"Se questo è il nuovo che avanza il vecchio che è avanzato sarà meglio non buttarlo via!"
Così afferma Bloch a pag. 91 e così magari si domanda e domanderà ogni lettore di questo e futuri Maxi, riflettendo sul rapporto tra nuovo e vecchio Dylan, parteggiando per l'uno o l'altro.
Questo Maxi, soprattutto la prima storia, è pieno di riferimenti al nuovo corso e battute metafumettistiche. Ci sono cenni al pensionamento di Bloch, alla paura del cambiamento, alla ripetizione (come rinascere ogni mese), ecc. C'è anche Groucho che si chiede se lo si noti di più se sia o meno presente nella storia (pag. 268 ottimo inserimento). Sono strizzate d'occhio al lettore che non mi sono dispiaciute e che erano presenti in questo in quanto primo Old Boy, non penso nei successivi, dove finirebbero per stancare.
Il futuro alle spalle è la storia migliore, da 7, sia per disegni (un Roi lontano dai fasti andati, ma sempre un gran piacere vederlo) che per sceneggiatura (probabilmente la migliore di Mignacco da un bel po' di tempo). Una storia che è anche una sorta di remake-omaggio alla prima avventura del nostro (con tanto di déjà vu mentali), affascinante nella sua parte onirica e nell'atmosfera (questo forse più per merito di Roi - poco somiglianti i suoi Xabaras e Jenkins però - che spero di rivedere presto o almeno una volta all'anno), ben utilizzato Groucho.
L'armonia del silenzio dovrebbe, se non sbaglio, essere l'unica di questa pubblicazione in eredità dal vecchio corso. Una storia un po' risaputa, ma veloce, non noiosa, si lascia leggere, pur senza emozioni. Facendo una media tra storia e disegni (Piccatto da un bel po' mi è piuttosto indifferente) direi sul 5,5.
La festa dei mostri è la più deludente, in linea con l'ultima prova di Mignacco su un Maxi (
Racconti sotterranei), nemmeno i disegni di Torti mi hanno entusiasmato.
Menzione particolare per la copertina, altro che copertina, questo è un lenzuolo matrimoniale, anzi di più, un copertone di tir
Mi piace tutta, non solo il disegno di Cavenago, ma anche l'impostazione grafica.