Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Batman: The Killing Joke (DC Comics)
MessaggioInviato: mar lug 15, 2008 4:38 pm 
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<center>DC Comics (one-shot), marzo 1988
<b>Batman: The Killing Joke</b>

Soggetto e Sceneggiatura: <b>Alan Moore</b>
Disegni: <b>Brian Bolland</b>
Colori: <b>John Higgins</b></center>

<center>Immagine</center>

Colgo la duplice occasione 1) dell?imminente uscita, nelle sale cinematografiche, di <i>The Dark Knight</i>, in cui, a detta dello stesso Nolan, saranno ripresi spunti dalla <i>Graphic Novel</i> in questione 2) dalla recente ristampa dell?albo, a vent?anni di distanza, con una nuova colorazione e piccoli aggiustamenti da parte del disegnatore* per sottoporre alla vostra attenzione (e ri-sottoporre alla mia) questo eccellente lavoro. Moore stesso è giunto a definirlo uno dei peggiori fumetti da lui scritti (anche se resto scettica sulla reale portata di un?autocritica così pesante): con molta umiltà di giudizio, e cercando di parlare in termini quanto più ?assoluti? ? non ho contezza degli <i>opera omnia</i> dello sceneggiatore britannico, d?altra parte ?, trovo invece che il tutto funzioni perfettamente e che costituisca un tassello fondamentale della storia di Batman, della definizione del personaggio e della sua nemesi per antonomasia, il Joker. Il tutto arricchito dalle matite di un Bolland assai vivace e (iper?)realistico, che ci offre una caratterizzazione del deuteragonista davvero inquietante e non eccessivamente grottesca.
Sarò quanto mai <b>spoilerosa</b>, sia perché spero che tutti voi conosciate già il fumetto, sia perché ho bisogno di ripercorrere puntualmente il dipanarsi dei fatti per rendervi partecipi delle mie considerazioni. <b>Chi non vuole rovinarsi il gusto di un?eventuale lettura, si fermi qui</b>.

<center>***</center>
Il soggetto di <i>Batman: The Killing Joke</i> è tutto sommato semplice: ennesima evasione del Joker dall?<i>Arkham Asylum</i>, rapimento del commissario Gordon con l?intento di farlo impazzire, intervento risolutore di Batman. Ma i punti di forza stanno nella sceneggiatura, dal forte taglio cinematografico e, soprattutto, dal contenuto psicologico non indifferente. Vale la pena di soffermarsi sulle varie sequenze e cercare di cogliere qualche elemento in sottotraccia.
Nell?incipit Batman si reca al famigerato manicomio criminale per discutere col Joker del loro destino di annientamento reciproco. E già questo sortisce un effetto straniante, vorrei dire di stonatura: effetto implementato dal carattere francamente retorico e artefatto delle parole dell?Uomo Pipistrello, quasi uno di quei discorsetti preconfezionati che non convincono appieno neppure chi li pronuncia. E infatti, a mio avviso, Batman cerca anzitutto di convincere se stesso, di esorcizzare la paura di travalicare il labile confine che lo distingue dai delinquenti contro cui si batte: la volontarietà e, anzi, la gioia di macchiarsi del sangue altrui.

Ma anche il Joker è stato a lungo roso dal dubbio e, con perfido tempismo, è evaso poco prima dell?arrivo del Cavaliere Oscuro per dare avvio alla sua macchinazione. Il giullare del crimine, infatti, percepisce la figura di Batman ? l?unica persona che, in fin dei conti, ritiene degna della sua rivalità e della sua attenzione ? come capace di incrinare la ferrea convinzione che sino a poco tempo prima l?aveva animato: una convinzione che, accettando i rischi e la probabile eccessività di tale accostamento, non mi sembra così dissimile, nelle sue basi, dal nichilismo più propriamente inteso (quello nietzscheano), per come è improntata al riconoscimento assoluto e, addirittura, gioioso della totale mancanza di senso e dell?illogicità della vita, cui si accompagna una spietata critica del gregge sociale (su questo punto sarà opportuno ritornare oltre con alcune citazioni emblematiche). Batman, invece, non ha reagito alla sua tragedia personale rifugiandosi nella pazzia, in uno spensierato e sprezzante distacco dalla realtà, ma dal suo dolore ha tratto un nuovo slancio per andare avanti: è divenuto l?altra faccia della medaglia, precisamente la nemesi del Joker. Ma ecco profilarsi, per quest?ultimo, l?intuizione fulminea e risolutiva: basterà costringere l?Uomo Pipistrello a prendere coscienza della sua follia. Solo così il Joker potrà finalmente mettersi l?animo in pace e non pensare più a ciò che avrebbe potuto essere e che non è stato.

