Dylan Dog n. 16
Il castello della paura
Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni: Montanari & Grassani
Copertina: Claudio Villa
Saranno sette giorni d'incubo quelli che Dylan Dog trascorrerà nel castello di Blendings, dove un vecchio lord inglese è stato orrendamente ucciso in una camera chiusa dall'interno.
Ombre spettrali si aggirano fra le antiche mura sommerse dalla neve, delitti "impossibili" e atroci vengono consumati tra sparizioni misteriose, orrende apparizioni ed enigmi inondati di sangue.
E il vero orrore deve ancora iniziare...
Dylan Dog n. 17
La Dama in Nero
Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni: Montanari & Grassani
Copertina: Claudio Villa
Il castello della paura, la decrepita residenza del defunto Lord Blendings, è ormai deserto. Uno dopo l?altro, i suoi ospiti sono caduti sotto i colpi della spettrale Dama in Nero. Dylan Dog segue il filo di un tenue indizio e, un poco alla volta, scopre il vero colpevole. Intrighi, tradimenti e menzogne si sono nascosti dietro la maschera di un fantasma, ma la verità è una sola. Ed è semplice come i lineamenti? di un teschio!
Scheda wikidyd dell'albo:
link_____________________________________
Ragazzi che dire... per me e, per quanto ne so, per lo stesso Sclavi, è un capolavoro. Avevo sin da piccolo la passione per i castelli e per i misteri e quando vidi esposto in edicola quella splendida copertina di Villa, non potei fare a meno di dare un'occhiata dentro ciò che conteneva. Da lì è nata la mia sfrenata passione per Dylan Dog. Pertanto oltre che compiaciuto della bellezza della storia ne sono pure affezionato (Il primo amore non si scorda mai). Quanto alla storia. La trama ti cattura, e ti trascina per due numeri tra i misteri tipici dei vecchi castelli e non mancano certo i colpi di scena. Ottimi i comprimari e l'ambientazione, oltre che la trama in se.
I disegni di Montanari & Grassani sono da manuale... e ho paura che non li rivedremo più a quei livelli.
Per me una storia da 9... e forse qualcosina in più...
Voi che ne pensate?
Login
Iscriviti
FAQ
