Incredibilmente, mancava un topic generico dove parlare dei manga. Piuttosto che disperdere le discussioni in topic specifici che generalmente non hanno vita lunga, ne apro uno "contenitore" in cui discutere dei miei amatissimi fumetti giapponesi. Ne approfitto per segnalare alcune pubblicazioni degne di nota:
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Fratelli nello spazio, di Chuya Koyama (Star Comics): serie in prosecuzione, finora sono usciti 17 numeri. Splendida commedia fantascientifica che racconta le vicende di due fratelli innamorati dello spazio e l'addestramento che li porterà entrambi a diventare astronauti e a coronare così il loro sogno di bambini.
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Piece, di Hinako Ashihara (Planet Manga). Serie conclusa in 11 volumi, in Italia è da poco uscito l'ottavo. A metà tra il genere
slice of life* (vedi sotto) e il thriller, è una specie di
Monster al femminile (lo firma un'autrice); impressiona la profondità dello scavo psicologico e la capacità (tipica degli autori giapponesi) di variare registro: una pagina si ride, quella dopo si avvertono i brividi lungo la schiena.
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Un marzo da leoni, di Chika Umino (Planet Manga). Serie in prosecuzione, finora sono usciti 6 volumi.
Slice of life purissimo e incontaminato: da una delle migliori autrici in attività in Giappone, la storia di un ragazzo che è giocatore professionista di shoji (gli scacchi giapponesi, pressapoco) e del suo rapporto di amicizia/dipendenza con/da tre deliziose sorelle.
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Dororo, di Osamu Tezuka (GOEN). 4 volumi in tutto, il secondo è appena uscito. Non l'ho ancora letto, ma Tezuka non è mica il dio del manga per niente: tutto quello che ha realizzato è meritorio, non si scappa.
Poi, per i lettori dal palato fine e dal portafoglio ampio:
Kagemaru Den, di Sanpei Shirato. La Hazard propone per la prima volta in Italia - e credo anche in Europa - quest'opera storica (sia per ambientazione sia per importanza) del maestro Shirato, pubblicata originariamente tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta. Una storia avvincente, crudele e magica raccontata da uno dei grandi vecchi del manga: una goduria per qualsiasi appassionato di fumetto. La serie conterà quattro volumoni di oltre 800 pagine l'uno (è appena uscito il secondo): peccato che il prezzo non sia esattamente alla portata di tutti (30 euro ad albo), ma è un progetto da sostenere con forza perché Shirato è un autore eccelso.
Segnalo quindi due serie concluse da un po' ma che, per motivi diversi, mi sono rimaste nel cuore:
Honey & Clover, di Chika Umino (10 volumi Planet Manga di difficile reperibilità), strepitosa commedia di formazione che segue la crescita e la maturazione di un affiatatissimo gruppo di amici, e
Bokura Ga Ita (di Yuki Obata, 16 numeri, Flashbook), semplicemente il fumetto sentimentale più bello e struggente che io abbia mai letto. Adolescenti si conoscono, si innamorano, si lasciano, si perdono di vista, e poi... Detto così non sembra niente di nuovo, ma la Obata sa raccontare come poche e possiede una sensibilità narrativa più che notevole.
Per concludere questo primo post (ne seguiranno altri), ecco
la perla del mese: si tratta di
Detroit Metal City, serie in 10 volumi di Kiminori Wakasugi di cui è appena uscito il primo numero (per la GOEN). La serie era già stata presentata dalla Planeta/De Agostini, ma il fallimento dell'editore ha fatto sì che la pubblicazione venisse interrotta al sesto numero. Ora la GOEN ricomincia da 1, ed è un'occasione da non lasciarsi sfuggire: scoprite anche voi la doppia vita di Soichi, che nella vita privata è un giovane timido e dall'animo romantico ma, sul palco, si trasforma nel blasfemo Krauser II, indemoniato cantante Death Metal. Confesso che leggendo l'albo ho riso come uno scemo.
E per ora è tutto.
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Slice of life, letteralmente "fetta di vita"; si tratta di un genere che, più che una storia unitaria, racconta la quotidianità: non ci sono grandi eventi, robottoni giganti o combattimenti all'ultimo sangue, ma solo dei protagonisti - perlopiù giovani - che studiano, interagiscono, crescono e portano avanti le rispettive vite.