Cravenroad7

L'incontro con un vecchio amico costringe Dylan Dog a rivivere le gioie e i dolori di un ormai lontano "Lungo addio"




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Avviso: per rendere i topic delle ultime uscite più consultabile da chi vuole avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo,fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno messi nei topic dell'area anticipazioni, in modo che almeno le prime pagine siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Primo

Gli do un bel 6.

SPOILER

Albo a dir poco "poetico" ( nel vero senso della parola... mia viste tante poesie citate nelle didascalie), non crea tensione e ovviamente non vuole crearla. Il richiamo a marina è IMHO un po forzato e solo nelle ultime 2 pagine si trova un pur minimo collegamento. Groucho praticamente assente, si vede solo in mezza pagina, ed è decisamente fiacco ( peccato che sempre più spesso non sanno come usarlo), stessa cosa per bloch, unica comparsata positiva è il ritorno del "diavolo a due teste" il burocrate dell'inferno , non ricordo da quando non si vedeva.
La storia in sè mi da una sensazione si deja-vu ( un gigante #9 l'esercito del male...)

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....Eh sì, son tutti Hacker col kernel degli altri....
(ripetete)
K??LKéR?éL?éGLJ?LTR?....
Il MIO Video Blog:
http://weloveyoutube.blogspot.com

No noioso no.
Ho una mezza idea di voto, ma vorrei espletarlo a una seconda lettura.

"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana"
Giovanni Falcone

"Bisognerebbe amare, amare follemente, senza vedere ciò che si ama, perchè vedere è comprendere e comprendere è disprezzare"
Guy De Maupassant

letto pure io.
Non entro nei dettagli, dico solo che la prima lettura mi ha lasciato poco.

P.s.vviamente c'è già un "disastroso"...sarà motivato almeno?
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La nuova droga: Anobii

La mia libreria: http://www.anobii.com/people/geko

Letto. Un commento veloce veloce a caldo.

Penso voterò 6, anche se qualcosa di buono c'è. Come il soggetto, e le ultime cinque pagine, in particolare l'ultima, molto bella, quasi profetica, se vogliamo. Il difetto di Di Gregorio sta nella sceneggiatura: confusa, poco lineare, non crea tensione e tanto meno interesse. Se non fosse per il fattore Moonlight/Marina (che meno male un nesso logico, seppur fragile, ce l'ha...e nemmeno banalissimo, anche se non molto originale) il lettore non arriverebbe nemmeno in fondo alla storia, o comuqnue ci arriva con fatica.

In serata, posterò qualcosa di più preciso e dettagliato.

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<i>La lacrima che scende dal volto truccato del clown è smascheramento, esibizione, tragedia di una personalità rivelata nell'ultimo modo possibile</i>

Ce l'ho. SOno passato un giorno prima in edico,a e sono stato premiato! [:D] Il primo commento non può che andare alla copertina: prorpio stupenda! Se ci si immedesima nel tramonto, sembra quasi che gli uccelli stiano volando sul serio...



Nei musei l'Infinito viene giudicato/ eco di voci che dicono che questa deve in qualche modo essere la salvezza/ ma Monna Lisa deve avere il "Blues dell'autostrada"/ lo si capisce dal modo in cui sorride/ guardo la primitiva violacciocca ghiacciare/ mentre le donne dalla faccia di gelatina starnutiscono/ sento quella con i baffi dire: 'Gesù, non mi trovo più le ginocchia'/ Oh, gioielli e binocoli pendono dalla testa del mulo/ ma queste visioni di Johanna rendono tutto così crudele.

'Visioni di Johanna' - Bob Dylan, 1966

Ho notato un Freghieri "diverso", e voi?

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Ti sento nell'aria che è cambiata
che anticipa l'estate
e che mi strina un po'

MY BLOG ------> http://pensieriframmentati.blogspot.com/

letto oggi in treno.

non saprei dare una valutazione precisa, è un albo strano, che oscilla tra toni un po' troppo "patetici" e momenti di vera poesia, con alcune trovate geniali!




SPOILER

Ho trovato le due pagine finali eccellenti, con la doppia trovata dell'uomo degli Inferni (finalmente qualcuno l'ha ritirato fuori) e il guizzo delle ultime tavole, che danno una precisa (e plausibile, secondo me) interpretazione all'intera serie.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Eraserhead</i>
<br />Ho notato un Freghieri "diverso", e voi?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Freghieri è "diverso da "La locanda ai confini del mondo".

