Cravenroad7

Maxi Dylan Dog 2003, annuale
Copertina: Angelo Stano
Disegni: Giuseppe Montanari & Ernesto Grassani

Il capobranco
Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato

Una serie di atroci delitti insanguina il mondo clandestino legato alle tremende lotte tra cani; le vittime riportano ferite e mutilazioni talmente profonde da far pensare a un lupo mannaro e, come spesso gli accade, l'Indagatore dell'Incubo proverà maggior pietà per il cosiddetto mostro che per le sue vittime, tutt'altro che innocenti?


La Donna venuta dal Nulla
Soggetto e sceneggiatura: Robin Wood

Una fascinosa dark lady regala ad alcuni uomini un bracciale che, una volta legato al polso, non si riesce più a togliere. In realtà, quel regalo è destinato a portare chi lo indossa verso la più orribile delle morti. Riuscirà Dylan Dog a fermare gli oscuri disegni della 'donna venuta dal nulla'?

Futuro imperfetto
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Uno strano personaggio detiene il potere di influenzare l'avvenire in modo irreversibile. Un dono del genere può rendere chi lo possiede simile a Dio... o al Diavolo!


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Allora, questo non è certamente uno dei migliori maxi!!! Però la prima storia mi è piacita abbastanza , niente di che PER L'AMOR DI DIO! Ma comunque....
Le altre 2 sono penosamente oscene e ILLEGGIBILI!

IL CAPOBRANCO **1/2
storia 6
disegni 6
LA DONNA VENUTA DAL NULLA *
storia 1
disegni 6
FUTURO IMPERFETTO *
storia 0
disegni 6

robaccia. stupisce la prima storia, non pensavo la barbato potesse scrivere una cosa così brutta.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by skeletor</i>
<br /> stupisce la prima storia, non pensavo la barbato potesse scrivere una cosa così brutta.
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E infatti non è male
[:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D]

Della barbato mi piacciono tutte le sue storie esclusa MEMORIE DEL SOTTOSUOLO che mi ha fatto venire i conati di vomito

A me la prima non dispiace, una storia minore certo, ma tratteggia molto bene la figura della nuova Dea.
Anche l'ultima non è malaccio, un soggetto abbastanza originale, un finale ben diverso dalla media rujana in cui tutto quadra, vista la media del maxi, non mi dispiace affatto.
La seconda invece è abbatanza pessima, e rivela la scarsa dimestichezza di Wood con Dylan (ma quando mai Dylan si comporta come nel finale di questa?), e inoltre c'è parecchia superficialità nei rapporti fra i personaggi.

il difetto di wood era proprio quello che il suo dylan non parlava e non si muoveva come quello vero.

il capobranco è sì una storia minore, ma è fatta bene e ha persino tracce della sola continuity possibile su questa serie. avercele storie così sempre piuttosto che un capolavoro ogni tanto e una sfilza di mediocrità (causate anche dalle troppe uscite nel corso dell'anno).

Il capobranco


La Donna venuta dal Nulla


Futuro imperfetto




legenda
non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
puoi farne a meno
compralo pure
cosa fai ancora li? corri a comprarlo! è un ordine!

Da mostrare a chi idolatra il "lavoro" grafico del duo disastro ( certe tavole de "Il Capobranco" sono visivamente un cazzotto nel bulbo oculare, in piena pupilla ! ). Dopo questo decisi di mollare il Maxi ( tranne quello di Roi, che però, pur non potendo precipitare in abissi tanto efferati, parve farsi contagiare dalla pochezza della collana...ma come la fanno ? In dieci minuti ? ).
La Paoletta nostra, scrive probabilmente fra una seduta dall'estetista e una pedicure, una delle storie più piatte e insulse della sua gloriosa carriera. Che rivaleggia, e perde di poche incollature, con "La Lunga Notte", in quanto a trash e luoghi comuni sparpagliati a badilate sulla capa del, povero, lettore.
Le altre due sono ancor peggio, se ciò è possibile.
Alla larga !

edit

Secondo me invece è uno dei maxi migliori.
Ne ricordo pochi con tre storie gradevoli su tre.
Buona la Barbato, un po' sfilacciata ma con la giusta atmosfera quella di Wood, divertente quella di Ruju.

Mah, io non ne ho un gran ricordo: tre storie in tono minore, ovvero molto al di sotto delle potenzialità dei rispettivi autori. Però non lo rileggo da una vita, né ho voglia di farlo.

