Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: mer gen 29, 2014 4:39 pm 
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L'opera originale dovrebbe essere del 1970, ma l'edizione italiana è di pochi mesi fa, opera della 001. :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: mer gen 29, 2014 10:59 pm 
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Ho appena finito di leggere Lone Wolf and Cub. Uno dei fumetti migliori che abbia mai letto (entra nella mia top 3)
Non credo la mia vita abbia molto senso ora.
PS sotto spoiler metto un mio omaggio a quest'opera d'arte.
Spoiler!
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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: gio gen 30, 2014 7:27 pm 
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Come non essere d'accordo? Uno dei fumetti migliori di sempre. Spero che la lettura di Kagemaru Den sappia trasmettermi sensazioni simili.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: sab feb 01, 2014 1:38 pm 
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leonearmato ha scritto:
Ci provo adesso: tu segui (anche blandamente) il mondo delle scan? Ogni tanto, fra la moltitudine di inutilità tradotta amatorialmente, saltano fuori delle opere inedite in Italia che meritano di essere lette. Ecco, è il caso di questo, un volume unico di un lirismo incredibile. Se posso, ti consiglio caldamente di leggerlo. Io rimasi colpito quasi come la prima volta che lessi Asano :roll:


Appena letto. Impressionante la capacità che hanno i fumettisti giapponesi di rendere vivi i propri personaggi. Questa storia è ricattatoria e prevedibile, eppure, grazie alla raffinatezza e all'abilità degli autori nel delinearne i protagonisti, la lettura è emozionante e il finale è davvero toccante. Grazie del consiglio, quindi: segnalerò anch'io quest'opera, merita eccome. Chissà se un'edizione italiana arriverà mai. :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: ven feb 07, 2014 5:38 pm 
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Ho tra le mani il primo numero di Karakuri Circus della GOEN.

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Acquistarlo è stato un atto di fede, perché la serie conta ben 43 volumi e la GOEN non è certo famosa per la puntualità con cui fa uscire gli albi... Però credo comunque che iniziative coraggiose come questa siano da sostenere, perché Karakuri Circus è un'ottima serie e Fujita è un grande autore. Inoltre, l'edizione è ottima: la sovracoperta è bellissima, il volumetto è piccolo ma molto solido e la qualità di stampa è impeccabile, permettendo al graffiante tratto di Fujita di risaltare al meglio.

Insomma, senz'altro una serie da seguire, nella speranza che la GOEN riesca a portarla a termine.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: sab feb 08, 2014 6:33 pm 
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GOEN, croce e delizia. Belle edizioni, ma poca affidabilità. Spero che lo completino.

Io ho letto i primi 9 volumi e non mi hanno appassionato per nulla, quindi lo salto a piè pari (anche perché ad aprile comincia Natsume Yuuchinjou :) ).
Il tratto di Fujita è troppo aggressivo e confusionario per un manga shonen, quasi stridente. La storia di Karakuri Circus, fin dove l'ho letta, non mi è dispiaciuta, ma alcune scelte le avrei evitate (non sto a specificarle perché farei inutile spoiler).

Peraltro, di Fujita ho letto anche due volumi unici editi in Italia: Springald, the black museum ( http://www.mangaupdates.com/series.html?id=20980 ), che non è malaccio, e Lo sguardo sinistro della luna ( http://www.mangaupdates.com/series.html?id=5520 ), che neanche ricordo, tanto mi aveva annoiato.

Non amo Fujita :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: dom feb 09, 2014 12:24 am 
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I like Fujita. :) Non dico che sia il mio mangaka preferito, ma Ushio e Tora è uno shonen come ce ne sono pochi (purtroppo). Di Karakuri Circus ho letto quel che ha pubblicato la Play Press, ovvero i primi 6 volumi originali... La serie prometteva benissimo, ma è stata troncata troppo presto, motivo per il quale ho accolto con gioia la notizia della riproposizione da parte della GOEN. Speriamo in bene...

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: dom feb 09, 2014 12:38 am 
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Sì, quando dicevo 9 volumi, intendevo 9 originali, quindi 3 oltre l'edizione sottiletta playpress.

