rimatt ha scritto:
La crociata degli innocenti (di Usumaru Furuya, 6 voll, GOEN).
A tutt'oggi, il capolavoro di Usumaru Furuya. Un manga che parte da una bizzarra vicenda situata in un territorio a metà tra leggenda e realtà storica, ovvero una crociata composta di soli bambini. Per l'autore, è l'occasione di dare vita a un nutrito (e ben delineato) cast di personaggi, mediante il quale narra una storia sopra le righe, ma anche enormemente suggestiva, in cui si alternano pagine di spietata crudeltà ad altre di toccante delicatezza, arrivando in alcuni passaggi a sfiorare la poesia. Il coinvolgimento è altissimo, i colpi di scena – scioccanti ma mai gratuiti – sono continui, le svolte della trama molteplici e quasi sempre inaspettate: l'attenzione rimane ben desta dalla prima all'ultima pagina. Lo stile di disegno è quello consueto di Furuya: sporco ma espressivo, sempre efficace. Una manga consigliatissimo, proposto da GOEN in una buona edizione con sovracoperta; l'unico difetto è lo spessore dei singoli albi, la cui bassa foliazione (siamo intorno alle 130/150 pagine a volume) potrebbe far pensare ai famigerati "albi sottiletta" di Star o Panini. Ma si tratta di un piccolo neo sul quale è facile soprassedere, vista la validità dell'opera.
Finalmente ce l'ho fatta a rileggermi i primi quattro volumi sottiletta e a leggere gli ultimi due. Cosa devo dire, Furuya non mi delude mai!
Un mangaka che va sempre alla ricerca della sordidezza dei sentimenti umani calati in contesti estremi: come in 51 modi per salvarla, viene sviscerato il peggio dell'uomo che si abbassa a qualsiasi cosa per un piccolo tornaconto personale. Molto bello il volume finale (volumetti 5-6) in cui
Furuya è da leggere, sempre!
Peccato per l'edizione GOEN che è di livello solo di facciata (buona carta e sovraccoperta, che comunque non valgono cinque euro per un volume di 130 pagine): dal 3 volume in poi si assiste ad uno scempio di traduzioni, maiuscole, accenti, troncamenti, uniformità dei font, per finire con la pagina finale di ringraziamenti in cui non sono accentate nemmeno le maiuscole dopo i punti...
Tristezza
Ho anche letto l'edizione GOEN di Heureka (edito col titolo Eureka) di Hitoshi Iwaaki: mi era rimasto molto impresso cinque anni fa, leggendo la versione amatoriale in italiano (comunque complessivamente meglio di quella GOEN
). Oggi mostra tutti i suoi limiti sia di narrazione che di fondamento storico. Gradevole, ma non immancabile.