo.
Non si salva un personaggio di spessore che sia uno. Non lo era l'hostess di Terrore ad alta quota, non lo era l'assassina di Il museo del crimine. Ciò ammazza in modo definitivo qualsiasi approccio alla storia, poichè come diceva F.Trouffat le cose da raccontare son sempre le stesse. Cambia il modo in cui le si racconta.

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Ultima modifica di dogamy il mer feb 01, 2012 8:15 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 7:16 pm 
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CavaLetto con una "L". :!:
Il Sig. lascialo anche perdere...


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 7:18 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Kramer76 ha scritto:
fermo che reputo dd un finto rivoluzionario, si inserisce magnificamente nella tradizione bonelliana


In effetti era più di rottura un personaggio come Mister No. Ancora mi costa fatica accettare che l'abbiano fatto chiudere. :cry:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 7:40 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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Località: Eternia
cava76 ha scritto:
CavaLetto con una "L". :!:
Il Sig. lascialo anche perdere...

il vero horror...almeno per te. :D

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Here Lies Our Beloved Skeletor
Born 21 November 2005
Left us 23 June 2021
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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 7:43 pm 
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Iscritto il: gio dic 09, 2010 8:04 pm
Messaggi: 108
Chiedo venia per la "L" in più e per il "Sig." :P


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 9:42 pm 
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Iscritto il: mar giu 21, 2011 11:26 am
Messaggi: 1421
Località: Firenze
boh a me basta poco, splatter e ironia sono sufficienti a reggere la baracca per come piace a me. Se prendo le storie dell'anno passato, me le immagino con un Dylan ironico e sangue a fiumi almeno penso mi sarei divertito. Invece una storia di drammi esistenziali, ragionamenti sinistroidi e parabole secondo me può anche non essere più pubblicata. Quello che è fastidioso è questa tendenza a scrivere dei gialletti soprannaturali, e io sono convinto che tutti gli autori della testata potrebbero fare molto di meglio, non esiste uno incapace, quelli che ci sono sanno scrivere, ma scrivono roba che non mi piace. Se Sclavi scrivesse "Una affezionata clientela" resterebbe orribile.

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Giosafatte Salterino, al rogo mandateci gli inquisitori !


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer feb 01, 2012 9:52 pm 
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Iscritto il: dom gen 06, 2008 7:48 pm
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Io credo che come spesso accade la verità stia nel mezzo... o meglio ce n'è un po' da una parte e molto dall'altra... :wink:

Ad esempio concordo con Andrea Cavaletto quando parla dei toni e del "modo" con cui vengono fatte certe critiche o stroncature... L'ho già detto in altri interventi: sono assolutamente convinto che in una convivenza civile, anche la forma abbia la sua importanza e che la forma sia parte della sostanza.... Soprattutto da quando esiste internet e la possibilità per chiunque di esprimere un parere su qualsivoglia materia, mi sembra ci sia stato un progressivo "sbracamento" da questo punto di vista... Siccome si è "protetti" da uno schermo, da un nickname e da un server, si usano spesso dei toni e un'aggressività verbale che nella vita reale, faccia a faccia con le persone interessate, non si avrebbe mai l'ardire di usare... pensateci, secondo me è così...
Se una storia mi pare brutta ci sono diversi modi di dirlo, io credo... e non credo sia per forza necessario spingersi fino a offendere o a mettere in dubbio la professionalità degli autori solo perchè "possiamo farlo"...

detto questo però.... la sostanza delle critiche è assolutamente fondata e anche questo l'ho rilevato più volte.... In questi ultimi anni e in particolare da certi autori il fumetto Dylan Dog è stato completamente trasformato e trasformato in peggio, a mio parere....

O perlomeno in peggio in base a quelle che erano le sue caratteristiche da tutti giudicate vincenti: sceneggiature brillanti, dialoghi serrati e traboccanti di ironia, tematiche forti e sociali, Dylan "cazzoncello" con un gran cuore, ecc... e soggetti di spessore ovviamente...ma questo forse è il punto meno dolente, nel senso che a mio parere il soggetto conta fino a un certo punto..perchè, sempre a mio parere non è questione di cosa c'è e cosa non c'è (splatter, horror, surreale o quant'altro), ma di COME lo si racconta....e lo si potrebbe ANCORA raccontare bene, a volerlo fare!!..anche non ricorrendo per forza ai temi prima elencati...e a tal proposito porto sempre l'esempio de "La strada per Babenco" di Accatino, un soggetto piuttosto banale, ma sceneggiato in maniera a mio avviso superba, cinematografico e dylaniano al 100%...