Ushio e Tora lo vorrei leggere, perché ne parlano tutti molto bene.
Uff... Da quando ho "scoperto" il mondo Bonelli, la lista di manga da leggere si allunga ogni mese di più!
Poi quando son sotto esami, preferisco storie brevi e albi autoconclusivi. Se mi metto a leggere un manga e mi piace, poi mi assorbe in maniera vertiginosa e ce l'ho sempre per la testa :D

Da settimana prossima mi dedicherò agli ultimi acquisti (Thermae Romae, La ragazza in riva al mare e Buonanotte punpun :) )

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MessaggioInviato: dom feb 09, 2014 11:11 am 
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leonearmato ha scritto:
(Thermae Romae, La ragazza in riva al mare e Buonanotte punpun :) )


Il primo è un bel manga, che saggiamente l'autrice ha evitato di allungare troppo (l'idea di base non avrebbe retto più di così). L'edizione è tra le migliori della Star (come dimostrato anche dal prezzo). Gli altri due... be', è pur sempre Asano. :)

E già che ci siamo, parliamo di...

...Life, di Keiko Suenobu, ovvero un manga di venti volumi (ventisei nell'edizione italiana) che ho letto in due giorni. :o Non che sia perfetto, anzi, a tratti è troppo sensazionalistico e sopra le righe (anche se è difficile capire fino a che punto l'autrice esageri, visto che parla di bullismo scolastico e in Giappone è un problema molto serio), ma la narrazione è tremendamente scorrevole e perfino avvincente, nella sua progressione patetico/drammatica. Di certo, nella sua rappresentazione spesso spietata del fenomeno dei maltrattamenti, oltretutto inserito in una più ampia descrizione della società giapponese e della sua esasperata competitività, Life è un'opera importante. Leggendola si ha l'ennesima conferma di ciò che peraltro sostengo da tempo, ovvero che gli autori orientali sanno coinvolgere i lettori in una maniera che alla maggior parte dei fumettisti occidentali è sconosciuta. Da Life non ci si devono aspettare raffinatezze stilistiche e sottogliezze psicologiche alla Piece, ma nella sua serie ininterrotta di colpi allo stomaco e di scene ad altissimo impatto emotivo, il manga della Suenobu si rivela alla resa dei conti un'opera non meno efficace.

Funzionale e niente più i disegni, espressivi ma poveri di dettaglio, ma questo manga non si basa certo sull'aspetto grafico per fare colpo sul lettore. Menzione di biasimo per l'edizione italiana, opera di Planet manga: iniziata con i tremendi "albi sottiletta", è poi proseguita (dal numero 13 in poi) con i classici tankobon di 200 pagine in versione economica. Un lavoro così importante (premiato con il Kodansha Award del 2006) meriterebbe senz'altro una ristampa degna, ma dubito che arriverà mai.

Infine, per capire se le tematiche e l'approccio dell'autrice possono piacere, consiglio di provare il volume unico Vitamin, che di Life è una specie di prova generale, e che nella sua stringatezza è già perfetto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: ven feb 14, 2014 7:44 pm 
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Con Mix, Mitsuru Adachi torna all'istituto Meisei e al baseball. Il primo volumetto è divertente, vivace, frizzante: c'è tutto Adachi, e chi se ne frega se la trama è sempre la stessa (e le facce dei protagonisti pure). Leggere i suoi manga è come ritrovare un vecchio amico, uno che racconta sempre le stesse storie ma che lo fa talmente bene che da lui non si vorrebbe ascoltare altro. Ottima l'edizione Star Comics, molto ben confezionata e venduta a prezzo economico nonostante la sovracoperta.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: sab feb 15, 2014 12:00 am 
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Adachi mi manca del tutto :o

