avevo postato anch'io nel topic sbagliato. per la cronaca, con un copia e incolla, ecco la mia opinione:
quote:
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Faraci, some suo solito, gioca coi generi: si rifà spudoratamente all'Hard-boiled, e trasforma il nostro Dylan in un epigono di Philip Marlowe. Panni che, per una volta, può vestire senza problemi, IMO. La sceneggiatura è briosa e divertente, seppur dichiaratamente "giocosa" e leggera; Stano è grandissimo come al solito.
L'impressione che si ha leggendo certe storie di Faraci, IMO, è che questo sceneggiatore (tecnicamente preparatissimo) non abbia capito fino in fondo Dylan, e sia proprio quando cerca di "sclaveggiare" (ovvero di proporci un Dylan in linea con il modello sclaviano) che delude maggiormente. Quando si prende qualche libertà in più, come in questo caso, il risultato finale non (mi) delude.
Ho detto la mia; ora, sono particolarmente curioso di sentire le vostre opinioni in proposito.
Ciao
Teo
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non so se faraci abbia voluto "sclaveggiare", ma in linea generale mi trovo d'accordo con te.
ho sempre pensato che faraci sia stato sopravvalutato: è indubbiamente una bravo sceneggiatore, versatile, visto che è passato da topolino, a l'uomo ragno, a dyd e altro. per dyd ha scritto due storie che avevo apprezzato molto, "il discepolo" e "sulla rotta di moby dick" (questo davvero bello), il resto, invece, tra cui "il grande sonno", mi sembrano dei "giochi", delle variazioni sul genere; carini e anche abbastanza riusciti ("il grande sonno", appunto), ma che lasciano poco a fine lettura.
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