Tutto questo ora si vede sempre più raramente, Dylan non è più lui, i dialoghi sono piatti, l'ironia è un lontano ricordo... mi chiedo come sia possibile che dei professionisti di sicuro spessore come i curatori della serie non se ne accorgano e non vi pongano rimedio... davvero mi chiedo quale sia il motivo... perchè vi vedrei solo lati positivi e vantaggi (anche economici!) nel farlo!!!
Se me ne accorgo io, che non sono assolutamente un esperto, ma solo un lettore ultraventennale che ha imparato qualcosa proprio leggendo quotidianamente questo forum, possibile che non se ne accorgano professionisti stipendiati proprio per accorgersene?

Edit: ah! giusto per completezza, visto che si sta interagendo col buon Cava, aggiungo che, ad esempio, la prima parte di "Piovono Rane" mi aveva entusiasmato, aldilà della bontà della storia, proprio perchè si era rivisto il VERO Dylan, quello ironico e cinico che interagiva in maniera surreale con Groucho... per dire che autori che SANNO come deve essere e come deve muoversi il buon vecchio Dylan ce ne sono ancora in giro... :D .... e assicuro che non vuol essere una piaggeria al qui presente autore, dato che per esempio "L'armata di pietra" non mi era piaciuto affatto.... :mrgreen:

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"...wait in the fire..."


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: gio feb 02, 2012 1:38 am 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
Messaggi: 1484
Le considerazioni fatte finora sono tutte largamente condivisibili e apprezzabili (a parte Ellery ovviamente :mrgreen: ). Io mi sento di dire come la vedo dal mio punto di vista, di lettrice. Io leggo questo fumetto da ormai 18 anni quasi e ti posso assicurare Cava che un livello così mediocre non l'ho mai visto. Parlo proprio del prodotto in generale. Da un anno (e forse anche di più) io leggo :

- Trame banali
- Soggetti mediocri (o se belli mal sviluppati)
- Sceneggiature che non hanno ritmo, statiche e poco coinvolgenti
- Personaggi per lo più ridicoli
- Dylan Dog inesistente e non parlo delle caratteristiche. Parlo dello spessore del personaggio. Che ci sia lui, Nathan Never o Topolino nella storia non cambierebbe nulla. E' un burattino in balìa degli eventi (e non in senso sclaviano ovviamente)
- Un sacco di errori di stampa (eclatante il nome di Bilotta sul gigante)

Io non credo che Dylan Dog sia questo. E tu puoi venirmi a dire che il signor Gualdoni ha le migliori intenzioni del mondo (non lo metto in dubbio) ma nonostante ciò io mi ritrovo un prodotto in edicola che, come hai definito tu i programmi della domenica, "fa cagare". Diciamo che, per esempio, su 20 storie che escono se ne salvano quante? due? tre a esagerare? E di chi è la "colpa"? Mia? No! C'è un redattore per questo.
Hai tirato in ballo il 300. Quello, per me, è un semplice collage di fotografie, messe insieme senza un filo conduttore, un nesso logico. L'ho letto comunque volentieri (Pasquale non me ne voglia). Però manca tutto. E' aria fritta per me quell'albo.
Prendiamo invece Mater Morbi che è una storia in cui c'è anche Dylan Dog. Perché è piaciuta a quasi tutti qui dentro nonostante non avesse nulla a che fare con il personaggio? Perché era una dannata storia con le palle quadrate. Ti cattura e ti trascina dentro un incubo. Questo è Dylan Dog!
E noi non siamo pochi nostalgici! No! Quasi tutti quelli che conosco che leggono Dylan al di fuori di questo forum mi dicono che non è mai stato così scadente come prodotto. Perché questo?
Per lo stesso motivo per cui la gente guarda i programmi della domenica! I giovani per esempio: vivono farciti di mediocrità, ne sono circondati e, per questo, richiedo prodotti che vadano di pari passo con quello a cui sono stati abituati. Per cui immagino che per prendere la massa si sia pensato di fare così. Però arcipuffolina( :D ) io leggo prodotti come Valter Buio o John Doe che sono diecimila volte meglio di Dylan Dog. E alla gente piacciono. Prendi l'ultimo numero di John Doe per esempio : è una storia sconclusionata, che non va da nessuna parte, un collage di film mescolati e di cose già viste e sentite. Eppure è mille volte superiore a "Il museo del crimine". Ora io non voglio dire che la gente non sa fare il proprio lavoro. Però il livello da quando è subentrato Gualdoni, mi spiace dirlo, è calato.

