<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Cyber Dylan</i>
Come dice giustamente Dario, in un vero reality le persone gigioneggiano, fanno gli istrioni, urlano, sbraitano, si stravaccano sui divani, si grattano nelle parti basse, ruttano e spetazzano...
Tutto fanno, insomma, tranne che restare composti e ingrigiti come in questo fumetto (al massimo sbroccano un paio di pagine, giusto il tempo di fare vento con l'ascia, poi tornano alla scialba routine).<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Premesso che non sono appassionato di reality show, la mia impressione è che nelle diverse "case" regni il grigiore più assoluto, nonché l'anonimato più totale. Una fauna umana a mio parere desolante, che per quanto faccia non riesce minimamente a spiccare. Il grigio, appunto.
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Se intendi dire che sono "umanamente mediocri", sono d'accordo al 100%.
Però ciò non toglie che dal punto di vista delle AZIONI i partecipanti dei veri reality agiscono come tarantolati: si agitano, urlano, strepitano, cercano di mostrarsi simpatici sparando parolacce e battute sceme... Tutta roba che i personaggi del fumetto non fanno MAI. Addirittura si confidano a quattr'occhi come se le telecamere non eisstessero.
S
P
O
I
L
E
R
A questo riguardo, non avete trovato strano quando uno mostra al solo Dylan i graffi sul braccio perchè "non se la sentiva di mostrarli agli altri"?
Così mostra i graffi soltanto a Dylan... e a qualche milioncino di telespettatori! [:o)] Già, perchè le telecamere continuavano a lavorare, e sono dotate di movimento e di zoom per quel che ne sappiamo.
Insomma, non è verosimile che 'sti tizi dopo le prime 30 pagine si comportino come se le telecamere non ci fossero. Si bisbigliano paroline all'orecchio e si confidano intimità... senza pensare che finendo in televisione diventano automaticamente segreti di Pulcinella!
Stando così le cose, l'argomento 'reality' diventa un puro e semplice PRETESTO per raccontare la solita solfa: un po' di tizi spaventati dentro a un luogo da cui non si può scappare. E per un colpo di scena finale che poi è 'colpo di scena' solo di nome.
Ancor meno verosimile Dylan, che dopo essersi vergognato a cambiarsi nelle prime pagine, nelle ultime va a letto con l'occhialuta senza pensare che milioni di persone in tv lo guarderanno!
Temo che a quel punto della storia Medda si fosse dimenticato che l'argomento principe dell'albo doveva essere, in quanto reality, "vita 24 ore su 24 sotto l'occhio delle telecamere e reazioni di persone che SANNO di essere spiate". [V]
P.S.: spero che il regista (la Morte o chi per essa...) abbia pixellato le intimità di Dylan mentre si "dava da fare" con la bionda.
Ci sono dei bambini nell'aldilà davanti al televisore, che diamine! [:D]
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Ti mostrerò la paura in una manciata di polvere...
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