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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SPOILER!!!

Concordo con quello che ha scritto qua sopra Incubo: le ultime frasi sono quasi l'essenza del personaggio di Dylan e a Di Gegorio vanno i miei complimenti. Prendendo proprio le parole dell'ultima vignetta: "E' per questo che per Dylan gli anni non passeranno... resterà uguale a se stesso, un eterno ragazzo, fino alla fine dei suoi giorni..."
Voterò 7 a questa storia dal sapore amaro.
I tre inseguitori ricordavano un pò Javier bardem in 'Non è un paese per vecchi' mentre quando ho visto Rusty impiccato in cella, ho pensato a 'Nightmare - Dal profono della notte'.



Nei musei l'Infinito viene giudicato/ eco di voci che dicono che questa deve in qualche modo essere la salvezza/ ma Monna Lisa deve avere il "Blues dell'autostrada"/ lo si capisce dal modo in cui sorride/ guardo la primitiva violacciocca ghiacciare/ mentre le donne dalla faccia di gelatina starnutiscono/ sento quella con i baffi dire: 'Gesù, non mi trovo più le ginocchia'/ Oh, gioielli e binocoli pendono dalla testa del mulo/ ma queste visioni di Johanna rendono tutto così crudele.

'Visioni di Johanna' - Bob Dylan, 1966

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Eraserhead</i>
<br />Ho notato un Freghieri "diverso", e voi?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Freghieri è "diverso da "La locanda ai confini del mondo".


<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ancora più diverso .

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Ti sento nell'aria che è cambiata
che anticipa l'estate
e che mi strina un po'

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Ho votato Buono.
Sicuramente necessiterà di almeno un'altra lettura, ma solitamento seguo le prime impressioni perche sono quelle meno razionali.
<i>Probabili spoiler</i>.
L'ho trovato buono perché probabilmente lo sento vicino a me, in questo momento. La poesia, avere delle passioni o un talento ma seppellirle/o per scegliere la strada più comoda che magari da risultati più immediati, i sogni, i rimpianti di non averci provato. Insomma: al di là del giudizio complessivo o dello stesso Dylan, ci ho visto una storia con una profonda lezione di vita alla base: se hai un sogno coltivalo, perché non si ha sempre una seconda possibilità. E la vita sicuramente non regala nulla.
Molto belli i disegni, un'ottima cornice alla storia (con un finale su cui ho sospirato).

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<i><b>...perchè le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare una luce azzurra e tutti fanno "Ooooooh!".
On the road - Jack Kerouac</b></i>

Chiaro, che siamo lontani dalla perfezione, ma credo comunque di aver letto una storia accettabile.
Non la trovo scritta particolarmente bene (i dialoghi sono a volte legnosi e ci sono veramente troppe poesie citate) e a tratti l'ho trovata appesantita da moralismi e luoghi comuni.

Ma è anche vero che buona parte di quegli stessi luoghi comuni mi (ci?)appartengono e quindi questo "Saluti da Moonlight" tutto sommato si è fatto sentire a livello emotivo.
Diciamo che è un numero da rileggere con la coscienza del finale, per cogliere e apprezzarne alcune sfumature.

In definitiva: sarebbe potuta essere una storia eccellente se raccontata meglio (e come ormai sapete la forma è per me più importante dell' idea).

Due annotazioni:
- Ho trovato di cattivo gusto la sequenza della manifestazione.
- I riferimenti a Marina sono abbastanza furbi e pleonastici.

A.

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http://dallacantina.blogspot.com

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />Chiaro, che siamo lontani dalla perfezione, ma credo comunque di aver letto una storia accettabile.
Non la trovo scritta particolarmente bene (i dialoghi sono a volte legnosi e ci sono veramente troppe poesie citate) e a tratti l'ho trovata appesantita da moralismi e luoghi comuni.

Ma è anche vero che buona parte di quegli stessi luoghi comuni mi (ci?)appartengono e quindi questo "Saluti da Moonlight" tutto sommato si è fatto sentire a livello emotivo.
Diciamo che è un numero da rileggere con la coscienza del finale, per cogliere e apprezzarne alcune sfumature.