Invece oggi ho fatto una full immersion in Asano e mi sono letto in fila i due volumi de La ragazza in riva al mare. Il primo volume (che avevo già letto a suo tempo) resta una delle storie più intimamente tragiche raccontate dal maestro; tocca temi difficili, lo fa con cattiveria ma sempre con il lirismo che lo contraddistingue. Il secondo volume, secondo me, cerca di andare oltre e fa quello che raramente Asano cercava di fare, ossia trovare una soluzione concreta al problema, risolvere la vicenda non solo in senso morale ma anche dal punto di vista pratico. E, forse perché non è solito fare ciò, non ci riesce molto bene: al secondo volume manca, per citare Guccini che calza proprio a pennello, la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia, quel senso di vuoto interiore che aveva il protagonista ad inizio vicenda. Spostare l'attenzione sulla ragazza non è stata una grande scelta, perché i protagonisti maschi di Asano sono la quintessenza della sua arte.
Resta comunque un manga d'autore magistrale, edito in Italia in un'edizione veramente di lusso (per la prima volta faccio i complimenti alla Panini, altrimenti nota per lesinare sulla qualità) e da leggere per capire ancora un po' quella personalità contrastata e insondabile che è Asano.
Adesso di lui mi manca solo Punpun :)

Però in questi giorni sto leggendo, un po' per interesse e un po' per completezza, il primo manga di Hiroshi Takahashi, e l'unico tra le storie lunghe non edito in Italia, ovverosia Crows. :roll:

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MessaggioInviato: sab feb 15, 2014 10:33 am 
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L'edizione Panini dei lavori di Asano è sì ottima, ma vorrei ben vedere, con quel che costa! :o

Adachi è un autore fondamentale, ti consiglio di recuperarlo perché ha uno stile che, se cattura, non abbandona più. Poi è uno di quelli che, con qualche piccolo aggiustamento, scrive sempre la stessa storia, ma è l'unico a saperlo fare così. Le sue opere fondamentali sono probabilmente Touch, Rough e Katsu, ma anche H2 e Arcobaleno di spezie sono ottimi. Giusto l'ultima Q&A - oltretutto troncata brutalmente in patria - mi ha un po' deluso, ma ora, con questo Mix, sembra essere tornato in carreggiata.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: gio feb 27, 2014 3:17 pm 
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Spendo due parole sui manga di Hiroshi Takahashi, non tanto perché ho poco da dire, ma perché immagino che siate un po' tutti lettori fuori target e che quindi non vi siate mai interessati (né probabilmente vi interesserete mai) ad un autore di fumetti shounen duri e puri, che pure ha, ahimè, un occhio di riguardo per la componente schiettamente venale del suo lavoro...

Suoi sono 3 manga: Crows (1990), QP (1999) e Worst (2002, conclusosi in Giappone quest'estate).
Inizio col dire che Worst è a metà tra lo spin-off e il sequel di Crows, mentre QP tratta le stesse identiche tematiche ma in uno spazio-tempo differente. E dico pure che io me li sono letti, purtroppo, in ordine cronologico inverso.

Crows (26 volumi + 2 speciali che si collocano dopo la fine del manga) racconta le vicende di un giovane ribelle dall'animo nobile (siamo pur sempre in uno shounen) che si trasferisce in una mai precisata "città" all'istituto Suzuran (come periodo temporale coincide alla nostra 2-3-4 superiore, perché mi pare che in Giappone si vada all'università un anno prima, ma non sono certo), fulcro di buona parte della narrazione. In questa città vivono e operano una grande quantità di teppisti, che danno vita a faide tra scuole, a combattimenti personali, a risse in grande stile e a tutto ciò che si può immaginare in un manga di "botte & amicizia". Chiaramente, il messaggio è genericamente buonista e cerca di conciliare le deprecabili azioni con intenti nobili, e sentimenti gentili. Il punto di forza di Crows (che difetterà a Worst) è il non prendersi sul serio: i capitoli sono costellati di intermezzi comico-demenziali spesso organizzati in strisce sovrapposte che danno un'idea di freschezza e di divertimento.
Altro punto di forza è il toccare argomenti scottanti e molto realistici quali le reali e ben immaginabili conseguenze di una vita fatta di risse e di odio. Altro elemento che in Worst mancherà.
Nonostante questi pregi, nonostante personaggi ben caratterizzati e nonostante un tratto molto anni '80 (che inizierà a perdere nell'ultima decina di volumi), il fumetto parte in sordina, raggiunge un apice che si protende per circa dieci volumi tra 10 e 20 in cui è molto godibile e quasi paragonabile a Shonan Jun'ai Gumi (summa del manga di botte liceali comico demenziali) ma poi si trascina fino al ventiseiesimo volume inserendo personaggi un po' a caso e facendoli combattere senza un reale motivo, anticipando Worst.
Non sto a dirvi che è un manga da leggere perché non è vero. Se volete leggere qualcosa di frivolo e poco impegnato e vi è piaciuto Shonan Jun'ai Gumi, potete darci un'occhiata.
Ah, dimenticavo, è inedito in Italia perché la Panini comics ha deciso di pubblicare solo Worst traducendo a casaccio tutti i riferimenti al prequel.