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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MessaggioInviato: gio feb 02, 2012 3:48 am 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Si fanno i paragoni col Dylan di Sclavi e qualcuno più o meno giustamente dice che è inutile farli, perchè Sclavi non scrive più, e non è giusto giudicare le storie di adesso mettendole a confronto con quelle di vent' anni fa, anche perchè i tempi e le mode sono cambiati.
Prendiamo per buona questa posizione (che è senza dubbio in parte vera, ma anche in parte no -perchè, almeno per la definizione filosofica e psicologica di base del personaggio, si DEVE avere come riferimento il Dylan di Sclavi, che è l' unico Dylan).
Prendiamola per buona, comunque, e ragioniamo diversamente: Dylan Dog è un buon fumetto rispetto al resto della proposta che posso trovare in edicola?
La verità è che, per almeno metà delle storie, non lo è; e, se non fosse per il legame affettivo, investirei i soldi per comprare altri fumetti. E, come me, almeno la metà degli altri lettori abituali (che sono per tre quarti lettori storici). Se si facesse un sondaggio statistico, sono certo che sbaglierei di poco.
Credo sia obiettivo che il calo di appeal di Dyd non dipenda solo dalle mode e dai tempi, ma anche e soprattutto da un crollo oggettivo della qualità delle storie.
Dylan Dog vive di rendita. Immaginate se nel 1986 avesse esordito con l' annata di storie appena passata... Oggi certamente sarebbe al massimo un' operazione editoriale dallo scarso-medio riscontro commerciale che campa grazie al traino di Tex.
L' unica cosa che lo rende superiore a tante altre testate è la potenzialità, perchè sappiamo bene quanto il Dylan personaggio abbia delle potenzialità letterarie devastanti, ancora oggi dopo 26 anni ed eternamente. Ma chiaramente questo è un aspetto virtuale.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: gio feb 02, 2012 11:28 am 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
Messaggi: 608
Boh, io le mie considerazioni le ho fatte, e ho detto quello che dovevo dire.
Spero di essere stato compreso nelle intenzioni (e a giudicare dai commenti direi che la stragrande maggioranza ha capito). Altro da dire non ho, anche perchè mi ripeterei inutilmente.
Un'ultima considerazione su quanto ha detto Elettra, che in questo momento mi sembra veda tutto nero:
io sono un lettore di DYD dal primo numero, ma dopo il cento ho smesso di seguire la serie. Mi ero stufato e così, di botto, ho smesso. Ero arrivato a un punto di saturazione del personaggio. Mi sono dato ad altre letture, ho fatto un giro lungo lungo e poi, così, un giorno ho visto DYD in edicola e l'ho comprato (nostalgia forse?). Era un DYD scritto da Marzano e la storia mi è piaciuta un sacco perchè mi ricordava una storia di Barker (che adoro). Ho ripreso a comprare DYD, mi sono rcuperato i numeri persi e ho deciso di scrivere alla Bonelli per vedere se potevo collaborare... Adesso che ho letto tutte le storie (comprese quelle che mi ero perso) continuo a pensare che gli episodi degli ultimi anni, pur non essendo ai livelli dei primi 50/60, sono godibili (qualcuno di più, qualcuno di meno, ok) forse migliori della media di storie tra il 100 e il 150. Il mio è un giudizio sicuramente personale e può non essere condivisibile, ma credo anche che sia obiettivo, e l'obiettività è data dal fatto che sono tornato a leggere DYD quando ne avevo voglia, e non lo stavo leggendo per forza di cose, come fosse una cura scritta dal dottore.
Per questo penso che il 300 sia un gran bel numero, che mi ha coinvolto e la cui lettura mi ha appassionato, E non vedo questa grande differenza tra il 300 e un numero qualsiasi di John Doe, anzi...

Ah, tra l'altro, se non mi sbaglio il signor Gualdoni ha scritto una delle storie di john Doe che preferisco...


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: gio feb 02, 2012 12:09 pm 
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Iscritto il: ven gen 08, 2010 1:04 pm
Messaggi: 1406
Sono d'accordo con chi dice che con un po di ironia e splatter in piu (e non ci vuole molto, davvero) il 90 per cento delle critiche sarebbero eliminate... per l'altro 10 credo ci sia comuqne e sempre ed è giusto cosi.
Parliamo con Cavaletto che forse non ha di questi problemi... è appassionato di horror, ci lavora e il suo Dylan è il Dylan che ci piace... Però ci dice che l'ironia una autore o ce l'ha o non ce l'ha, non è che si possono inventare ironici di punto in bianco. Vero, verissimo. Di più. Ma allora perchè quando si sceglie un autore per scrivere Dylan Dog non si cerca uno scrittore con queste caratteristiche?!? Perchè si fa scrivere Dylan Dog a Marzano e Di Gregorio? Penso anche io che problemi ce ne siano, forse sono facilmente risolvibili (+horror,+ironia,+dylandoganni90), ma ci sono. Io propongo di scrivere una lettera a Gualdoni firmata da tutti. E' un tentativo, amiamo Dylan Dog da una vita, proviamo a migliorarlo.


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