Cravenroad7

<u><i><b>@ Rimatt:</b></i></u>
hai centrato il bersaglio: la ripetitività della seconda parte, secondo me, ha buttato all'aria tutti i presupposti per fare di questa miniserie un vero e proprio capolavoro.



<u><i><b>@ Andrea:</b></i></u>
Ultimamente sto apprezzando molto dippiù le miniserie.
Per quanto riguarda la SBE, si é accorta che da qualche anno i gusti e le aspettaive del lettore sono cambiate ed ha giustamente orientato parte della sua produzione a questo tipo di uscita.
Si è cominciato nel 2005 con Brad Barron per poi proseguire con Demian, Volto Nascosto e Jan Dix.
In attesa del secondo lavoro di Pasquale Ruju e del primo di Michele Medda.
Politica poi adottata anche dalla Star Comics (il buon "Nemrod", l'ottimo "Cornelio", l'illegibile "Khor" ed il fututo "Trigger").
Tu credi che "la trama finita" non sia determinante ?
Io credo che invece il lettore odierno non ha più voglia di leggere storie di personaggi la cui conclusione, forse, si avrà nella notte dei tempi.
Vedo molto più interesse verso qualcosa che ha una scadenza.
Parto dal punto interrogativo del numero per avere le risposte nell'ultimo numero.
Il tutto deve essere visto anche sotto l'aspetto economico: possibilità di non avere già spesi tot euri per le serie e quindi possibilità di diversificare la spesa, togliersi qualche sfizio.
Comicio oggi e finisco fra 6, 12, 18 mesi.
Poi il fatto che alcune miniserie non erano proprio tali ma degli ibridi é un'altra storia; stanno aggiustandio il tiro.
Hanno fatto prima delle prove tecniche di trasmissione per poi pubblicare quella che é veramente una miniserie: Volto Nascosto.
Personalmente ho gradito anche gli ibridi.
Settore manga non sono molto competente poiché ne leggo pochi ma tra questi risulta l'Ikigami da te citato; gran bel fumetto ma si sta rivelando un seriale ed io non cercavo questo.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
Tu credi che "la trama finita" non sia determinante ?
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Ma certo che no: la trama finita è determinante al 100%!
In passato, in altri interventi, ho sempre sostenuto che, anzi, la Bonelli ci ha impiegato anche troppo tempo (almeno una decina d'anni) a rendersi conto dell'importanza commerciale del concludere le vicende e le trame delle sue testate.

Condivido completamente il tuo discorso, parola per parola, e reputo dunque fondamentale per la Bonelli affidarsi a storie finite, per lanciare editorialmente nuovi personaggi.

La mia obiezione a Polix, perchè da lì partiva il discorso, era un'altra:

Oggi (intendo esattamente nel 2008), proprio perché anche in Italia (con le miniserie e le graphic novels) stiamo percorrendo strade simili a quel del Sol Levante, <b>non si può dire che la forza dei manga rispetto ai bonellidi "sta nel fatto che non sono infiniti". </b>
Se davvero c'è una superiorità (?) negli albi giapponesi a giustificarne il successo, va ricercata in altri elementi, che ho poi di seguito elencato.

[:)]

A.
<hr noshade size="1">
http://dallacantina.blogspot.com

Sono perfettamente d'accordo con questa mini recensione:

http://www.comicus.it/view.php?section= ... oni&id=348

Per gli amanti dell'anime:

http://www.paninicomics.it/web/guest/pr ... Item=30837

Ho iniziato a vedere l'anime ed è qualcosa di eccezionale. Proverò a recuperare anche il manga, ma la vedo dura...

Non é dura, le ristampe abbondano nelle fumetterie.