Worst (33 volumi + 2 speciali autoconclusivi da inserire a grandi linee tra il volume 15 e il 20) è il sequel ipotetico di Crows perché racconta le vicende della medesima scuola (il Suzuran) 3 (o 4?) anni dopo: è importante perché i personaggi cambiano tutti dato che finiscono le scuole ma il continuum spazio-temporale è il medesimo, il che comporta continui rimandi alle vicende passate, gli stessi nomi degli istituti superiori, le stesse gang e via dicendo. Come già anticipato sopra, il problema grosso di Worst è l'eccessivo buonismo: in Crows c'era del bene anche nei cattivi, in Worst o sono buoni o sono cattivi, senza vie di mezzo. Forse sono cambiati i tempi, ma la tendenza è quella di riferire le abitudini negative ai personaggi negativi. Ne escono situazioni paradossali in cui il protagonista non beve, non fuma, non pensa alle ragazze, non esce alla sera e via dicendo, ma quando c'è da fare a botte sconfigge anche il più incallito dei teppisti: molto poco realistico, a dire la verità :D
Però ha riscosso un grande successo perché l'autore è furbo e l'ha rimepito di sentimentalismi che fanno affezionare ai personaggi più del dovuto (peraltro Worst è copiato pari pari da un fumetto a mio parere insulso che sta spopolando tra gli appassionati del genere, ossia Clover, di Tetsuhiro Hirakawa; statene alla larga).

Con QP (8 volumi + 1 speciale "un anno dopo") siamo in un altro modo di concepire le medesime tematiche. E' slegato totalmente dagli altri due, altri personaggi, altre situazioni, poca ironia, molto realismo. E' come se in QP Takahashi avesse voluto far vedere che far risse per strada non è una cosa bella e che ci puoi anche finire male, per dirla in parole povere. L'argomento è già presente in nuce in Crows, ma viene un po' lasciato da parte per evitare di rendere oltremodo serio un fumetto per ragazzi. E QP, infatti, non è un fumetto esclusivamente per ragazzi, ma qualcosa che si spinge fino ai limiti del seinen. Violento, cupo e cruento. Se dovessi consigliare un manga di Takahashi indicherei sicuramente questo (e magari rimatt l'ha anche letto). Edito in Italia in una buona edizione dalla Hazard, che purtroppo si è dimenticata del nono -magnifico!- volumetto, uscito qualche anno dopo :(

Come accennavo, poi Takahashi ci ha marciato non poco sulle sue opere e, soprattutto di Crows, sono usciti una valanga di spin-off su personaggi secondari, spesso e volentieri neanche disegnati da lui in persona, che hanno valenza artistica pari a zero (un po' come ha fatto Toruu Fujisawa con tutto ciò che non è Shonan Jun'ai Gumi o Great Teacher Onizuaka). Da Crows sono stati anche tratti due film che, mi dicono, non sono malaccio :D


Ah, dimenticavo: un mio amico mi vende Rookies a 30€ e sono felicissimo :) :) :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: gio feb 27, 2014 4:10 pm 
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leonearmato ha scritto:
Se dovessi consigliare un manga di Takahashi indicherei sicuramente questo (e magari rimatt l'ha anche letto).


In effetti è vero, l'ho letto. :D Lo ricordo come un discreto prodotto, piacevole ma interrotto troppo bruscamente. Certo, sapere che c'è anche un nono volumetto cambia (e di molto) le cose... :|

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MessaggioInviato: gio feb 27, 2014 4:57 pm 
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Alla realtà dei fatti non so quanto le cambi, perché io li ho letti in sequenza e non saprei ricordare la fine dell'8 e l'inizio del 9. Però è una grossa falla della Hazard.
Comunque, se un giorno volessi rileggerlo, il volume Gaiden (9) esiste in italiano come prodotto amatoriale www.mediafire.com/?ejoqchopkp5jmx0 ;)

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