Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Van Helsing</i>
<br />Va bene, ma siete d'accordo con me che, almeno per i vari dossier degli almanacchi, sembra che i destinatari siano degli adolescenti?
magari è solo una mia impressione...poi la storia di un vecchio colorfest, quella di dyd nel parco giochi...o quella dell'anno dopo con gli animali amici immaginari...mi chiedo se sia una scelta di marketing (non dico che non mi siano piaciute,solo che forse sono state pensate per un pubblico piu' giovane, ma ,ripeto, forse è solo una mia impressione)
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Gli almanacchi e l'horror club sono scritti sempre alla stessa maniera, ma un tempo c'era la passione e una vera voglia di comunicare con i lettori, adesso lo senti che a scrivere c'è gente che non sa che cazzo scrivere per riempire le pagine e per cui i lettori sono più una scocciatura che altro. Da qui un distacco e una spocchia tipici di chi si rivolge ad un pubblico ?inferiore?.

Alla domanda su quale sia il target di Dylan, rispondo riportando un commento che ho letto su un altro forum (e che si riferiva in particolar modo alla mia amata <i>Saluti da Moonlight</i>): è un fumetto per "trentenni rincoglioniti".

Il Dylan di adesso è <i>politically correct</i> fino al midollo.
Quello iniziale non lo era.

concordo sugli articoli degli almanacchi con Waits e con l'ultimo post di Cyber Dylan...per un improvviso "impulso" ieri sera ho tirato fuori dalla camera iperbarica il secondo almanacco...senza contare il sapore di antico e mitico che emana lìodore di quella carta...ho dato un'occhiata agli articoli e ho veramente pensato che quelli di adesso sono distanti anni luce...non tanto perchè scritti con sufficienza ma perchè il tempo dell'horror e dello splatter ha fatto il suo tempo...allora c'era una vera e propria invasione di film,libri fanzine horror(una su tutte la mitica"splatter" della acme)che esibivano membra umane e sangue a volontà ,ma non gratuitamente.Erano un'espressione metaforica per spiegare quel disagio esistenziale,quella lacerazione dell'anima,quel mal di vivere tipico della decade che va da metà anni 80 a metà anni 90...gli attuali politici e padroni d'Italia e del mondo(senza distinzioni politiche)a colpi di grandi fratelli,veline e quiz per zombi hanno sopito quello spirito foriero di sani valori come l'amore,la libertà con egoismo,superficialità e altri mille non-valori...e questo si nota anche in Dylan...abbiamo perso un pò tutti quell'illusione che si potesse veramente far qualcosa per cambiare il mondo...
scusate la malinconia del post ma quel semplice paio di centinaia di pagine mi ha trascinato nel gorgo dei ricordi....

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Alla domanda su quale sia il target di Dylan, rispondo riportando un commento che ho letto su un altro forum (e che si riferiva in particolar modo alla mia amata <i>Saluti da Moonlight</i>): è un fumetto per "trentenni rincoglioniti".
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facciamo anche "quarantenni rincoglioniti" [:D]