Concordo solo in parte con l'interessante analisi di Kramer. La mia lettura, però, è leggermente diversa.
Sclavi, attraverso l' "orifizio" (Cit. Kramer) orale di Groucho, giunge a dimostrare la fondatezza dell'ovvio, attraverso il ricorso al paradosso del tre per zero (la cui conclusione è tutt'altro che ovvia). E' una straordinaria operazione dialettica e filosofica.
Se l'esilarante monologo di Groucho fosse un predicozzo (e siamo tutti d'accordo sul fatto che non lo sia), il messaggio verrebbe neutralizzato da quel formidabile contraccettivo a barriera che abbiamo nella scatola cranica.
In sostanza, quel genio folle di Sclavi riesce a negare la sostanza qualunquistica dell'analisi economica grouchana, attraverso un qualunquismo "zuppo" di ironia. Una cosa che molti di noi, forse, potremmo fare solo sotto l'effetto di sostanze allucinogene assunte al termine di un corso intensivo di filosofia greca.
Ragazzi, c'è tutto in questo albo. Da Pirandello, all'intero decadentismo novecentesco. Altro che caxxi.
A proposito di decadentismo...domanda rivolta soprattutto agli appassionati di filosofia: cosa c'è di più antipositivistico (e quindi decadente) di un tre per zero che è uguale a 3?