Eccolo dunque in azione: anzitutto, come detto, fugge, lasciando al suo posto uno scagnozzo camuffato, quindi prende possesso di un fatiscente parco giochi e inizia a ricordare? La tragedia familiare del Joker è notissima e informazioni in merito si trovano facilmente in rete**, per cui non sto qui a ripetere tutta la pappardella. Ciò che è importante sottolineare, a mio avviso, è che il Joker è, sia pure involontariamente, una creatura di Batman. Cessata la divagazione, la realizzazione del raffinato progetto può iniziare a tutti gli effetti. Ma qui, per ora, mi fermo.

<font size="1">* Bolland ha inteso, infatti, ricolorare la storia secondo la sua intenzione originaria, con tonalità più realistiche, scure e smorzate rispetto a quelle squillanti usate da Higgins nella prima edizione. Per raffrontare alcune tavole: http://www.popcultureshock.com/index.php?p=43466. Ecco, invece, la scheda della <i>Special Edition</i> sul sito ufficiale della DC: http://www.dccomics.com/graphic_novels/?gn=8745</font id="size1">

<font size="1">** Basterà consultare, ad esempio, la classica <i>Wikipedia</i>, con informazioni ancor più dettagliate nella versione inglese </font id="size1">


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MessaggioInviato: mer lug 16, 2008 10:34 am 
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Alan Moore definisce <i>The Killing Joke</i> una delle proprie sceneggiature peggiori? è proprio vero che siamo i peggiori giudici di noi stessi. Basterebbe la pagina finale, con quella catartica e irrefrenabile risata, a consegnare quest'opera ai Posteri, e a dimostrare che Moore aveva capito tutto (ma proprio TUTTO) di Batman. E che, con una sola storia, aveva detto tutto quel che c'era da dire sul personaggio.


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MessaggioInviato: mer lug 16, 2008 1:03 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Alan Moore definisce <i>The Killing Joke</i> una delle proprie sceneggiature peggiori? è proprio vero che siamo i peggiori giudici di noi stessi.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Soprattutto perchè, se davvero è così, deve aver rimosso di aver scritto <i>Voodoo: Dancing in the dark</i>.[:D]

Dopo il prossimo esame mi prendo un po' di tempo per dire la mia su <i>Killing Joke</i>.

A.

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MessaggioInviato: mer lug 16, 2008 2:11 pm 
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... <i>continuazione </i> (anche qua caterva di <b>SPOILER</b>)

La scena si sposta a casa di Gordon. La figlia Barbara apre ignara la porta e il Joker le spara a bruciapelo in pieno ventre, dinanzi agli occhi pietrificati del commissario: per lui inizierà un?esperienza a dir poco allucinante. Merita d?essere sottolineato un passaggio in questa sequenza, che resta a mio avviso una delle più crude e impressionanti della storia: mentre gli sgherri del Joker si occupano di immobilizzare e sequestrare Gordon, Barbara, allo stremo delle forze, chiede ?Perché fai queste cose??, ricevendo come risposta ?Ho qualcosa da dimostrare?. Perpetrando questo orrore apparentemente privo di senso il Joker si pone dunque dei precisi obiettivi: mostrare la facilità con cui si può scivolare nella follia e il valore liberatorio della stessa, colpire Gordon quale termine medio tra realtà ufficiale della legge e il ?sottomondo? dei ?rifiuti sociali?, e, consequenzialmente, indurre gli altri a interrogarsi sulla <i>propria</i> condizione.
Frattanto Batman scopre l?inganno del Joker e, in preda alla furia più cieca, cerca informazioni sul conto del suo rivale, finché viene a sapere dell?agguato a casa del commissario e raggiunge Barbara all?ospedale. La ragazza, costretta a vita alla sedia a rotelle, supplica l?Uomo Pipistrello, ormai sempre più fuori di sé, di salvare il padre; il Joker fa quindi pervenire alla polizia un messaggio con l?indicazione del circo in cui è nascosto e Batman vi si precipita, incattivito come non mai.