Maxi così così, com'è lecito attendersi. Lettura balneare e bla bla bla, lo diciamo tutte le volte. Inutile pure commentare M&G, tanto finirei con il dire le solite cose. Nel dettaglio:

- IL CAPOBRANCO: scritta con la mano sinistra da Paola Barbato questa storia che si rivela niente meno che uno pseudo-sequel dell'Ultimo Plenilunio. Temi animalisti esasperati, Dylan innamorato (platonico ), comparsata di Botolone. Sicuramente la nuova Dea è caratterizzata mooolto meglio di quanto visto nella sua prima apparizione ad opera del duo Marcheselli-Sclavi, in cui appariva come un'adolescente attivista, stupidina e un po' incosciente (e che il nostro non si faceva troppi problemi a cornificare con Mary-Ann Price, la trombata #1 forse della sua carriera). Accettabile.

- LA DONNA VENUTA DAL NULLA: Dylan irriconoscibile, inconcludente (praticamente non indaga, gli da giusto qualche dritta Groucho, il resto glielo serve su un piatto d'argento la donna del titolo) e che ci prova con due donne ("doppiette" nella sua carriera ce ne sono state, ma in qualche modo sempre giustificate), battute di Groucho a dir poco penose. C'è qualche personaggio azzeccatto qua e là (l'impresario di pompe funebri), ma nel complesso la storia sembra un minestrone. Io poi non ho ancora capito perchè "la donna venuta dal nulla" doveva essere portavoce anche delle vittime di altri assassini (e perchè solo di quelli). Boh. Mediocre, di Wood già meglio del Grande Marinelli, ma siamo sempre anni luce dall'idea di come dovrebbe essere un albo dylaniato.

- FUTURO IMPERFETTO: la storia con le maggiori potenzialità del Maxi, già successo in passato a Ruju di avere per le mani un buon soggetto, ma di non riuscire a sceneggiarlo come si deve. Certo che andare a ripescare "Il padrone della luce" non è il miglior biglietto da visita, ma per fortuna il risultato è migliore e d'altronde il riferimento a quello Speciale è limitato al personaggio di Frances Scott. Gli altri comprimari sono praticamente delle comparse monodimensionali a parte "i riparatori" (che mi ricordavano i "dottorini calvi" di Insomnia di King). Funzionano alcune sequenze in stile "Final Destination" e il finale. Più che accettabile, ma c'era margine per fare molto di più.

I disegni comunque penalizzano alla grande tutto il Maxi, rendendolo quasi mediocre in default agli occhi del lettore.

Sono l'unico a cui l'ultima storia "Futuro imperfetto" ricorda Fringe e tutta la storia degli osservatori ecc ecc? La storia di Ruju ha giocato d' anticipato di quasi un decennio

"Il capobranco".
Chiaramente una storia minore della Barbato,ma non disprezzabile.Seguito piu' o meno legittimo di una vecchia storia,l'autrice forza troppo la mano sul tema degli animalisti tanto caro a Dylan.Questa e' un'arma a doppio taglio,in quanto diventa ridondante a lungo andare.L'intreccio non e' dei piu' riusciti,anche se c'e' una certa coerenza nell'approccio ai personaggi e all'evoluzione finale.Il cui spiegone pero',non ho molto amato.
Diciamo cosi' cosi',senza infamia e senza lode.

"La donna venuta dal nulla".
Anche questa non una storia indimenticabile.Un discreto utilizzo di Groucho,autentico attore non protagonista e non solo caratterista,non salva un racconto piatto,senza energia e che diventa piu' inutilmente caotico pagina dopo pagina,risolvendosi in maniera abbastanza debole e banale.Caratterizzazioni dei personaggi rivedibili.

"Futuro imperfetto".
Un discreto soggetto che inizialmente cattura un certo interesse,ma che pagina dopo pagina mostra il fianco...causa sceneggiatura non esattamente brillante,e uno sviluppo della storia discutibile.Un peccato,la premessa c'era...ma la trama non rende giustizia al potenziale,diventando sempre piu' piatta e ancorata alla banalita' ordinaria.Ruju sostituisce il classico mostro con "i riparatori".Ma questo non cambia la sostanza.La conclusione tuttavia,per quanto volutamente irrisolta e furba,non e' da disprezzare.

In definitiva,un maxi con delle potenzialita' discrete tutto sommato...ma poco sfruttate.Tutto troppo ordinario,gia' visto e sentito.

Ho votato (con ampia generosità) accettabile.
La prima effettivamente lo è.
La seconda è raffazzonata che peggio non si può.
La terza parte da una idea carina (ma certamente non nuova), ma è fatta talmente male da diventare a mio giudizio la peggiore.
Disegni pessimi (anche se qualche scena di quasi nudo è quasi ingrifante).