In definitiva: sarebbe potuta essere una storia eccellente se raccontata meglio (e come ormai sapete la forma è per me più importante dell' idea).

Due annotazioni:
- <b>Ho trovato di cattivo gusto la sequenza della manifestazione. </b>
- I riferimenti a Marina sono abbastanza furbi e pleonastici.

A.

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<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

idem, ma ammetto di aver preferito non innescare polemiche

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SPOILER

A fine lettura ho un po' le idee confuse.

Innanzitutto mi sembra ci sia una certa ricorrenza di alcuni elementi: parentesi programmatica di metà storia (in <i>La stanza numero 63</i> era il teatrino dei pupi, in <i>Saluti da Moonlight</i> la scena sulla terrazza, che spicca anche per la diversa impostazione visiva: a pagg. 48-49, sei vignette verticali per pagina, disposte su due righe); edificio dal nome "parlante" (<u>Goose</u> studios e fabbrica <u>Ergon</u>); spiegazione finale fra l'intelligente e il pretestuoso (bambini che giocano etc. e fuga dei sogni etc.).

Il soggetto mi sembra tutto sommato buono, con varie reminiscenze: <i>Il corvo</i> (la possibilità di ritorno dalla morte "in condizioni particolari"), <i>It</i> (rimpatriata di amici d'infanzia cresciuti; fra l'altro nel libro di King tutti i protagonisti ormai adulti hanno abbandonato Derry, tranne Mike il bibliotecario, l'unico a non aver avuto soldi, fama o successo; in <i>Saluti da Moonlight</i> Dylan è l'unico dei vecchi "amici" a non aver lasciato, dal punto di vista <i>mentale</i>, il paese dell'adolescenza, mentre gli altri lo hanno fatto per fare spazio a carriera, convenienza e denaro), etc.

La sceneggiatura è bizzarra: non è squilibrata o discontinua, solo in alcuni punti, come già è stato detto, confusa, si perdono alcuni nessi, vengono lasciati dietro dal prosieguo dello svolgimento. Groucho compare perché deve far cadere la cartolina dal volume polveroso. Fine. Bloch deve indicare a Dylan il numero di telefono di Natael maturo e deve introdurlo al "giallo" della morte di Natael giovane, per il resto...compare. Fine. Il fantasma/ricordo/sogno/reminiscenza di Marina è una metafora della "giovinezza" che non viene tradita da parte di Dylan. Fine. Gli uomini col segugio nella storia e il burocrate infernale...compaiono. Fine. E via avanti così...

Però in qualche strano modo "tout se tient" (tutto tranne l'orribile spiegone sulla materializzazione dei sogni e degli ideali a pagg.91-92, così come il richiamo inopportuno secondo me al burocrate infernale: ormai viene tirato in ballo solo perché c'è sempre qualcuno che riesce a fuggire dagli inferni, con tanto di sicari soprannaturali inetti ed eroici evasi braccati per tutta la storia). I riferimenti poetici a volte sono molto opportuni, in altri casi si vuole calcare troppo il pedale.

Invece mi è sembrato intelligente e ben meditato il richiamo a Marina e a <i>Il lungo addio</i>, perché l'argomento viene sfruttato in modo trasversale: la storia è una riflessione sulla perenne giovinezza e sulle idealità dell' "old boy" (non "uomo", ma appunto "old boy", una sorta di ragazzo invecchiato, cresciuto, ma pur sempre ragazzo). Come parlare della condizione di giovinezza mentale di Dylan se non andando a pescare nell'unica storia della serie che offre uno squarcio sulla gioventù adolescenziale del protagonista? Quindi Marina e Moonlight diventano una metafora per parlare di Dylan, mentre non è accaduto ciò che si era paventato: cioè che <i>Saluti da Moonlight</i> imabastisse una trama pretestuosa per parlare soltanto di Marina e sfruttare commercialmente vecchie glorie del passato della serie. Meglio di così!

Anche a me Freghieri è sembrato diverso rispetto al solito, più concreto e "patetico", cioè veicolatore di <i>pathos</i> (in aderenza al tono medio della storia) e meno "sempre uguale a se stesso".




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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
"Io sono il limite."
"Quello che vuoi veramente, solo io lo posso dare."
"Non puoi darlo e non lo puoi comprare, perché tu...non lo possiedi."</font id="black">