Gordon è tenuto in gabbia come un animale, nudo e pesto, e costretto ad attraversare un tunnel degli orrori pieno di foto della figlia nuda e sanguinante, con tanto di luci e maxischermi, in pieno stile Joker: corona il tutto un?amena quanto significativa canzonetta che batte sul tasto della follia come facile via d?uscita. In questa sezione si trova un impressionante monologo del Joker, secondo me vero cuore pulsante della storia, da cui traspare quel ?nietzscheanesimo di fondo? di cui sopra; i <i>balloon</i> parlano da sé, per cui mi limiterò a riportare alcuni stralci: ?Ricordi? Oh, io non lo farei al tuo posto. Ricordare è così pericoloso... il passato è un posto così angosciante... [...] Il ricordo tradisce: per un attimo sei perso nel giardino delle delizie, con i profumi dell'infanzia, i neon pulsanti della pubertà, tutta questa melassa sentimentale... e un attimo dopo ti porta dove non vorresti mai tornare...qualche posto freddo, nero, pieno di ombre ambigue e attaccaticce che speravi ormai dimenticate. I ricordi possono essere orribili, repellenti animaletti [...] Ma possiamo vivere senza di loro? E' sui ricordi che si basa la nostra ragione. Se non possiamo affrontarli, neghiamo la ragione stessa... Per quanto, perché no? Non siamo contrattualmente legati alla ragione! Non ci sono clausole di responsabilità! Così, quando ti accorgi che la tua mente viaggia su binari angosciosi, diretti verso i posti del tuo passato dove l'urlo della tua anima è insopportabile, ricorda che c'è sempre la follia. La follia è l'uscita d'emergenza. Devi semplicemente fare un passo fuori e chiudere la porta a tutte le cose terribili che sono accadute. Tu puoi sigillarle... per sempre!?. E ancora: ?Signore e signori! Ne avete letto sui giornali! Adesso rabbrividite mentre vi mostro dal vero il più raro, il più sconvolgente, il più tragico fra gli errori di madre Natura! L?uomo Medio! [...] Pur se fisicamente non ha nulla d?interessante, sarete sorpresi notando ne il deformato sistema di valori! Notate l?odiosamente integrato senso della centralità dell?uomo, la deforme coscienza sociale dai piedi di piombo e il contorto senso della speranza. [...] ma ancor più repellenti sono il suo fragile senso dell?ordine e la sua salute mentale. Se appena si esercita un po' di pressione sopra... saltano!?. Questo del Joker si potrebbe definire come vero e proprio nichilismo attivo, che non si limita alla negazione di un ordine e di valori assoluti nel reale, ma cerca una nuova chiave di lettura dello stesso, ridimensionando alla loro giusta portata quelle esigenze che gli uomini avevano fatto assurgere a una dimensione universale.

L?intervento di Batman segna il passaggio all?ultima, entusiasmante parte della <i>Grapich Novel</i>.

<i>seguirà ultimo aggiornamento</i>... N.B. Sparatemi se prendo di nuovo iniziative del genere!


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MessaggioInviato: mer lug 16, 2008 9:50 pm 
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Oh! La scrittura di Fedy è splendida e meravigliosa. Come lei.


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MessaggioInviato: mer lug 16, 2008 10:06 pm 
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Dice? Qui francamente è un po' più sciattina del solito (non per fare la Moore della situazione)...
Piuttosto, che ne pensa/ate? Assente/assentite? Dissente/dissentite? Si astiene/Vi astenete? [:D] (per la verità non ho ancora finito)


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Se Le fa piacere continui pure.


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MessaggioInviato: gio lug 17, 2008 9:14 am 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Oh! La scrittura di Fedy è splendida e meravigliosa. Come lei.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Triss, sono geloso! [:(!]


... a me queste cose non le dici mai. [:(]


[:D]


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MessaggioInviato: ven mag 08, 2009 2:38 pm 
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Uscita in questi giorni la ristampa Planeta ad un prezzo ghiottissimo!

A.

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MessaggioInviato: ven mag 08, 2009 11:41 pm 
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evvai proprio quello che cercavo , domani passo in fumetteria


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MessaggioInviato: sab mag 09, 2009 12:41 am 
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Io l'ho letto quest'estate in lingua orignale.
Qualche appunto sull'opera (non che non mi sia piaciuta, ma visto che Fedy ha esposto otttimamente i pregi, dico io qualche difetto)


1)Dire che questa è l'opera migliore di Moore senza aver letto V per vendetta e soprattutto watchmen è come dire che "Tanto gentile e tanto onesta pare" è l'opera migliore di Dante senza aver letto la divina commedia.
Probabilmente è una delle opere con la scrittura più brillante della produzione di Moore, ma l'approfondimento delle opere succitate pesa parecchio.
2)Il rapporto quaNTità/prezzo fa un pò cascare le braccia... 10 sterline per un'opera così breve (per di più sono stato ingannato dalla presenza di redazionali e di una seconda opera meno notevole del solo Bolland) sono parecchie, considerando che watchmen si trova alla stessa cifra a Londra (e io l'ho pagato anche meno in Italia, 7 euro)
3)Sono stato un pò deluso dalle origini del joker... troppo repentina la trasformazione, e troppo anonima e lacrimevole la vicenda... alla fine viene spiegato che probabilmente è un ricordo falso, però essendo l'unico fornito è difficile distaccarsene... più funzionale la scelta di Nolan di raccontare più origini contrastanti nel corso del film.
4)La tortura ai danni di Gordon è molto cattiva... ma mi sarei aspettato qualcosa di più raffinato. In ogni caso, non è tanto colpa di Moore, quanto dei limiti che ha nello scrivere una storia per il pubblico DC.
5)Le due trame parallele del tentativo
SPOILER
del Joker di far impazzire Gordon e quello di Batman di stipulare una tregua col Joker sono molto belli... ma secondo me non si accostano benissimo. Con Gordon in quelle condizioni e Barbara ancora peggio non mi sembra il momento adatto per proporre tregue, tantomeno per ridere... imho era maeglio se si ricavavano due storie distinte dalla vicenda.


P.S: sono dubbi che ho a livello di soggetto, a livello di sceneggiatura è tutto talmente splendido che perdono tutto... tranne il prezzo!


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MessaggioInviato: ven mag 15, 2009 11:52 am 
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Iscritto il: gio dic 18, 2008 2:36 pm
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INNAMORATO DELLA PRIMA VERSIONE...oserei gridare al CAPOLAVORO POP...comprata a suo tempo (son vecchio Sigh!)
Probabilmente comprero' anche la versione Absolute della Planeta...ma non mi convince il fatto che e' stata colorata dallo stesso Bolland in maniera piu' sobria e moderna...
I colori saturi e acidi dell'originale per me cadevano a pennello...rendevano tutta la cattiveria malsana (anche nei confronti del destino del Joker) quasi surreale...


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MessaggioInviato: ven mag 15, 2009 12:06 pm 
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Iscritto il: gio dic 18, 2008 2:36 pm
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Scusate la mia assenza ma non ricordavo piu' la password e sono stato presissimo con progetti in cantiere....

the imp capisco i tuoi dubbi e condivido in pieno il fatto che non sia l'opera migliore di Moore (e che c.... non potevi trovare metafora migliore per sottolineare la cosa)

Pero' tieni presente il periodo in cui e' uscito...gia' la predominanza del joker (anche e soprattutto sottolineata dai colori acidissimi) e la quasi totale assenza della figura di Batman era qualcosa di diverso...

Aggiungi che la scena violenta per il periodo non e' poi cosi' leggera...ai tempi si era solo agli inizi dell'evoluzione e attualizzazione dei supereroi...hanno osato il possibile.....

Le origini del joker...beh...questo albo viene prima di tutti...ribaltare cosi' la sua figura ora e' una consuetudine e escono mille versioni...al punto che non ci si stupisce piu' di nulla...
nel contesto essere stati cosi lacrimevoli, quasi da Soap e' effettivamente una super trasgressione (Solo Nolan ne inventa 3 o 4 violentissime nel suo film senza pero' mai rivelare la realta'...furbo il regista..sarebbe stato nel mucchio dei What if,, Origins, Year one ecc...).


Sparo a naso...questa soluzione non potrebbe sottolineare il vero aspetto clownesco del J... la metafora Soap....la vita e' una farsa dove un regista (dio il destino ecc...) decide del futuro di un uomo e puo' trasformarlo da agnello a lupo???

Ricordo il Joker di Burton: Non lasciarti ingannare dal mio aspetto...sotto questo volto sorridente si nasconde un cuore che piange" (non sono le parole esatte ma il significato e' quello....)


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MessaggioInviato: ven mag 15, 2009 7:33 pm 
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la colorazione è stupenda , non possiedo e non ho mai visto la colorazione precedente , ma credo che fosse un punto negativo della storia.
Leggendo per la prima volta questa storia devo dire che Alan Moore è veramente un grande.
Lessi molti anni fa lo sconosciuto Watchmen ed ora famoso , e mi colpi' subito , senza bisogno di nessuna pubblicità o parere di altri.


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MessaggioInviato: sab mag 16, 2009 8:47 am 
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Iscritto il: gio dic 18, 2008 2:36 pm
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La colorazione di allora era perfetta credimi...anzi oserei dire un punto di forza.


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